Potenzialmente una perla del cinema trash, esagerato, no-sense e sopra le righe, ma all’atto pratico una pellicola che non convince né tantomeno diverte. Cocainorso dopo lo straordinario successo al box office statunitense arriva nelle sale italiane a partire dal 20 aprile dopo aver fatto la sua comparsa durante la Notte degli Oscar, salendo sul palco insieme alla sua regista Elizabeth Banks (Pitch Perfect 2) per uno sketch forse più divertente dell’intero film. Abbiamo visto Cocainorso in anteprima e di seguito vi riportiamo il nostro parere.

Ispirato alla storia vera del 1985 dove in seguito ad un incidente aereo un corriere della droga perse un carico di cocaina che fu ritrovato al suolo da un ignaro orso bruno che lo ingerisce, Cocainorso vede come protagonisti un gruppo stravagante di poliziotti, criminali, turisti e adolescenti che si ritrovano in una foresta della Georgia, dove un predatore enorme di 230 chili ha appena ingerito una quantità impressionante di cocaina e si aggira infuriato in cerca di altra droga… e di sangue.

Vagamente ispirato ai fatti del 1985, Cocainorso si distacca completamente da quella che fu la storia vera dell’orso morto a causa di un’overdose (ancora oggi è possibile vedere il corpo del predatore imbalsamato – rinominato Pablo Eskobear  in un centro commerciale del Kentucky) per percorrere una strada decisamente più spettacolarizzante e cinematografica, scegliendo un tono decisamente dissacrante, da commedia nera.

Nonostante la storia avesse tutte le carte in regola per trasformarsi in una narrazione filmica esilarante ed eclatante purtroppo Cocainorso fallisce laddove avrebbe dovuto eccellere. Sembra paradossale ma con una storia del genere il film non eccede mai nonostante le situazioni fuori da ogni logica. A cavallo tra commedia nera, film dell’orrore e beast-movie purtroppo non riesce in nessuno dei tre generi. Costantemente indeciso su quale dei tre filoni narrativi soffermarsi di più, finisce per trasformarsi in un pastiche che non diverte e non spaventa.

Terzo lungometraggio della regista (prima attrice) Elizabeth Banks dopo Pitch Perfect 2 e Charlie’s Angels, Cocainorso non presenta neanche un tratto autoriale incisivo. Film di serie B come Sharknado, nonostante la bassa qualità sono ad oggi iconici e stampati nell’immaginario collettivo; al contrario Cocainorso con in tasca un budget decisamente più ingente avrebbe potuto trasformarsi in una vera e propria perla trash, genere che ad oggi manca, nonostante i tanti prodotti discutibili dell’ultimo periodo.

Non aiutato dalla sceneggiatura ad opera di Jimmy Warden (La Babysitter) in cui i personaggi sono solamente abbozzati, evanescenti, la trama dopo un’iniziale buona parte si accartoccia su sé stessa proponendo sì situazioni al limite dell’assurdo che però non spaventano né tantomeno divertono. La componente comedy non viene mai sfruttata abbastanza, estorcendo al massimo qualche rasata qua e la. Lo stesso vale per quella horror. Il predatore “assuefatto” che avrebbe potuto incutere terrore non spaventa e diverte solo in parte. Quasi totalmente assente la componente splatter/gore che avrebbe potuto di certo intrattenere gli amanti del genere a discapito di una narrazione debole.

Corale nella sua messa in scena Cocainorso si compone di tante piccole situazioni che convergono verso un finale citofonato e ampiamente anticipato. Nel cast Keri Russell, Alden Ehrenreich, Margo Martindale e Ray Liotta, nomi forti dell’industria cinematografica minimamente sfruttati nelle loro possibilità.

Nonostante il grande successo al box office statunitense, Cocainorso delude e non convince. Potenziale decisamente mal gestito fanno del terzo film di Banks un’enorme occasione persa. A cavallo tra balck humor, satira, horror e commedia il film non riesce a convincere in nessuno dei tre generi appena citati. Con una sceneggiatura debole e una messa in scena priva di qualsiasi autorialità o iconicità Cocainorso è forse il primo grande flop (non a livello economico) dell’anno. Un gran peccato!


Cocainorso arriva al cinema il 20 aprile. Di seguito il trailer italiano del film:

RASSEGNA PANORAMICA
Cocainorso
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Classe 1995, laureato in critica cinematografica, trascorro il tempo tra un film, una episodio di una serie tv e le pagine di un romanzo. Datemi un playlist anni '80, una storia di Stephen King e un film di Wes Anderson e sarò felice.
cocainorso-un-b-movie-che-non-convince-e-non-diverte-recensioneNonostante il grande successo al box office statunitense, Cocainorso delude e non convince. Potenziale decisamente mal gestito fanno del terzo film di Banks un’enorme occasione persa. A cavallo tra balck humor, satira, horror e commedia il film non riesce a convincere in nessuno dei tre generi appena citati. Con una sceneggiatura debole e una messa in scena priva di qualsiasi autorialità o iconicità Cocainorso è forse il primo grande flop (non a livello economico) dell’anno. Un gran peccato!

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