COMICON 2018 – L’incontro tra Miller e Manara: “Una mia storia ambientata a Sin City”

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Si è tenuto al Comicon di Napoli l’attesissimo incontro tra due colossi del fumetto internazionale, Milo Manara e Frank Miller. Secondo atto della conferenza tenutasi al Lucca Comics 2016. L’evento si è tenuto all’Auditorium CartooNA ed è stato moderato dal direttore del Comicon Claudio Curcio, sala al completo per un incontro storico al quale qualsiasi lettore e appassionato di fumetti avrebbe voluto assistere fin da bambino, si è parlato di una possibile collaborazione tra i due, di Hugo Pratt, Fellini e Jodorowsky e non sono mancate sorprese e momenti emozionanti.

Manara e Miller il primo, italiano, è conosciuto in tutto il mondo per la sensualità delle sue donne. Il secondo, americano, per la violenza degli scenari da lui creati. I due sin da subito si sono scambiati complimenti di reciproca ammirazione e Miller ha dichiarato di apprezzare lo humor sempre presente nelle storie di Manara mentre quest’ultimo ha risposto dicendo di sentirsi un “condannato alla leggerezza” perché pur tentando di scrivere racconti tragici e finisce per scrivere una commedia; “almeno riesci a non far deprimere le persone” ha risposto Miller suscitando le risate del pubblico.

Si è poi parlato dell’inizio delle rispettive carriere e di come e perché i due hanno iniziato a scrivere e disegnare fumetti. “Sono stato un sessantottino e all’epoca durante le contestazioni alla Biennale di Venezia consideravo l’arte figurativa come un’arma borghese, destinata solo ad un’elite, sentivo che aveva perso la sua capacità millenaria di raccontare la società, di narrare e intrattenere cosa che invece ho ritrovato nei fumetti soprattutto leggendo Crepax e Forest. Miller ha invece citato come suoi mentori fumettisticamente parlando le icone Will Eisner e Jack Kirby, riportando le parole che Eisner gli disse durante il loro primo incontro: “Viaggia per il mondo e lascia che il tuo cuore si spezzi, per avere qualcosa da raccontare.

Manara ha poi elogiato i lavori di Miller definendoli un perfetto connubio tra il più classico dei noir americano e l’Iliade di Omero, secondo il maestro di Luson, gli eroi di Miller sono delle figure imponenti e apparentemente invincibili ma dal cuore tenero così come lo è Achille nell’Iliade che pur essendo invincibile in guerra piange la morte di Patrocolo, non supereroi quindi ma eroi omerici. Come altri autori statunitensi che hanno avuto un’influenza sulla sua formazione, Manara ha ricordato Alex Raymond, Winsor Mc Coy e successivamente e indirettamente Robert Crumb attraverso l’influenza che questo ha avuto su Moebius.

La discussione si è poi spostata sul ricordo di Hugo Pratt, in particolare Manara ha rivissuto con grande commozione i momenti trascorsi con Pratt e ha ricordato il grande uomo che è stato più che il fumettista. I due erano molto amici, facevano viaggi in camper insieme e Pratt era ammirato da tutti per la sua voce e il repertorio musicale con il quale intratteneva amici e conoscenti durante gli eventi. Anche Miller ha raccontato del suo periodo trascorso insieme a Pratt, dopo il loro primo incontro a Lucca nei primi anni ’80. Lo ha descritto come un periodo molto intenso e istruttivo, dove ha appreso molte delle tecniche poi utilizzare in Sin City.

La parte più esilarante dell’eventi è stata riservata per la fine quando tra gli applausi del pubblico Manara ha dichiarato di voler scrivere una storia sullo smarrimento del mondo odierno e ha chiesto a Miller di poter utilizzare Sin City come ambientazione. “Frank, posso usare lo scenario di Sin City per raccontare la storia di un essere smarrito e indifeso?” Miller ha guardato Manara. Gli ha sorriso. E infine si è sporto per stringerli la mano.Ha poi detto, dopo il lungo applauso, “Sono onorato” e infine divertito ha posto una condizione: “l’unica condizione è che le donne di questo fumetto dovranno essere molto attraenti”. Infine è stato Miller a fare una richiesta all’italiano “Mi piacerebbe molto scrivere una storia per te, il tempo lo trovo!”

Incrociamo le dita e speriamo che una o più collaborazioni tra Frank Miller e Milo Manara possano effettivamente vedere la luca il più presto possibile. Insomma, l’incontro tra due icone le due icone dell’arte del fumetto è stato forse l’evento di spicco di un Napoli Comicon che ogni anno riesce a regalare sempre più momenti come questi grazie ad un’esperienza ormai ventennale.