Durante la scorsa edizione di Lucca Comics and Games, il pubblico italiano ha potuto conoscere il team di autori che ha creato la fortunata serie Image Skybound di Invincible: grazie a Saldapress infatti, Robert Kirkman è tornato nel nostro paese, accompagnato dai due disegnatori Cory Walker e Ryan Ottley. Tutti insieme hanno tenuto un incontro con la stampa durante la quale hanno risposto alle domande dei giornalisti presenti.
Dovendo andare via dopo poco, le prime domande sono state rivolte a Kirkman, considerato come uno degli sceneggiatori di fumetti più influenti ed importanti degli ultimi anni. Essendo arrivata anche in Italia la fine della sua fortunata serie supereroistica, l’autore, che si conferma anche come una persona aperta, disponibile e molto simpatica, ha raccontato di come ha concluso Invincible, anche se in realtà si ritiene pienamente soddisfatto della sua opera in generale. Il non aver più l’incombenza del lavoro lo ha fatto sentire senza dubbio sollevato, ma ha anche confessato di aver avuto diversi finali alternativi in mente, prima di arrivare a quello effettivo. Ha anche raccontato qualche piccolo dettaglio riguardanti i progetti cross mediali legati ad Invincible, ovvero il film live-action per la Universal e la serie animata prodotta da Amazon. Ci sono ottime aspettative per entrambe: la pellicola verrà girata insieme a Seth Rogen, e la speranza è che a questa ne possano seguire delle altre, non potendo ovviamente raccontare l’intera serie a fumetti in un solo film. Da entrambe possiamo aspettarci però un rispetto della materia originale, anche per quanto riguarda la violenza dei suoi contenuti, cosa che è negli interessi sia di Universal che di Amazon, forse addirittura spingendo ancora di più proprio sull’aspetto “gore”.
Kirkman ha anche scherzato sul fatto che Invincible sia quasi paradossalmente molto più violento della sua serie sugli zombie, The Walking Dead. Al riguardo, ha raccontato di avere in serbo grosse sorprese e colpi di scena, raccomandando di avere fiducia in lui. Scherzando, ha addirittura detto che per lui potrebbe durare per altri 15 anni! Toccando l’argomento televisivo, il buon Robert ha anche chiarificato la chiusura dell’altra serie ispirati ai suoi titoli a fumetti, ovvero Outcast: questa sarebbe infatti dovuta ad alcuni cambiamenti della gerarchia aziendale della Cinemax, che purtroppo avrebbero reso molto, molto difficile la presenza del cast al completo per la terza stagione. Cosa di cui si è detto molto amareggiato, apprezzando molto il lavoro che era stato fatto con le due precedenti.
Parlando di cinema, si è “confessato” amante del lavoro fatto dalla Marvel e dalla Disney con il Marvel Cinematic Universe e di quanto consideri bello che aziende e produttori investano milioni per realizzare queste pellicole. Ha inoltre detto di aspettare con grande interesse Aquaman, mentre sembra non aver gradito molto il Venom della Sony da poco uscito.
Parlando più in generale sul suo lavoro, lo sceneggiatore ha anche raccontato quanto siano stati influenti sui di lui scrittori come Stephen King, Richard Mathison, ma anche grandi nomi del fumetto quali Kurt Busiek, Erik Larsen, Frank Miller e Barry Windsor Smith. Ammira in particolare gli autori completi, quelli che riescono a portare qualcosa di loro sia nella sceneggiatura dei loro titoli sia nell’aspetto grafico. A tal proposito, si è sentito di consigliare i giovani fumettisti in erba: “lavorate, fate quello che dovete fare, e divertitevi. Se vi annoiate, i primi ad annoiarsi saranno i vostri lettori“. Ha anche raccontato, seppur si ritenga molto felice e fortunato di lavorare con alcuni autori e della squadra che ha creato in Skybound, che non gli dispiacerebbe affatto poter collaborare in futuro con artisti del calibro di Stuart Immonen, Arthur Adams, Andy Kubert o la nostra Sara Pichelli.
Prima di andarsene, Kirkman ha fatto trasparire il fascino che Lucca Comics a avuto su di lui l’anno scorso, non essendo un tipo di evento che si tiene anche in America, ma sopratutto ha scherzato sulla nostra mania per il cibo: “vi chiedo scusa per ogni tipo di battuta stereotipata sugli italiani e il cibo, ma l’anno scorso, in un negozio, ho visto ben 4 sezioni dedicati alla pasta. State facendo tutto voi!“. E’ stata anche una bellissima occasione per stare insieme a Lorenzo De Felici ed Annalisa Leoni, disegnatore e colorista della sua nuova serie Oblivion Song.
Salutato il pubblico della sala stampa, Kirkman si è congedato, lasciando la parola ai due disegnatori presenti con lui, un po meno loquaci (a detta di loro stessi), ma altrettanto pronti e disponibili a rispondere alle domande. L’attenzione è stata quasi catalizzata da Ryan Ottley, artista fenomenale che sta ora disegnando la testata di Amazing Spider-Man per la Marvel Comics. Lavorare con Nick Spencer lo diverte molto, e anche l’approccio con il personaggio è stato tutto sommato semplice, visto quanto ha lavorato in ambito supereroistico negli scorsi anni. Talmente tanto da doversi concedere una “pausa” per creare qualcosa di totalmente suo, qualcosa che facesse divertire anche i suoi lettori: ed è così che è nato Grizzly Shark.
Cory Walker invece non ha voluto (e potuto) rispondere alla domanda riguardo ai suoi progetti futuri, limitandosi semplicemente a dire che la sua prossima serie, che non ha potuto ovviamente rivelare, sarà qualcosa di familiare, e non ha nemmeno voluto rivelare per quale editore verrà pubblicata. Riguardo alla fine di Invincible, Walker ha raccontato di non averla considerata come una morte per i suoi personaggi: in fondo, questi vivranno ancora nel film, nella serie tv, ma anche negli sketch che disegna; Ottley ha confermato questa sua affermazione, in quanto, per lui, Peter Parker non è altro che una nuova faccia per il Mark Grayson di Invincible.