In attesa di scoprire se e quando arriverà l’adattamento animato della sesta parte del manga Le Bizzarre Avventure di JoJo, i fan hanno sicuramente qualcosa con cui consolarsi, anche se per brevissimo tempo: è disponibile su Netflix, infatti, Così parlò Rohan Kishibe, l’adattamento OVA del manga spinoff scritto da Hirohiko Araki e incentrato su uno dei personaggi più amati di Diamond is Unbreakable, la quarta saga delle Bizzarre Avventure.

Così parlò Rohan KishibeLo spinoff, pur essendo ambientato nel bizzarro mondo, popolato da ancor più bizzarri personaggi, creato dal maestro Araki, ne condivide solo, appunto, il lato bizzarro, abbandonando le atmosfere avventurose e comiche e le battaglie a colpi di Stand per raccontarci quattro brevi storie decisamente a tinte horror e sovrannaturale: Così parlò Rohan Kishibe, infatti, come dicevamo in apertura, è di brevissima durata. Il manga originale ha pochi capitoli, raccolti in due volumi, e l’adattamento su Netflix copre solo quattro racconti, realizzati sempre dallo studio David production, già responsabile della fortunatissima serie animata che, negli ultimi anni, ha fatto scoprire il mondo di Araki a milioni di persone, trasformando Le Bizzarre Avventure di JoJo da culto di nicchia a fenomeno mainstream.

Così parlò Rohan Kishibe ci mostra quattro storie in cui il nostro mangaka preferito, che per molti altri non è che la trasposizione su carta di Araki, sarà alle prese con strane maledizioni, villaggi misteriosi, demoni e scommesse, il tutto mentre è senza uno yen e cerca ispirazione per scrivere nuovi manga. Le quattro storie vengono raccontate dallo stesso Rohan, che non sempre è protagonista, ma spesso è a sua volta spettatore delle vicende, e le racconta, in un secondo momento, ad alcuni volti decisamente noti ai fan di Diamond is Unbreakable.

Così parlò Rohan Kishibe

Se la brevità, sia di numero che di durata (quattro episodi da circa 25 minuti), è sicuramente il punto debole della serie, tutto il resto si attesta su livelli altissimi: complice la mancata necessità di produrre episodi in massa, la totale assenza della tipica fretta produttiva che colpisce le produzioni seriali, David Production tira fuori il massimo da queste due ore scarse di avventure di Rohan, sia dal punto di vista visivo che narrativo.

Liberi dalla fretta di dover realizzare decine di episodi, i ragazzi di David Production sono tornati ai livelli qualitativi delle prime, strepitose serie di JoJo, alzando ulteriormente il tiro, grazie alla possibilità che una serie spinoff può dare: i colori sono ancora più sgargianti, folli e acidi rispetto alle precedenti serie, i primi piani inquietanti, gli sfondi decisamente più ricchi e dettagliati (soprattutto rispetto a quanto visto in Vento Aureo) rendo Così parlò Rohan Kishibe uno spettacolo per gli occhi, fatto di stravaganti ed inquietanti personaggi (su tutti, il custode della villa nel terzo episodio), situazioni al limite dello splatter, sangue, sangue e ancora sangue, volti contorti e decine di momenti “NANI?” tipici dell’opera di Araki. Sul fronte delle animazioni e della regia, poi, il lavoro è ancora più eccellente, soprattutto nei momenti di massima tensione, decisamente inquietanti e spaventose.

La colonna sonora, sempre ad opera di Yugo Kanno, non delude, andando anche a riprendere, in alcuni frangenti, temi decisamente noti presi dalle precedenti serie della saga principale. Opening ed ending, la prima totalmente strumentale, sono promosse a pieni voti, e come tutto il resto del prodotto, danno subito l’idea di una storia decisamente meno scanzonata e più matura e cupa.

Inoltre, ed è bello poterlo sottolineare, l’adattamento ed il doppiaggio italiano, a cura di Pino Pirovano, è assolutamente azzeccato, soprattutto nella voce di Rohan, doppiato da Dario Sansalone, una voce decisamente azzeccata per un personaggio del calibro del nostro mangaka “armato” di Heaven’s Door.

Così parlò Rohan Kishibe

In conclusione, Così parlò Rohan Kishibe è un prodotto assolutamente da vedere se si è fan di Le Bizzarre Avventure di JoJo, delle strampalate trovate di Hirohiko Araki e di uno dei personaggi più iconici dell’opera del maestro giapponese.
I pochi episodi, unico vero difetto della serie, sono uno spettacolo visivo ed un divertente viaggio fuori dalle tematiche più classiche di JoJo, con un protagonista che sprizza carisma da tutti i pori alle prese con bizzarre (e non poteva essere altrimenti) disavventure horror.
Sarebbe stato bello vedere più episodi, ma quel poco che abbiamo potuto vedere è assolutamente promosso e consigliato.

RASSEGNA PANORAMICA
Così parlò Rohan Kishibe
8.5
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Il vecchio della redazione: un cocktail a base di supereroi, battle shonen, videogiochi, basket, fantasy e metal. Agitare, ma non troppo (che poi sta male), prima dell'uso.
cosi-parlo-rohan-kishibe-le-bizzarre-avventure-di-rohan-recensioneCosì parlò Rohan Kishibe è un prodotto assolutamente da vedere se si è fan di Le Bizzarre Avventure di JoJo, delle strampalate trovate di Hirohiko Araki e di uno dei personaggi più iconici dell'opera del maestro giapponese. I pochi episodi, unico vero difetto della serie, sono uno spettacolo visivo ed un divertente viaggio fuori dalle tematiche più classiche di JoJo, con un protagonista che sprizza carisma da tutti i pori alle prese con bizzarre (e non poteva essere altrimenti) disavventure horror. Sarebbe stato bello vedere più episodi, ma quel poco che abbiamo potuto vedere è assolutamente promosso e consigliato. 

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