[der Zweifel] Amici Come Prima – Il canto del cigno del cinepanettone?

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amici come prima

Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano cantava Antonello Venditti.

In amore, così come in amicizia, il tempo a volte è galantuomo e pacifista. Ma la notizia del ritrovato sodalizio tra Massimo Boldi e Christian de Sica ha colto tutti di sorpresa.

Mentre l’Italia stava (e sta) affrontando una snervante trattativa di governo, con contratti, contatti e quant’altro, mentre Paolo Sorrentino ci deliziava con il suo Loro, uscito al cinema in due episodi, il mondo del cinema italiano è stato sconvolto da questa ritrovata sinergia.

Il dinamico duo tornerà sugli schermi a Natale con un nuovo film: Amici Come Prima. Il titolo è abbastanza evocativo e sottolinea fin da subito l’eccezionalità dell’evento. Ma ce n’era bisogno veramente?

Secondo me se ne poteva anche fare a meno, ma dopo il collasso del mercato dei cinepanettoni forse questa era l’unica possibilità per i produttori di racimolare qualche soldo prima che il filone si estingua totalmente.

Esatto. Forse questo film potrebbe segnare la fine del cinepanettone. Amici come prima potrebbe essere il canto del cigno di un cinema gretto e dozzinale che con il tempo aveva preso una china sempre più discendente. Soprattutto Massimo Boldi aveva iniziato ad accusare l’età –Cipollino ha ormai più di 70 anni suonati- mentre De Sica in tandem con Fausto Brizzi stava incassando anche dei buoni risultati in termini economici. Anche se bisogna sottolineare che Poveri ma ricchi e Poveri ma ricchissimi si considerano cinepanettoni solo perché escono a Natale, quando l’idea di base del film non è nemmeno originale essendo un remake di una commedia francese -in questa situazione ci sono più film di quanti ne possiate immaginare.

Cipollino è pero quello rimasto più fedele alla linea: l’ultimo film è con Neri Parenti, Natale da Chef. Brividi solo a vedere il trailer, pieno di parallelismi col celebre film del regista americano Hans Moleman Man Getting It By Football.

Ecco. Forse è ora che si arrivi veramente al capolinea. E ben venga pure un film rappacificatore che almeno il nostro cuore si riempie di gioia sapendo che c’è più amicizia di prima nel mondo. E se deve essere l’ultimo, che almeno sia una commedia decente. È forse chiedere troppo?