[der Zweifel] The Man Who Killed Don Quixote – Storia di un film maledetto

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The Man Who Killed Don Quixote

Ad un passo dal grande ed eccitante momento che la nuova pellicola di Terry Gilliam, The Man Who Killed Don Quixote, sta per suscitare al Festival di Cannes, il regista Britannico è stato ricoverato d’urgenza a Londra a causa di un malore improvviso.

Una maledizione che non cessa di aleggiare intorno al film di Gilliam che, oltre vent’anni fa, aveva immaginato e cercato d’iniziare, ma poi, a causa di problemi continui, era stato costretto a interrompere. Oggi, quando è ormai tutto pronto per la prima, un nuovo ostacolo si para davanti agli sforzi dell’eclettico e iconico regista surreale e sopra le righe. Un ictus si sarebbe messo tra il regista ed il momento tanto atteso, la presentazione al Festival di Cannes. Secondo le ultime notizie però, Gilliam sarebbe fuori pericolo ed pronto per sfilare e partecipare personalmente alla cerimonia.

Ma nonostante l’ultima buona notizia, The Man Who Killed Don Quixote si conferma un film maledetto, a quanto pare. Forse il più caro a Gilliam, ex componente dei Monty Python, nonché autore di grandi successi come Brazil”, “Le avventure del Barone di Munchausen”, “La leggenda del re pescatore e L’esercito delle 12 scimmie. Dopo ben otto tentativi di realizzazione, quest’ultima opera, liberamente ripresa dal Don Chisciotte di Cervantes, è stata finalmente conclusa; eppure costò tempo e denaro. Tra il 1998 e i primi 2000, ci fu la lunga lavorazione che portò il regista alla prima scrittura della sceneggiatura e la scelta degli attori principali; Jean Rochefort nel ruolo di Don Chisciotte e Johnny Depp in quello del compare Grisoni. Un brusco contrattempo fece si che Gilliam perdesse i diritti dell’opera e dei 32 milioni di dollari per finanziare il film non se ne fece più niente.

Nel 2002 uscì un documentario dal titolo Lost in La Mancha e nel 2006 furono riacquistati i diritti; Gilliam poté tornare dietro la macchina da presa. Tuttavia, anche questa volta il progetto non andò a buon fine, ritardando il tutto di ben undici anni. È infatti nel 2017 che il regista riesce a riprendere in mano la situazione, portandola finalmente a termine. Un’odissea infinita e travagliata, piena di ostacoli e problemi per arrivare alla fine, un po’ come il romanzo stesso di Cervantes; fatto di continue stesure, di edizioni estranee e distanti dall’immaginazione del primo autore, fino ad arrivare all’ultima parte. Così, quelli che erano stati scelti come protagonisti nel 98 e poi nel 2006, nell’arco di vent’anni sono cambiati e ne sono venuti altri. Ad interpretare l’eroe cervantino è l’attore britannico Jonathan Pryce, affiancato da Adam Driver.

Adam Driver e Jonathan Pryce in una scena del film

Se tutto questo non bastasse, recentemente il film è andato incontro anche ad una disputa legale tra la Alfama Films e il regista, nata da una presunta violazione del contratto stipulato nel 2016. Dopo numerosi dissidi con la società di Paulo Branco, Gilliam ha girato la pellicola tra marzo e giugno 2017, in Spagna e Portogallo con la casa di produzione spagnola Tornasol. Per questo motivo Branco ha intrapreso azioni legali per fermare la proiezione del film, richiedendo di bloccare la proiezione della pellicola al festival per una disputa finanziaria fra il regista e la produzione. Il tribunale di Parigi però ha emesso parere favorevole alla proiezione a Cannes di The Man Who Killed Don Quixote, che verrà proiettato a chiusura del festival, sabato 19 maggio.

Insomma, la produzione di questo film è stata davvero travagliata e la notizia del malore che ha colpito il regista, se pur sia fuori pericolo, è un’ulteriore ostacolo che proprio non ci voleva. E come agguerriti lettori del pazzo a cavallo di Ronzinante, noi attenderemo con ansia la distribuzione del film sale cinematografiche di tutto il mondo, sicuri che sarà un successo. FORZA TERRY!