Dopo aver realizzato molti copioni di film indipendenti, aver scritto e diretto l’ottimo Mine e aver scritto e prodotto Ride, un film interessante sulla carta ma molto meno nella sostanza, Fabio Resinaro e Fabio Guaglione hanno al momento preso due strade diverse. Guaglione ha iniziato a scrivere romanzi e fumetti/graphic novel, lanciando il suo progetto crossmediale Quarantine Prophets, mentre Resinaro si è dato da fare nel cinema, realizzando ben tre film in quattro anni e a breve uscirà anche con la sua prima serie tv dal titolo Impero sul mondo del calciomercato per Sky. I suoi due lavori precedenti erano stati Dolceroma, una commedia d’azione che, seppur con i suoi tanti difetti, riusciva ad essere un esperimento alquanto anomalo per il nostro cinema e lo scorso anno invece era uscito Appunti di un venditore di donne, un lungometraggio che è andato direttamente su Sky Cinema, tratto dai romanzi di Giorgio Faletti, un film che aveva una buona idea di partenza ma che non riusciva ad essere valido per tutta la durata della narrazione. Quest’ultimo era ambientato nel 1978, mentre il nuovo lavoro di Resinaro, Ero in guerra ma non lo sapevo, è ambientato esattamente un anno dopo, nel 1979, ed è anche questo tratto da un romanzo, in questo caso di Alberto Torregiani e Stefano Rabozzi, e ci narra un episodio tratto dalla storia vera accaduta proprio allo stesso Torregiani.

Milano, fine anni ‘70. Pierluigi Torregiani, un gioielliere che si è fatto da sé, subisce un tentativo di rapina in cui muore un giovane bandito. Non è stato lui a sparare, ma molti giornali lo accusano di essere un giustiziere borghese. La tensione politica dell’epoca lo rende un obiettivo perfetto per i PAC, gruppo di terroristi guidato da Cesare Battisti, che individuano in lui un colpevole da punire. Torregiani e la sua famiglia ricevono minacce di morte, il pericolo è così concreto che gli viene assegnata una scorta. Ma le intimidazioni non si fermano; sempre più invasive, lo condizionano nel lavoro e soprattutto nei rapporti con i famigliari, che si consumano fino a sfiorare la rottura. Ero in guerra ma non lo sapevo racconta di un uomo che, sotto attacco, suo malgrado, vive una profonda crisi famigliare che si “ricompone” solo dopo la sua morte, avvenuta per mano di sedicenti rivoluzionari.

Nel film, come nei due precedenti da solista, Resinaro dimostra una buona mano registica con alcune trovate visive molto interessanti: quello che gioca decisamente a suo favore in questo caso è che la storia, essendo tratta da un avvenimento reale di vita quotidiana, non prevede grandi scene d’azione (presenti invece nei suoi precedenti lavori) e quindi la sua mano è più posata e dedita a raccontare la vicenda senza grandi stravolgimenti registici confusionari. La sceneggiatura è forse l’elemento più problematico della pellicola: il film non riesce infatti a trovare una chiave interessante per un’ora e quaranta di durata, il racconto ruota solamente attorno al protagonista Pierluigi, senza dare lo spazio necessario per approfondire anche la sua famiglia.

Le interpretazioni seguono di pari passo il copione; Laura Chiatti, la moglie di Torregiani, ha infatti un ruolo che, seppur la veda spesso presente, è marginale ai fini della narrazione e la sua prova attoriale ne risente molto. Il vero ed unico protagonista è Francesco Montanari (l’attore feticcio di Resinaro, al suo terzo ruolo di seguito con lui) che, seppur a volte macchiettistico per come mostra il suo Pierluigi, riesce ad avere un’ottima prestanza attoriale, dimostrando nuovamente di essere tra i migliori attori giovani che abbiamo nel nostro paese. La cosa più interessante del film, per come viene raccontato, è il lavoro del protagonista e le televendite che fa sono tra i momenti più interessanti e meglio raccontati.

In conclusione possiamo dire che Ero in guerra ma non lo sapevo è un film discreto, che racconta un momento del nostro paese che le nuove generazioni sicuramente non conoscono e, seppur fallace in molti momenti, riesce ad avere, grazie a Montanari e alla mano di Resinaro, un filo interessante da seguire.


Ero in guerra ma non lo sapevo, nuovo film di Fabio Resinaro con Francesco Montanari e Laura Chiatti, sarà distribuito solo al cinema il 24, 25 e 26 Gennaio. Di seguito il trailer ufficiale:

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