Le epidemie, l’isolamento, il conflitto tra punti di vista diametralmente opposti, sono tre argomenti che, sebbene esistano da sempre, hanno assunto dimensioni più imponenti negli ultimi anni, sia nel dialogo di tutti i giorni che nel mondo dell’intrattenimento: non a caso, in un decennio che ha visto anche l’avvento del Covid-19, sono schizzati alle stelle del gradimento comune opere come The Last of Us, The Walking Dead, Death Stranding, prodotti che mettono a nudo la reazione e l’adattabilità dell’essere umano, e le sue capacità relazionali, a situazioni al limite dell’estinzione. Per certi versi ci racconta qualcosa di simile Jacopo Starace con Essere Montagna, opera pubblicata originariamente in Francia da Edition Sarbacane e portata in Italia da Bao Publishing.

Una storia ambientata in un mondo in cui esistono gli uomini formica, umani alti appena qualche millimetro. Anni dopo che la loro popolazione è stata decimata da una misteriosa epidemia, e che gli uomini montagna, creature quasi mitiche, gigantesche, hanno lasciato cadere sulle terre degli uomini formica una cura, la terribile malattia del bacillo ritorna. Solo che la popolazione è ormai preda di un culto religioso basato sull’aiuto che cade dal cielo, e le scorte di antidoto si sono esaurite da tempo.

 

Un giovane, Myco, costretto dalle drammatiche circostanze, lascia il villaggio per cercare una nuova cura alla malattia. Troverà molto di più: il proprio senso, la propria strada, e la speranza della libertà. 

Essere MontagnaCi troviamo quindi di fronte ad un’opera che tratta temi ed argomenti che già abbiamo visto raccontati, affrontati e declinati in diversi media e sotto molti punti di vista: Essere Montagna è contemporaneamente il più classico dei romanzi di formazione con una variazione sul tema del viaggio dell’eroe, ma anche un racconto sull’umanità e sulla sopravvivenza al rischio estinzione. E ancora, è la storia di come fede e razionalità si scontrino sempre, anche nei momenti in cui dovrebbero trovare un punto in comune e darsi man forte.

Essere Montagna colpisce, prima di tutto, perché è una delizia per gli occhi: Jacopo Starace alterna pagine a più vignette con altre ad illustrazione completa, con uno stile molto elegante che riesce a dare la sensazione che i personaggi siano in rilievo, quasi fossero tridimensionali rispetto agli sfondi.

E parlando di sfondi, siamo di fronte all’altro enorme pregio estetico di Essere Montagna: la cura e l’attenzione maniacale al dettaglio, insieme al concetto di mondo infestato da questa malattia, ed al progressivo cambio di palette cromatica man mano che dall’iniziale innocenza ci si avvicina alla verità, rendono tutto il lavoro di Starace, e di conseguenza il viaggio di Myco, un’esperienza decisamente intrigante, con i cambi di cromia che fungono anche da “colonna sonora” per il mood delle vicende.

Essere MontagnaDal punto di vista narrativo, invece, ci troviamo di fronte ad un lavoro che pesca a piene mani dall’immaginario, sia ludico che narrativo, di cui abbiamo già accennato: sicuramente titoli come The Last of Us e Death Stranding, sia esteticamente che narrativamente, ma anche l’immancabile Miyazaki con la Principessa Mononoke. Il tutto, pur partendo da presupposti sicuramente non all’apice dell’originalità, assume una sua forte rilevanza ed identità ben precisa man mano che il viaggio di Myco procede parallelamente alla scoperta di segreti e verità fino a quel momento coperti da un velo.

Essere Montagna è sostanzialmente un bel racconto di formazione che, approfittando del viaggio del nostro protagonista, riflette sulla speranza, sul liberarsi dai dogmi di una fede cieca e ottusa, con un occhio di riguardo al sempre più vicino collasso del nostro ecosistema, ed al centro di tutto un invito a seguire sempre il proprio istinto anziché adagiarsi su false speranze o convinzioni e religioni inculcate da altri. Un ottimo volume che arricchisce il già nutritissimo catalogo di Bao Publishing.


Essere Montagna di Jacopo Starace è ora disponibile in tutte le fumetterie, librerie e store online.

RASSEGNA PANORAMICA
Essere Montagna
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Il vecchio della redazione: un cocktail a base di supereroi, battle shonen, videogiochi, basket, fantasy e metal. Agitare, ma non troppo (che poi sta male), prima dell'uso.
essere-montagna-di-jacopo-starace-recensioneEssere Montagna di Jacopo Starace, edito in Italia da Bao Publishing , è un bel racconto di formazione che, approfittando del viaggio del nostro protagonista, riflette sulla speranza, sul liberarsi dai dogmi di una fede cieca e ottusa, con un occhio di riguardo al sempre più vicino collasso del nostro ecosistema, ed al centro di tutto un invito a seguire sempre il proprio istinto anziché adagiarsi su false speranze o convinzioni e religioni inculcate da altri.  Esteticamente delizioso, con scenografie che rimandano al teatro e personaggi che sembrano tridimensionali, parte da un incipit non originalissimo ma stupisce e cresce come il suo protagonista.

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