Frank Miller è stato escluso dal Thought Bubble Festival

0
frank-miller

Frank Miller non sarà più ospite della convention di fumetti  britannica Thought Bubble Festival a seguito dell’escalation di proteste sui social avvenuta negli ultimi giorni su un’opera del maestro dei fumetti.

Le critiche sono esplose dopo l’annuncio dell’editrice di ShortBox Zainab Akhtar nella quale affermava che non avrebbe partecipato a causa della presenza di Miller. Secondo la Akhtar l’organizzazione dell’evento avrebbe ignorato le sue preoccupazioni riguardanti la presunta retorica islamofobica presente nei lavori di Miller, riferendosi in particolare alla controversa graphic novel del 2011 Sacro Terrore.

La pressione portata dalla decisione della Akhtar di non partecipare più al festival ha portato infine all’esclusione di Miller, che era stato annunciato ad inizio giugno con un nuovo poster dell’evento previsto per il prossimo novembre, come potete vedere qui sotto:

Zainab Akhtar aveva immediatamente espresso le sue preoccupazioni circa la partecipazione di Miller, seguita a ruota da altri espositori. Tuttavia niente è cambiato fino al 27 luglio, data in cui la Akhtar ha annunciato sui social media che si sarebbe tirata fuori dal festival a causa della presenza di Miller:

Ciao a tutti,

Mi dispiace informarvi che io e ShortBox non parteciperemo più al Thought Bubble Festival questo novembre. Sono stata invitata come ospite nel 2020, ma poi è stato spostato a quest’anno. Sono stata fin da subito entusiasta di partecipare, rappresentare i miei autori e condividere i nostri libri con i lettori dopo quasi 2 anni di assenza di eventi. Tuttavia, in quanto orgogliosa donna musulmana, non posso in buona coscienza partecipare a un festival che ritiene opportuno invitare e promuovere Frank Miller, una persona responsabile della propagazione dell’odio anti-musulmano, in particolare attraverso i suoi lavori. Il bigottismo anti-musulmano è ripugnante e condannabile, ma è diventato così profondamente radicato, così ampiamente accettato nella società che non viene nemmeno preso in considerazione, come dimostrato ancora una volta in questa situazione. Non riesco a capire come di volta in volta, i festival e le comunità all’interno dei fumetti sposino valori riguardanti l’inclusione, la diversità, “l fumetto è per tutti”, la tolleranza zero dell’odio, ma tutto quel ciarpame evapora quando viene chiesto loro di mettere in atto quegli stessi valori esposti a parole.

Dopo il ritiro di Zaniab Akhtar dalla convention, altri fumettisti altri hanno iniziato ad esprimere punti di vista simili. Il giorno dopo lo sfogo dell’artista, gli organizzatori del festival hanno confermato con un comunicato sull’account Twitter ufficiale che Miller non sarebbe più stato un ospite della convention. Potete vedere il post con la comunicazione a seguire qui sotto:

Vale la pena notare che effettivamente fino al passo indietro della Akhtar nessuna iniziativa ha avuto luogo e nessun commento è stata rilasciato dagli organizzatori sulla delicata questione. Vi terremo aggiornati sugli sviluppi della vicenda.

Fonte: CBR

Lascia un commento