Fumetti Dal Futuro – Quattro Storie di Autoproduzione

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Bologna si macchia di china dal 24 fino al 27 Novembre, grazie al festival del fumetto BilBolBul, che quest’anno festeggia il decimo anniversario insieme a tanti ospiti internazionali e non. Primo tra tutti, Chris Ware, tra gli autori più innovativi del fumetto contemporaneo, celebrato con una mostra a lui dedicata, per la prima volta in Italia. Oltre a tanti grandi artisti, accompagnano la manifestazione anche un cospicuo numero di eventi, rigorosamente gratuiti, sparsi nei meandri della città.

Giovedì sera sono andato alla libreria Modo Infoshop per la proiezione speciale del documentario “Fumetti dal Futuro: Quattro Storie di Autoproduzione”, di cui sopra il trailer. Ratigher, Maicol&Mirco, Dr. Pira ed Alessandro Baronciani rispondono alle domande di Serena Dovì, autrice del progetto, riguardanti, appunto, il loro passato e presente rapporto con le autoproduzioni.  

Suddiviso in quattro capitoli, il film è strutturato con uno stile classico: telecamera puntata sugli intervistati, intermezzi composti da vignette e qualche scenetta divertente con in sottofondo canzoni punk che si addicono al tema.
A catturare la telecamera per i primi minuti è Adriano Ercolani, scrittore e critico letterario, che ci spiega quali potrebbero essere le ragioni della rinascita delle produzioni sotterranee italiane nei primi anni 90: “non è un caso che siano nate proprio con l’ascesa di Berlusconi”. Per poi andare più sul personale, permettendo ai quattro protagonisti, di raccontare la loro storia, tra fumetti per posta, riviste seppellite ed internet, fino ad arrivare ai giorni nostri con progetti personali recenti.
Autoprodursi significa fare cose belle, dice il Dr. Pira, purché fatto per se stessi e pensando con la propria testa, senza avere la mente rivolta al pubblico fruitore, che potrà esserci o meno, l’importante è divertirsi. Affidarsi ad una casa editrice implica, quasi sempre, dover sottostare alle sue richieste non permettendo la completa libertà di espressione.

Ratigher
Ratigher

La seconda parte del film è incentrata su PRIMA O MAI , la recente trovata di Francesco D’Erminio, in arte Ratigher, che sfrutta la rete per aggirare il sistema. La piattaforma funziona così: per un mese od un mese e mezzo, a seconda del progetto, viene data la possibilità agli utenti di acquistare il fumetto proposto, allo scadere del tempo il prodotto svanisce completamente e non sarà più possibile acquistarlo in futuro. Un metodo un po’ ricattatorio, come descritto dallo stesso Ratigher, nato dalla necessità di stampare un fumetto in breve tempo. Ottimo per realizzare le proprie idee senza doversi appoggiare a nessuno , se non sé stessi, con lo scopo di condividerle con chi ne è davvero interessato. L’acquisto del volume non è limitato al singolo individuo, ma può essere anche richiesto da case editrici e fumetterie che vogliono sostenere il progetto. 

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Dr. Pira

Il primo a sottoporsi all’esperimento è stato “Le Ragazzine Stanno Perdendo il Controllo. La Società le Teme. La Fine è Azzurra.“ dello stesso Ratigher, che è arrivato a vendere più copie in un mese di Trama (prima pubblicazione dell’autore) in cinque anni.

Maicol&Mirco prima e Dr. Pira dopo, si sono appoggiati al sito internet per stampare su carta progetti che sarebbe stato difficile proporre a qualcuno, chi per i temi trattati (Il Suicidio Spiegato a mio Figlio) e chi perché voleva fare a modo suo ( L’ Almanacco dei Fumetti della Gleba). Baronciani, invece, inizialmente aveva preso accordi con Francesco per appoggiarsi alla piattaforma, successivamente resosi conto dei costi eccessivi di produzione del fumetto (Come Svanire Completamente), ha deciso di prendere spunto da PRIMA O MAI, per creare qualcosa di più adatto a lui. Un sistema di reward diversi a seconda del contributo, un po’ come una tipica campagna crowdfunding, non previsti dal metodo di Ratigher.

Attraverso le voci di quattro fumettisti, riusciamo a comprendere in 48 minuti quello che è stato il fumetto indipendente in Italia dagli anni ’90 fino ad oggi, ma di storie ce ne sarebbero ancora molte da raccontare e spero che Serena Dovì non si fermi qui continuando il suo processo di ricerca, andando ancora più oltre il concetto di fumetto tradizionale, per descrivere una realtà, sì futura nell’animo, ma più attuale che mai.

Cito, infine, una divertente metafora che conclude il film, descritta da Michael Rocchetti (Maicol&Mirco):

La mamma è come la casa editrice e la nonna è come l’autoproduzione. Quando sei piccolo e vuoi comprare a tutti i costi un giocattolo, vai dalla mamma per chiederle dei soldi, se lei non te li dà, tu che fai? corri dalla nonna e li chiedi a lei, che essendo la nonna ti vuole tanto bene e te li darà sempre. Anche tu vuoi bene alla nonna, ma quel compito spetterebbe alla mamma.
Le nonne sopperiscono alle mancanze delle mamme, come l’autoproduzione ricopre quelle delle case editrici.


Se non siete riusciti ad accaparrarvi “Le Ragazzine” niente paura, è disponibile il download gratuito su Retina qui, insieme a tanti altri bei fumetti;
Potete seguire invece gli scarabocchi di Michael&Mirco sulla loro pagina facebook;
I fumetti della Gleba li potete gustare direttamente dal sito ufficiale;
Per accedere al blog di Alessandro Baronciani cliccate qui, la Distanza e Come Svanire Completamente li potete recuperare dallo shop online della Bao Publishing.

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