Gwyneth Paltrow rivela che Harvey Weinstein l’ha portata a pensare al ritiro dalla recitazione

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Gwyneth Paltrow

Gwyneth Paltrow rivela che Harvey Weinstein le ha fatto prendere in considerazione la decisione di ritirarsi dalla recitazione. L’attrice ha infatti sottolineato che l’ex produttore di Hollywood è uno dei motivi per cui si è resa conto di “non amare la recitazione”. La rivelazione è arrivata durante un’intervista con Quarantined With Bruce di SiriusXM, dove ha spiegato di aver capito abbastanza presto che “parte dello splendore della recitazione è svanita”.

Gwyneth Paltrow ha infatti detto: “Essere una giovane che deve affrontare ogni titolo di giornale, che viene criticato per tutto quello che fa, dice e indossa… Sei sempre dappertutto. È difficile piantare radici. Io sono una persona a cui piace stare a casa, con i miei vecchi amici, cucinare e stare con i miei figli. Non voglio restare da sola in una stanza d’albergo a Budapest per sei settimane. Non è quello che sono. A tutto questo va aggiungo che, per essere totalmente sincera, ho avuto un capo davvero duro per la maggior parte della mia carriera alla Miramax.

La Paltrow è stata il volto di punta della Miramax di Weinstein per diversi anni, recitando in film importanti come Emma, ​​Shakespeare in Love e The Talented Mr. Ripley. Questa non è nemmeno la prima volta che l’attrice ha parlato di Weinstein. In precedenza aveva accusato l’ex produttore, ora condannato per molestie sessuali nel 2017, raccontando che in passato aveva cercato di massaggiarla e alla fine l’aveva invitata nella sua camera da letto. Se ne andò e più tardi, il suo allora fidanzato Brad Pitt affrontò Weinstein sulla situazione. Gwyneth Paltrow ha poi continuato il suo rapporto professionale con Weinstein, tenendo però a mente che tipo di persona prepotente fosse: “Era praticamente un bullo. Non ho mai avuto problemi a tenergli testa. Non avevo paura di lui. Ero il volto di Miramax, e ho sentito che era mio dovere respingerlo. Abbiamo avuto molti litigi”.

Weinstein è stato condannato a 23 anni di carcere a marzo, dopo che una giuria lo ha dichiarato colpevole di stupro di terzo grado e di atti sessuali criminali di primo grado.

Fonte: Comicbook

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