La rappresentazione dell’adolescenza nel cinema e sul piccolo schermo è sempre stata caratterizzata dalla scoperta del sé e dalla ricerca del proprio posto nel mondo. Passando dalle prime sitcom, ai telefilm anni ’90, i personaggi adolescenti dovevano affrontare e risolvere, ai fini della trama, le loro paure e insicurezze, ma soprattutto venire a patti con l’Io interiore e di conseguenza con la propria identità sessuale. Un argomentomolto spesso trattato con superficialità e negligenza. Oggi questo aspetto dell’immagine adolescenziale in TV ha avuto una metamorfosi: con l’avvento della tecnologia e dei social, che hanno sicuramente permesso una maggiore condivisione della realtà e aperto una finestra sul mondo moderno, i tabù nei confronti della sessualità e riguardo l’universo queer in generale – con cui in passato venivano erroneamente sviluppate tematiche all’interno di prodotti destinati a young adult – ora (fortunatamente) sono solo un lontano ricordo.

Heartstopper, come altri teen drama attuali (ad esempio Sex Education e Young Royals), ne è la dimostrazione. Riconfermandosi un progetto interessante ed educativo, ormai punta di diamante dei nuovi prodotti targati Netflix, dimostra, anche con questa seconda stagione, di saper spezzare i confini dell’eteronormatività nella complessa trasposizione dell’età adolescenziale. Grazie a Netflix abbiamo visto la seconda stagione di Heartstopper in anteprima e questo è il nostro parere.

Heartstopper 2

Nick e Charlie, più innamorati che mai e finalmente “boyfriends”, esplorano le gioie della loro relazione, non senza scontrarsi con alcuni ostacoli: Nick non ha ancora fatto coming out ufficialmente con tutti e le conseguenze di questo lo portano a domandarsi i motivi per cui sia così complicato essere onesti sulla propria bisessualità; Charlie, consapevole della pressione su Nick, si sente terrorizzato all’idea che il suo fidanzato possa vivere il bullismo che lui stesso ha subito. Tao, invece, deve fare i conti con la possibilità che la sua amicizia con Elle sia messa a repentaglio da un allontanamento da parte di lei, mentre anche la coppia perfetta formata da Tara e Darcy avrà qualche problema sul fronte sentimentale. Il gruppo di amici, però, sta per partire alla scoperta della città più romantica del mondo: ritroveranno l’armonia durante la loro fantastica gita a Parigi?

 Sceneggiata (così come fu anche la prima stagione) da Alice Oseman, mente, penna e creatrice della bellissima graphic novel da cui prende il nome e ispirazione, la seconda stagione di Heartstopper è tutto ciò che si potrebbe desiderare e molto di più. Quando si parla di un progetto influente e di successo a livello internazionale, come nel caso della serie inglese che ha ottenuto il plauso di pubblico e critica fin dal suo debutto su Netflix, il timore è sempre lo stesso: le stagioni successive saranno all’altezza delle aspettative? Larisposta questa volta è un sonoro sì. Non solo, possiamo confermare che Heartstopper 2 punta a diventare il nuovo comfort tv show per eccellenza e ci riesce benissimo. Seguendo le varie fasi dell’innamoramento di Nicke Charlie, anche lo spettatore si trova a vivere una storia d’amore parallela, quella con i personaggi: se con la prima parte abbiamo avuto un colpo difulmine immediato, con la seconda impariamo a conoscerli e ad amarli profondamente attraverso le loro debolezze, le paure, e i difetti che ai nostri occhi li rendono ancora più speciali proprio perché sinceri e reali.

Finalmente, nei nuovi 8 episodi vengono approfondite le dinamiche tralasciate (non per distrazione ma per mancanza di tempo) nel primo capitolo: il rapporto tra Tao ed Elle, la relazione di Tara e Darcy, la figura del silenzioso amico di tutti Isaac, le famiglie di Nick e Charlie, ma ciò che deve essere sottolineato in questa stagione è la sapienza con cui quelle che apparentemente potevano sembrare solo delle backstories in realtà nascondevano spunti per argomenti di profonda rilevanza, trattati con delicatezza e umanità. Alice Oseman, classe ’94, con il suo Heartstopper è riuscita dove molti hanno tentato e fallito: riadattando le parole del fumetto con la maestria di una sceneggiatrice ormai avviata sul campo e con l’aiuto della regia di Euros Lyn che tiene perfettamente in armonia dramma e umorismo, la seconda stagione fa venire voglia di saperne di più, di continuare a far parte della Paris Gang anche quando i titoli di coda colorati appaiono sullo sfondo nero dello schermo, segnando la fine di un altro episodio.

La verità è che di Heartstopper, semplicemente, non si può fare a meno. Forse è il modo in cui, nonostante tutto, abbiamo bisogno di sapere che il bene vinca sul male, che l’amore e l’amicizia vincano sull’odio e il pregiudizio, forse è il linguaggio, così fresco, accattivante, e giovanile, forse sono le gradite citazioni culturali al cinema e alla musica: qual è davvero il segreto dietro il successo di Heartstopper dunque?

Heartstopper 2Con ogni probabilità la risposta sta nel fatto che questa storia, nata dalla penna di una persona poco più che ventenne all’epoca (si parla del 2016), sia stata creata con lo scopo di rivendicare per sé e per gli altri un conforto con questi personaggi fuori dagli schemi eteronormativi, dando voce, attraverso un prodotto per young adult, prima con la graphic novel poi con la serie TV, a chi era rimasto in silenzio fino a quel momento. C’è Elle, interpretata dalla meravigliosa attrice trans Yasmin Finney, non più personaggio di margine come spesso accadeva in passato per le persone trans, ma una delle protagoniste della storia che ci mostra la rinascita di un’adolescente dopo la sua transizione; c’è Nick (il bravissimo Kit Connor), importante voce della comunità bisessuale per tutti i giovani inascoltati e accusati di essere solo “confusi”. Ma l’inclusività di Heartstopper non si sofferma solamente sul punto di vista della sessualità e del genere, e forse è proprio questo piccolo ma grande dettaglio a fare la differenza con gli altri teen drama: la serie TV di Alice Oseman lascia spazio anche all’importanza della salute mentale, che in questa stagione assume una rilevanza di spessore attraverso il personaggio di Charlie (Joe Locke) e il suo DCA.

Insomma, Heartstopper continua la sua ascesa verso il successo con un nuovo capitolo pieno di sorprese e parole francesi che fanno arrossire, di drammi giovanili e cotte inaspettate, di citazioni di film indie e tanta tenerezza: una nuova stagione che vi toglierà il fiato, anzi, vi fermerà il cuore.


Heartstopper 2 arriva si Netflix a partire dal 3 agosto. Ecco il trailer della serie:

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