Alla vigilia della 96ª edizione dei premi Oscar, abbiamo deciso di analizzare maggiormente il film che più ci ha colpito della scorsa stagione, ovvero Povere Creature! di Yorgos Lanthimos. Il film, candidato a ben 11 premi Oscar tra cui Miglior Film, è una discesa nel significato di cosa vuol dire essere donna e di come la società percepisca e cosa si aspetti dal genere femminile, percorrendo quindi il concetto di “femminile” e soprattutto la tematica del femminismo e del corpo. Povere Creature! ha un cast indubbiamente stellare che lo ha portato a varie nomination e vincite ricevute nella stagione dei premi. La stella di diamante di tutto il progetto costato 35 milioni è la fantastica interpretazione della produttrice e attrice Emma Stone come Bella Baxter che è in grado di dare sfumature diverse a una singola donna passando dal modo di camminare al modo di esprimersi.

Una grande importanza in Povere Creature! è data dalla scelta dei nomi di tutti i personaggi, chiamati in gergo nomi parlati o nomen omen, già presenti nel libro omonimo con una aggiunta sicuramente interessante che sviluppa un concetto incentrato su una femminilità in età avanzata. Ogni personaggio, o quasi, che vediamo all’interno del film ha più di preciso il cognome che narra le azioni che vediamo in scena.

All’interno di Povere Creature! tutte le figure principali maschili, come già accennato in recensione, sono negative e caratterizzate, in parte, dal controllo abusante che hanno su Bella Baxter. Gli uomini importanti in questo tipo di narrazione sono principalmente cinque ma all’interno del film si vedranno diversi uomini soprattutto durante il capitolo parigino attuare atteggiamenti simili dove Lanthimos, e soprattutto la sceneggiatura, parla di come questi uomini siano lì proprio per il potere che possono avere sulle donne nel non essere scelte, cosa su cui Bella si interroga e chiederà più volte se è possibile far passare la scelta a loro.

Godwin Baxter (Willem Dafoe)

Povere creature

Il primo uomo abusante che si incontra nella storia è proprio il creatore: Godwin Baxter (Willem Dafoe). E infatti la persona che scopre Victoria e il suo corpo e lo trasforma diventandone padre e rinominandola con il nome di Bella Baxter che nei fatti non esiste perché Victoria Blessington aveva un suo nome. Il film inizia quindi con un annullamento della donna, facendo capire fin da subito cosa voglia dire essere una donna nella società. Il che equivale ad avere un uomo che avrà il controllo del corpo sia in vita, quanto in morte, potendo cambiare a proprio piacimento l’identità. Il motivo per cui God crea Bella è scientifico, almeno inizialmente, rivelando poi che invece si trattava di egoismo con la creazione di Felicity. Godwin è anche una visione reinterpretata e differente di Victor Frankestein di Shelley, il suo nome è composto da Dio e Vittoria ed è esattamente una sintesi perfetta nel suo personaggio essendo lui un dio per Bella, avendola creata ed è soprattutto una vittoria per la scienza visto la riuscita dell’esperimento.

Max McCandles (Ramy Yousseff)

Povere creature

Il secondo personaggio è Max McCandles (Ramy Yousseff) uno studente nel corso di Godwin che dopo una lezione viene invitato a casa Baxter per occuparsi di un progetto scientifico top secret ovvero di Bella Baxter. Lui incomincia a sentire dei sentimenti nei confronti di Bella tanto che Godwin dice che se vuole può sposarla. Questo implica quindi il passaggio di un patriarca da un padre ad un marito. Max McCandles cambia il cognome rispetto al libro ma senza cambiare di significato rimanendo il senza lume questo perché nel film Max perde più volte la strada e lo si capisce quando è contrario al viaggio di Bella per paura.

Duncan Wedderburn (Mark Ruffalo)

Il terzo personaggio è Duncan Wedderburn (Mark Ruffalo) un legale che, ingannando Bella, parte per un viaggio intorno al mondo facendola finire in una relazione di carattere tossico. Duncan si svela figura abusante, cosa che ad un occhio attento risulta fin da subito visto che la prima interazione che ha con Bella Baxter è proprio una molestia nei suoi confronti. Durante tutto il tempo che passano insieme fino a quando Bella è nel primo stadio di crescita ovvero fino all’arrivo sulla nave, Duncan tende ad avere un controllo totalizzante su di lei ma quando Bella riesce a sviluppare pensieri più articolati, e quindi quando il cervello di Bella si sviluppa, Duncan perde completamente il controllo sentendosi messo da parte e inizia ad essere violento sia nelle parole che nelle azioni. Il cognome di Duncan ricorda per assonanza il brucia matrimoni ed è proprio quello che farà nei confronti di Bella e Max quando interrompe il matrimonio con Alfred Blessington.

Harry Astely (Jerrod Carmichael)

Il quarto è Harry Astely (Jerrod Carmichael) un gentiluomo che accompagna Marta sulla nave. Lui non farà del male fisico o psicologico a Bella ma è comunque legato ad una realizzazione nella mente di Bella ovvero alla sofferenza e al dolore, di cosa significhi essere poveri e la differenza tra le classi sociali. Il cognome di Harry può essere scomposto in due parole che lo ricordano molto, una è invariata ed è proprio -ast che è un suffisso utilizzato per indicare una persona che si occupa di qualcosa o che sostiene determinati principi e lay che ha diverse traduzioni ma che potremmo definire come collocare, il compito di Harry è quello di collocare Bella e farle scoprire idee politiche e concetti a lei, almeno per ora, sconosciuti dandole la sua visione della vita e della politica.

Alfred Blessington (Christopher Abbott)

Il quinto e ultimo personaggio nonché il peggiore all’interno del film è sicuramente Alfred Blessington (Christopher Abbott) lui, l’ex marito di Bella/Victoria che interrompe il matrimonio con Max, cosa che Bella farà per vivere una nuova esperienza prima del matrimonio reale. Una volta tornata a casa Bella scopre come Blessington tratta le persone che lavorano con lui e di come vuole trattare Bella, ancora una volta un uomo che, esattamente come God, vuole avere il controllo sul corpo di Bella provando a sottoporla ad una mutilazione genitale. Al contrario degli altri nomi Blessington deriva da benedizione che è l’unico opposto a livello di significato.


Povere Creature! offre anche diversi tipi di femminilità e nuovamente parla della nostra società e di cosa voglia dire essere donne in una società di carattere patriarcale che proprio come in passato è applicabile anche ad oggi. Molte delle figure nel film stanno dalla parte di Bella e la aiutano nella sua esperienza esclusa Swiney che si adatta al tipo di società maschile sfruttando le donne.

Bella Baxter (Emma Stone)

Povere creature

Bella (Emma Stone) è la protagonista di tutta la pellicola, una donna che autonomamente voleva togliersi la vita ma che non ha potere sul suo corpo neanche in morte. Una donna che si deve riscoprire passando per le varie tappe della vita scoprendo la sessualità, il dolore e la politica. Il suo nome viene cambiato da Victoria a Bella che, anche in questo caso, risulta essere un nome parlante in quanto la società patriarcale vedrà Bella solo come un corpo mentre saranno solo la maggior parte delle donne a vederle come cervello. Con l’avanzamento del film Bella si evolve nel modo di parlare e di porsi arrivando all’età adulta entro la fine del film avendo coscienza di sé e di cosa vuol dire essere donna.

Martha (Hanna Schygulla)

Martha (Hanna Schygulla) è la prima figura femminile che Bella incontra in pianta stabile nel suo cammino, più precisamente sulla nave dove si fermerà ad Alessandria. Martha è una donna anziana amica di Astely ed è la prima ad aiutarla nel comprendere cosa sia il socialismo e non rimane turbata dagli strani comportamenti di Bella ma anzi è un solido aiuto nel comprendere il socialismo e come Bella possa diventare una donna indipendente non puntando solo sulla sua avvenenza fisica ma utilizzando anche il cervello.

Swiney (Kathryn Hunter)

Swiney (Kathryn Hunter) è la proprietaria della casa chiusa parigina dove Bella è costretta a lavorare insieme a Toinette. Il potere che viene esercitato su Bella è la manipolazione per farla restare lì in modo da usarla per guadagnare soldi sfruttando il suo corpo, altro aspetto manipolativo usato è il senso di colpa, infatti Swiney usa il nipote malato per spronare Bella a non lasciare il posto di lavoro ma di continuare. Ogni qual volta Bella utilizzi il suo cervello viene messa a tacere da parte di Swiney e spesso questo accade davanti a clienti che di fatto stuprano queste donne, in quanto manca il consenso, il film critica in tal senso l’industria pornografica di un tempo così come quella odierna.

Toinette (Suzy Bemba)

Toinette (Suzy Bemba) una ragazza parigina che lavora con Bella è una studentessa socialista che si mantiene prostituendosi. Lei è in tutto e per tutto il primo amore di Bella non basato sulla sessualizzazione del suo corpo al contrario è interessata proprio alle sue idee politiche ed è l’unica ragazza che sta dalla sua parte contro Swiney per libera scelta. Scelta che le costerà uno stupro perché ha osato parlare continuando il discorso sulla femminilità. Una volta che Bella riceve la lettera della imminente morte di God, Toinette parte con lei per il ritorno a Londra decidendo di fermarsi e continuare a vivere con lei e a lavorare come assistente medica.

Felicity (Margaret Qualley)

Povere creature

Felicity (Margaret Qualley) è la nuova creazione di God, un rimpiazzo di Bella in quanto ne sentono la mancanza sia lui che Max. Nuovamente torna il concetto di prevaricazione del corpo delle donne da parte degli uomini. Al contrario di Bella, Felicity è una slow learner ed entrambe le figure maschili non si legano sentimentalmente come hanno fatto con la donna precedente. L’unica che si legherà a lei e chiederà spiegazioni è Bella che si domanderà il perché farlo di nuovo ad una nuova donna. Alla fine del film si vedrà come sia a conti fatti una sorta di figlia/sorella minore per Bella che invece prende il ruolo di matriarca della famiglia dove comanda con Toinette la sua compagna/collega e dove Prim (Vicki Pepperdine) continua il suo lavoro da insegnate con Felicity, mentre nello scalino più basso si trova Max.

Il finale di Povere Creature! vede Bella nella casa di Baxter dove lei ne è diventata proprietaria avendo anche questo cambio rispetto all’inizio. Da un bianco e nero all’uso del colore e nel cambio di costumi che attua Bella per rimarcare la sua crescita personale, diventando la prima donna medico d’Inghilterra, passando da vestiti che la avvolgono con degli sbuffi sulle maniche che ricordano i vestiti per l’infanzia, a vestiti più canonicamente da adulti con un collo alto implicando che ora è al comando. Bella è  felice con quasi tutte le donne che l’hanno accompagnata in questa sua avventura di crescita personale dove ora è libera e quindi indipendente.


Povere Creature! di Yorgos Lanthimos è ora disponibile al cinema e dal 14 marzo su Disney+. Di seguito potete vedere il trailer ufficiale del film:

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