Siamo giunti finalmente a metà dicembre un periodo particolarmente importante per il cinema visto che durante le festività molte famiglie e non come ogni anno riempiranno tutti i cinema d’Italia (e del mondo) facendo far a quasi tutti i film in programmazione dei grandi incassi.
Da sempre il Natale per gli italiani è diventato il punto di forza per le commedie soprattutto a tema festivo, fatta da padrone fino ai primi anni di inizio di questo decennio dai cinepanettoni dove la coppia Boldi-De Sica e altri attori facevano incassi stellari. Da alcuni anni tutto questo non è più così, i cinepanettoni non esistono quasi più, ma comunque ogni anno ci ritroviamo sempre con molte commedie italiane pronte a fare un buon risultato al botteghino italiano.
Quest’anno probabilmente per la prima volta in molti anni l’Italia sembra non avere grandi cartucce da sparare vista la carenza di commedie presenti nella programmazione natalizia oltre a Pinocchio di Matteo Garrone e La Dea Fortuna di Ferzan Özpeteck, ma la Medusa prima di invadere le sale dal 1 gennaio con Tolo Tolo di Checco Zalone ha deciso giustamente di tenersi occupata nel periodo pre-Capodanno con la nuova fatica della coppia Ficarra & Picone. La trama della settima produzione cinematografica del duo è molto ambiziosa visto che Salvo e Valentino (i veri nomi del duo siciliano), rispettivamente un ladro di reliquie sacre ed un prete, verranno proiettati inspiegabilmente nella Palestina di 2000 anni fa, poco prima della nascita di Gesù.

il primo natale redcapes

Fin dai loro primi film ad oggi sono riusciti con ogni loro film a convincere il pubblico, premiandoli ogni volta con incassi molto importanti e con critiche sempre più che positive. Certo, i loro film hanno avuto sia degli alti come il loro ultimo (L’ora legale), sia dei bassi come i loro 2 precedenti (Anche se é amore non si vede e Andiamo a quel paese). Qui invece fanno un passo in avanti rispetto alle loro solite commediole, si spingono oltre facendo un lavoro sufficentemente interessante, che ricostruendo le zone della nascita di Gesù come Betlemme lavorando moltissimo sui costumi e sulle scenografie che sono sicuramente tra i punti forti di questo film, che oltre a voler far ridere – e in alcuni momenti ci riesce pienamente – vuole anche raccontarci una diversa versione di una storia (come ha fatto Tarantino con Bastardi senza Gloria e C’era una volta a Hollywood).

Ficarra e Picone non avevano mai fatto un film a Natale, soprattutto sul Natale, e ovviamente questa cosa lo rende un po’ più debole visto che in molte cose assomiglia a progetti già visti altre volte, ovviamente poi l’inizio non può che non partire con Let it Snow. La cosa interessante è che questa canzone viene contrapposta ad immagini riprese da servizi di vari telegiornali dove scorrono immagini di immigrati, c’è un sottile messaggio in vari momenti del film sul tema dell’immigrazione, pur non eccessivamente accentuato, il che rende il film più leggero di quanto sarebbe stato con un messaggio più forte di fondo. Il viaggio nel tempo che li porta dal 2019 all’anno 0 era la cosa che più di tutte poteva risultare già vista, essendo un tema veramente tanto sfruttato soprattutto negli ultimi anni (anche dallo stesso Guaglianone lo stesso anno con Non ci resta che il crimine) ed è probabilmente la cosa riuscita peggio in tutto film, è veramente troppo simile al film di Massimiliano Bruno sovracitato e non viene minimamente spiegato il perché come nell’altro film del perché di quel passaggio temporale, questo rende la trama (pur essendo un piccolo dettaglio) meno immersiva.

Per le commedie come Il Primo Natale possiamo dire che la regia non è mai stata importante, infatti nei film del duo non si trova una grande prova visiva, ma solo magari qualche inquadratura riuscita abbastanza bene. Qui non è da meno, è un lavoro veramente basilare, anche se qualche ben momento c’è e questi sono anche dovuti alla mano esperta di Daniele Ciprì che, dopo aver lavorato a Il Primo Re, La paranza dei bambini, Croce e Delizia e Io, Leonardo solamente quest’anno, torna anche in questa produzione portando con se le sue ottime doti fotografiche componendo diverse davvero belle inquadrature, alcune rese molto bene grazie all’aiuto degli effetti speciali, una tra tutte una scena dove c’è una nave che attraversa un mare particolarmente mosso, una scena che presa singolarmente potrebbe ricordare quella di un qualunque blockbuster americano: il film infatti é costato tantissimo per gli standard italiani, sugli 11 milioni di €. Pensate che Il Primo Re ne è costati 10 e che Freaks Out di Gabriele Mainetti invece 12, una cifra incredibile, specie per una commedia.

Due cose particolarmente non riuscite e fastidiose sono: le musiche, che sembrano fatte completamente a caso e fuori dai tempi cinematografici, e il ridoppiaggio sugli attori. Alla conferenza hanno fatto notare che hanno voluto prendere anche dei volti del posto dove hanno girato, ovvero il Marocco, e ci sono moltissime di queste comparse forse troppo inesperte e dei lavori di adattamento al labiale fuori luogo, avrebbero dovuto davvero impiegare più attenzione in tutto ciò. In sostanza Il Primo Natale di Ficarra e Picone è una commedia più che apprezzabile, con parecchi momenti dove si può anche ridere e con qualche punto anche ben fatto a livello tecnico. Loro due poi come al solito hanno sempre una bella chimica che li porta ad avere dialoghi e situazioni abbastanza piacevoli, menzione speciale anche a Massimo Popolozio che nella parte di Erode è ben calato e ben caratterizzato (per quel che si può chiedere a una commedia natalizia italiana).

RASSEGNA PANORAMICA
Il Primo Natale
7
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Ho 23 anni, vivo a Perugia e studio a Roma. Dirigo, scrivo e produco cortometraggi per la Nostalghia Prod., società di produzione da me creata e diretta. Ho all' attivo 16 cortometraggi diretti da me, oltre che altri 16 solamente prodotti. Scrivo e collaboro per RedCapes.it da Gennaio 2019.
il-primo-natale-di-e-con-ficarra-e-picone-recensioneIl Primo Natale di Ficarra e Picone è una commedia più che apprezzabile, con parecchi momenti dove si può anche ridere e con qualche punto anche ben fatto a livello tecnico. Loro due poi come al solito hanno sempre una bella chimica che li porta ad avere dialoghi e situazioni abbastanza piacevoli

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