Debutta oggi su Prime Video la sesta puntata di “Il Signore degli Anelli – Gli Anelli del Potere“ intitolata “Udûn“. Sarà riuscita questa nuova puntata a confermare le impressioni positive dei primi episodi? Scopritelo nella nostra recensione.

[ATTENZIONE: LA SEGUENTE RECENSIONE CONTIENE SPOILER RELATIVI AI PRIMI CINQUE EPISODI DI GLI ANELLI DEL POTERE]

Siamo ormai quasi giunti al momento in cui da Númenor, l’armata concessa da Miriel (Cynthia Addai-Robinson) con a capo Galadriel (Morfydd Clark) insieme al compare Lord Halbrand (Charlie Vickers) e il Capitano Elendil (Lloyd Owen) è in procinto di partire, quando un’attentato alla spedizione porterà gravi conseguenze. In un clima di sospetto Isildur (Maxim Baldry), riesce ad entrare nella compagnia e così tutto è pronto per raggiungere la terra di mezzo e combattere Sauron. Nel mentre nella terra di mezzo, Nori e Poppy scoprono che lo Straniero (Daniel Weyman) possiede dei poteri magici, che aiuteranno gli antenati degli Hobbit a scappare da un branco di lupi, ennesimo segnale che il male sta corrompendo le terre del sud. Sempre nelle terre del sud, Adar (Joseph Mawle) continua la sua marcia con la sua armata di orchi verso l’ultima roccaforte umana, difesa solamente da Arondir (Ismael Cruz Cordova) mentre viene a sapere che Theo sta nascondendo da mesi l’arma che serve agli orchi per sovvertire le sorti della battaglia. Come se la situazione non fosse abbastanza pericolosa, la scoperta che il leggendario mithril si trova sotto la terra che i nani stanno scavando, porterà Elrond (Robert Aramayo) e Durin (Owain Arthur) ad un confronto sentito, che viene osservato da lontano e con apprensione da Gil-Galad (Benjamin Walker).

Parlare di queste puntate senza evitare spoiler almeno sulla puntata corrente è sempre molto difficile, questa settimana in particolare. Infatti, se la qualità di un prodotto come Gli Anelli del Potere non è mai stata messa in dubbio, quello che più spesso è stato dibattuto è il suo posizionarsi nel mondo di Tolkien e come si arriverà dalle Terre del Sud a Mordor, un elemento che è al centro della serie tanto quanto gli anelli che le danno il nome. Chiaramente raccontare la seconda era attraverso sprazzi ed indizi lasciati dalle appendici dei libri non è un impresa semplice, inserire la serie in un semplice corollario di serie fantasy ad alto budget è però altrettanto sbagliato, proprio in virtù di queste ultime puntate, sopratutto la quinta e la sesta che dimostrano ulteriormente in che direzioni vuole andare la serie di Prime Video e come questa si possa inserire in un canone di per sé molto complesso, con alcune scelte che hanno fatto inalberare i fan più attenti ed altre che invece sembrano più convincenti. Certamente anche questa sesta puntata non è esente da difetti, come l’intera serie di fatto, ma la costruzione della storia e anche come tutte le varie trame si incrociano o si incroceranno per ora è naturale, mancano ancora degli elementi che potrebbero intaccare questa struttura, come il viaggio di Nori e Poppi ed i loro inseguitori, ma per ora la serie non sbaglia un colpo ed anzi si inserisce in una piccola schiera di opere televisive ad alto budget che sicuramente faranno parlare per anni.

Gli Anelli del Potere con questa sesta puntata conferma nuovamente di essere capace di creare una tensione ascendente perfetta, ma anche deliberatamente giocare con questa stessa tecnica e creare uno dei momenti televisivi più alti di questa stagione, al apri della vista di Numenor. L’accelerata della scorsa puntata ha dato modo finalmente ad Adar ed al suo esercito di splendere ancora di più mettendo in secondo piano i buoni che però hanno avuto il loro momento di splendere nelle prime cinque puntate. L’aria di battaglia lascia spazio ad una situazione infuocata, con anche molte coreografie interessanti e che dimostra ulteriormente l’ambiziosità del progetto. Ogni dettaglio di questa puntata sembra uscito direttamente da un film, il mondo che orchi, elfi ed umani coabitano non è più una visione inconciliabile e lontana nel tempo della terza era, ma una visione che ormai ci fa ben capire che ci troviamo davvero nella terra di mezzo, con sempre più numerosi luoghi classici che si instradano per diventare i classici luoghi dell’epopea di JRR Tolkien e Peter Jackson. Anche questa puntata pone dei dubbi e dei possibili problemi che mettono la serie in una situazione di disallineamento con il materiale originale, ma ancora di più la capacità degli sceneggiatori di avventurarsi nel mondo di Tolkien con una serie tv con le limitazioni di cui già abbiamo discusso qua si esprime ancora di più consegnando una puntata davvero incredibile e che gioca ulteriormente con i topos della tipica storia d’avventura e persino il finale fa respirare un’aria di grandezza e scopo mai vista in una serie tv e che allo stesso tempo fa attendere la settimana successiva.


I primi 6 episodio de Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere sono ora disponibili su Prime Video. Di seguito il trailer ufficiale:

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