Disponibile su Prime Video l’ultima puntata di Il Signore degli Anelli – Gli Anelli del Potere, intitolata L’Amalgama. Sarà riuscita questa conclusione a soddisfare ed essere coerente con quella che è stata la prima stagione? Scopriamolo con un nuovo appuntamento delle nostre recensioni settimanali, in particolare questa ultima puntata regala tanti momenti interessanti, che preannunciano una seconda stagione coi fiocchi.

[ATTENZIONE: LA SEGUENTE RECENSIONE CONTIENE SPOILER RELATIVI AI PRIMI SETTE EPISODI DI GLI ANELLI DEL POTERE]

La battaglia delle terre del sud ha avuto risvolti parecchio inaspettati, Adar (Joseph Mawle) ed i suoi orchi ora hanno una casa in cui dimorare: Mordor; mentre le armate di Numenor ed i sopravvissuti della battaglia si ritirano verso luoghi più sicuri e si preparano a ripartire per l’isola. Galadriel (Morfydd Clark) e Halbrand (Charlie Vickers) sono invece diretti verso le terre degli elfi per guarire le ferite dell’uomo. Intanto, gli effetti dell’eruzione dell’Orodruin si sentono anche sui Brandipiede, che si trovano in una desolata landa e non la terra che il loro pellegrinaggio avrebbe dovuto riservargli. Lo Straniero (Daniel Weyman) cercherà senza successo apparente di guarire la landa, che lo porterà ad allontanarsi dalla carovana. Questa situazione porterà i Brandipiede ad allontanare lo straniero, senza rendersi conto che questo li avrebbe avvicinati ad un pericolo ben diverso da uno straniero; infatti, con l’allontanamento del misterioso uomo fa la comparsa il trio di servi di Sauron che già precedentemente era sulle tracce della carovana. A peggiorare la situazione, re Durin III rifiuta l’aiuto dei nani a Elrond (Robert Aramayo), sarà Durin IV (Owain Arthur) a cercare di aiutare l’amico a salvare la sua razza, perdendo la sua regalità.

JD Payne e Patrick McKay, pur con i limiti dati dal materiale a cui possono ispirarsi, riescono con le ultime due puntate della serie a completare una parte dell’affresco che è la Seconda Era della Terra di Mezzo. La prima stagione si conclude riuscendo a rispondere la maggior parte delle domande, costruendo sugli indizi che erano stati lasciati durante l’arco delle otto puntate, senza cercare maniere convolute per far tornare tutto o sorprendere gli spettatori in maniera forzata come avviene per la maggior parte dei prodotti serializzati.

Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del PotereWayne Che Yip dirige questa ultima puntata che per lo più chiude trame e sottotrame, ma costruisce anche elementi da sfruttare per le prossime stagioni. Yip, che ormai è un residente fisso dietro la cabina di regia della serie, dimostra di sapersi giocare al meglio qualsiasi personaggio, anche l’attore più scarso riesce comunque ad avere il suo momento di brillantezza in questa puntata grazie ad una parte tecnica di livello ed anche un comparto di effetti speciali e visivi incredibili, che mostrano tutta la potenza del materiale originale strizzando l’occhio al cinema e al mondo fantastico realizzato da Tolkien. Allo stesso modo, la simbologia del Signore degli Anelli (almeno della versione di Jackson) si ritrova in scene e momenti iconici lungo tutta la stagione ma che in questa puntata ancora di più ci danno un assaggio delle possibilità che un budget del genere riesce a mettere in un prodotto che sulla carta sarebbe semplicemente diventato il “La Ruota del tempo” 2.0.
Gli Anelli del potere conclude la prima stagione con una puntata molto lunga, quasi 70 minuti di episodio, il più lungo insieme ai primi due episodi e ne ha ben donde di esserlo dato tutto quello che doveva raccontare. Stranamente però la durata non inficia la qualità finale, vi erano un sacco di trame da chiudere in questa puntata e anche altre da aprirne in attesa della seconda stagione, attesa tra almeno due anni. La serie realizzata per Prime Video da J.D. Payne e Patrick McKay fa una cosa più tipica dei prodotti gialli che si basano su un mistero che nei fantasy, seppur tipico ormai di molte opere contemporanee, ossia raccolgono in una sola puntata vari istanti che danno modo di rivedere alla luce delle nuove informazioni indizi e congetture.

Indizi e congetture che già da molte settimane puntavano il dito verso certi risvolti, che di fatto confermano la cura con cui la serie sia stata creata, nessuna rivelazione scioccante dal punto di vista narrativo, ma una lenta costruzione ed un confronto insperato e magnifico visivamente. Pur con tutti i suoi limiti narrativi per lo più, la prima stagione lascia decisamente un bel ricordo nella mente degli spettatori che di fatto si trovano ora in un momento centrale della storia della Terra di Mezzo e che si preannuncia davvero esplosivo. Non possiamo considerare questa prima stagione quanto una stagione di transizione, perché sarebbe sbagliato dato che di cose ne sono successe, ma solo una piccola parte di un affresco già proiettato in avanti nel tempo. Proprio in questo senso alcune trame lasciano un attimo il tempo che trovano e quindi per certi versi portano il prodotto a critiche facili. Ora non resta che attendere e sperare che la stessa attenzione posta alla prima stagione venga data alla seconda, magari con una certa attenzione maggiore alla costruzione della narrazione, in alcuni frangenti forse troppo frammentata e poco lungimirante dal punto di vista temporale.


Il Signore degli Anelli – Gli Anelli del Potere è completamente disponibile con i suoi otto episodi su Amazon Prime Video.

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