Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere – I produtori rispondono alle polemiche sull’aspetto degli elfi

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Come sappiamo, nelle scorse ore sono state rilasciate le prime immagini ufficiali di Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, l’attesissima e colossale serie prodotta da Amazon Studios basata sulla seminale opera di J.R.R. Tolkien.

In queste possiamo vedere alcuni dei personaggi che saranno al centro della trama, tra cui le giovani versioni di due celebri personaggi già apparsi nella trilogia cinematografica quali Galadriel e Elrond, interpretati rispettivamente da Morfydd Clark e Robert Aramayo. Insieme a questi, sono stati mostrati inoltre alcuni personaggi completamente nuovi creati ex-novo per la serie come gli umani Halbrand e Bronwyn, l’elfo silvano Arondir e la principessa nanica Disa, intepretati a loro volta da Charlie Vickers, Nazanin Boniadi, Ismael Cruz Córdova, e Sophia Nomvete.

Dopo il rilascio delle suddette immagini sono tuttavia seguite delle forti polemiche sui social. Al centro delle rimostranze portate da una frangia di fan vi sarebbero l’atmosfera generale della produzione – con alcuni scorci delle scenografie definiti fin troppo moderni – e l’aspetto di alcuni personaggi. In particolare l’aspetto dell’elfo Arondir, interpretato dall’attore portoricano Ismael Cruz Córdova, e quello della principessa nanica Disa, interpretata dall’attrice brittanica di origini sudafricane Sophia Nomvete sarebbero finiti al centro delle critiche. La risposta di Amazon Studios non si è fatta attendere, ed è arrivata per bocca della produttrice Lindsey Weber nel corso di un’intervista per Vanity Fair:

Ci è sembrato naturale che un adattamento dell’opera di J.R.R. Tolkien riflettesse l’aspetto del mondo. Tolkien è per tutti. Le sue storie sono su razze inventate che danno il loro meglio quando lasciano l’isolamento delle loro culture e uniscono le forze.”

Alle parole della Weber hanno poi fatto eco quelle di Mariana Rios Maldonado, importante studiosa delle opere di Tolkien, che ha aggiunto:

Chi sono queste persone che si sentono così minacciate o disgustate dall’idea che un elfo possa essere nero, latino o asiatico?

Come sempre, ogni considerazione sulla bontà o meno delle scelte di casting sottostarà all’interpretazione ed alla rappresentazione portata dagli attori sullo schermo. Per farsi un’idea più precisa delle atmosfere della serie e per vedere per la prima volta i personaggi in azione non ci resta che attendere il debutto del primo trailer ufficiale previsto questa domenica in occasione del SuperBowl.

Lo sviluppo della mastodontica serie è iniziato nel 2017. Nel novembre dello stesso anno, Amazon ha acquistato i diritti televisivi dell’opera per una cifra vicina ai 250 milioni di dollari. In seguito lo studio si è impegnato per la produzione di cinque stagioni dello show per un costo stimato di circa 1 miliardo di dollari, cifra che se confermata la renderebbe la serie più costosa mai prodotta. La produzione della prima stagione è poi iniziata ad Auckland nel febbraio del 2020, ma è stata messa in attesa per mesi a causa della pandemia di Covid-19.

La serie precederà di vari millenni gli eventi narrati nei romanzi de Il Signore degli Anelli di J.R.R. Tolkien, che si svolgono nella cosiddetta Terza Era della Terra di Mezzo. Il setting temporale sarà infatti quello della Seconda Era della Terra di Mezzo, la quale terminò ufficialmente con la prima sconfitta di Sauron, avvenuta per mano dell’Ultima Alleanza tra gli Elfi e gli Uomini. Nella serie vedremo location familiari come le Montagne Nebbiose, ma saranno anche mostrati luoghi iconici della mitologia tolkeniana come il regno elfico di Lindon e la leggendaria isola di Númenor. Potete leggere qui si seguito sinossi ufficiale della serie, la quale recita:

La nuova serie di Amazon Studios porta sullo schermo per la prima volta le eroiche leggende della mitica Seconda Era della storia della Terra-di-Mezzo. Questo epico dramma è ambientato migliaia di anni prima degli eventi de Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli di J.R.R. Tolkien, e riporterà gli spettatori in un’era nella quale vennero forgiati grandi poteri, regni raggiunsero la gloria e caddero in rovina, improbabili eroi vennero messi alla prova, la speranza era appesa al più sottile dei fili, e il più grande villain che sia mai scaturito dalla penna di Tolkien minacciò di avvolgere tutto il mondo nell’oscurità.

Cominciando in un’epoca di relativa pace, la serie segue un cast corale di personaggi, sia nuovi che familiari, verso il confronto con il ritorno a lungo temuto del male nella Terra di Mezzo. Dalle oscure profondità delle Montagne Nebbiose, alle maestose foreste della capitale degli elfi di Lindon, all’isola mozzafiato del regno di Númenor, ai confini più remoti della mappa, questi regni e questi personaggi lasceranno delle eredità che sopravviveranno a lungo dopo la loro scomparsa.

Gli showrunner della serie saranno J.D. Payne e Patrick McKay, che figureranno inoltre come produttori esecutivi a fianco di J.A. Bayona – regista dei primi due episodi della serie – Belén Atienza, Lindsey Weber, Bruce Richmond, Callum Greene, Gennifer Hutchison, Jason Cahill, Justin Doble e Sharon Tal Yguado e Wayne Che Yip. Christopher Newman sarà invece produttore associato, e tra i registi degli episodi è stata inoltre coinvolta Charlotte Brändström.

Il cast annunciato ad inizio hanno comprende Robert Aramayo, Owain Arthur, Nazanin Boniadi, Tom Budge, Morfydd Clark, Ismael Cruz Córdova, Ema Horvath, Markella Kavenagh, Joseph Mawle, Tyroe Muhafidin, Sophia Nomvete, Megan Richards, Dylan Smith, Charlie Vickers, e Daniel Weyman. A loro si sono invece uniti nelle ultime settimane Cynthia Addai-Robinson, Maxim Baldry, Ian Blackburn, Kip Chapman, Anthony Crum, Maxine Cunliffe, Trystan Gravelle, Sir Lenny Henry, Thusitha Jayasundera, Fabian McCallum, Simon Merrells, Geoff Morrell, Peter Mullan, Lloyd Owen, Augustus Prew, Peter Tait, Alex Tarrant, Leon Wadham, Benjamin Walker e Sara Zwangobani.

La serie de Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere sviluppata da Amazon Studios è attesa per il 2 settembre 2022 in tutto il mondo su Amazon Prime Video.

Fonte: VanityFair

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