Lo sceneggiatore / disegnatore Jeff Lemire ha elaborato la sua posizione contro Comicsgate, un movimento i cui membri generalmente si oppongono a ciò che considerano la “diversificazione forzata” dei fumetti tradizionali. La loro crociata ha spesso avuto come risultato il targeting online di creatori fumetti donne, appartenenti alla comunità LGBT e minoranze etniche e quelli soprannominati “guerrieri della giustizia sociale”, con il pretesto di fare critiche.
Conosciuto per aver lavorato sui titoli più disparati da Essex County e Sweet Tooth a Old Man Logan e Descender, Lemire si è unito all’apprezzato artista Bill Sienkiewicz e altri la scorsa settimana nel respingere i “Comicsgaters” in seguito alle molestie online dirette a Marsha Cooke, moglie del defunto fumettista Darwyn Cooke.
“Comicsgate è basato sulla paura, l’intolleranza, il bigottismo e la rabbia”, ha commentato Lemire il 22 agosto.“I creatori di fumetti emergenti oggi sono troppo talentuosi, troppo intelligenti e troppo rumorosi per essere battuti da queste persone deboli. È tempo che tutti iniziamo a difenderci l’un l’altro “.
Il vincitore del premio Eisner ha elaborato venerdì in un post sul blog, in cui ha esortato altri creatori di fumetti a prendere posizione in pubblico contro la campagna di molestie mirate.
“Speravo che più creatori che, come me, hanno avuto il privilegio di creare fumetti liberi da questo tipo di abuso e scrutinio, perché uomini e bianchi, si sarebbero uniti a me per denunciare Comicsgate”, ha scritto. “So che molti di voi si sentono come me. Ho notato che molti creativi famosi e significativi hanno apprezzato il mio tweet. E questo è grandioso, ma non è abbastanza. Se non riusciamo a usare le nostre voci per difendere la prossima generazione di creatori di fumetti, editori e la prossima ondata di voci che manterrà il nostro mezzo vivo e vitale, allora qual è il motivo di averli?
“Ora è il momento di difendere i creatori di fumetti femminili”, ha continuato Lemire. “Ora è il momento di difendere i creatori di fumetti transessuali. Ora è il momento di difendere i creatori di colori e di tutti gli orientamenti sessuali, razze e religioni. Se non lo facciamo, non meritiamo di continuare a fare fumetti da soli “.
