Tra i numerosi film che hanno ritardato la propria uscita in sala o i cui produttori hanno optato direttamente per la distribuzione attraverso le varie piattaforme di streaming, tra questi troviamo La Guerra di Domani (The Tomorrow War), originariamente previsto per l’uscita in sala per il dicembre 2020 e rimandato al 2 luglio dell’anno seguente su Amazon Prime Video.

In La guerra di domani (The Tomorrow War), il mondo rimane sotto shock quando un gruppo di viaggiatori nel tempo arriva dal 2051 per portare un messaggio urgente: di lì a trent’anni la razza umana sarà sul punto di perdere una guerra globale contro una letale specie aliena. L’unica speranza per sopravvivere è che soldati e civili del presente vengano trasportati nel futuro e si uniscano alla battaglia. Tra le reclute c’è l’insegnante di liceo e padre di famiglia Dan Forester (Pratt). Determinato a salvare il mondo per la sua giovane figlia, Dan si unisce a una brillante scienziata (Yvonne Strahovski) e al padre, da cui si era allontanato (J.K. Simmons), nella disperata impresa di riscrivere il destino del pianeta.

La pellicola, diretta da Chris McKay, già regista di Lego Batman – Il film, si presenta negli stilemi più classici dell’action fantascientifico; nel dicembre 2022 l’umanità viene sconvolta da uno scioccante annuncio: in diretta mondiale dei soldati provenienti dall’anno 2051 sono testimoni di una sanguinosa guerra in procinto di porre fine alla razza umana, così è stata presa la decisione di tornare indietro nel tempo per reclutare gli umani del passato e portarli nel futuro per combattere i mostruosi Whitespike.

Protagonista della vicenda è l’ex militare, ora insegnante di biologia, Dan Forester (Chris Pratt), un uomo in difficoltà economiche e con un difficile rapporto con il padre (J.K. Simmons), che viene selezionato come idoneo al servizio militare nel futuro dopo che un elevato numero di coscritti non è sopravvissuto al viaggio nel tempo a causa dei conseguenti paradossi.

Ciò che salta subito all’occhio al termine della visione della pellicola è la netta divisione operata tra i due atti principali, sia visiva che tematica: nella prima parte della pellicola assistiamo a scene d’azione nude e crude, accompagnate da una fotografia che abbonda di colori caldi, a simboleggiare la foga della battaglia contro le creature. La sceneggiatura viene praticamente ridotta all’osso per garantire allo spettatore soluzioni visive da videogioco che ricordano per la precisione opere come Resistance e Gears of War.

Nulla di innovativo, appunto: regia ordinaria da film d’azione senza spunti particolari, salvo qualche inquadratura interessante, e sceneggiatura, come detto, risicata nei dialoghi per dare maggior spazio all’azione, sfortunatamente, però, presentando anche qualche buco logico nella struttura del viaggio nel tempo, che dovrebbe essere l’architettura portante della narrazione. Le cose migliorano leggermente nella seconda parte della pellicola: da Miami ci spostiamo in Russia, il che comporta un cambiamento radicale nei colori, diventati freddi e meno luminosi; la regia e la narrazione assumono toni carpenteriani e assistiamo a una minima evoluzione di alcuni dei personaggi secondari, sfortunatamente non sufficiente, però, a caratterizzarli oltre il rango di macchiette, fatta eccezione per il personaggio interpretato da Yvonne Strahovski.

Questo secondo atto resta comunque di gran lunga più godibile rispetto al primo, che non sembra andare oltre una sequela di esplosioni e di pura azione, benché la presentazione visiva del primo incontro con gli Whitespike sia d’effetto per l’orrore che incutono le creature. Nel complesso della pellicola, comunque, è senz’altro da ritenere lodevole il sottotesto ecologista che permea il film: si fa spesso riferimento alla parte che gli abitanti del presente (cioè gli stessi spettatori) possono fare per la salvezza del pianeta e della razza umana, unite alle sottili denunce che vengono lanciate a proposito dello scioglimento dei ghiacciai, che potrebbe causare danni irreparabili all’ecosistema, ovviamente con conseguenze diverse da quelle riportate nella pellicola.

L’altro tema principale di La Guerra di Domani è il mutevole rapporto padre-figlio, che vede centrale il personaggio interpretato da Chris Pratt in un doppio ruolo: padre di una brillante e geniale bambina (Ryan Kiera Armstrong) e figlio di un uomo schivo e burbero, interpretato dal grande J.K. Simmons, che si rende protagonista, come al solito, di una grande interpretazione pur avendo assegnata una parte minuscola, capace però, nel suo limitatissimo screen time, di rubare la scena anche ad un imbolsito Chris Pratt, lontano dalla poliedricità a cui siamo abituati a vederlo.

La Guerra di Domani è dunque un film dalla doppia anima: Dietro la banale apparenza di un action fantascientifico come tanti, senza infamia e senza lode quindi, troviamo un sottotesto ecologista di fondamentale importanza e degli emozionanti rapporti interpersonali. Niente di troppo impegnato, ma La guerra di domani resta un film buono per una serata tra amici o per chi voglia godersi un action à la Independence Day senza troppe pretese, bypassando anche i sottotesti e le analisi interne.


La Guerra di Domani sarà disponibile su Amazon Prime Video da venerdì 2 Luglio. Di seguito il trailer del film:

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