Il Torino Film Festival non é sicuramente famoso per avere una quantità di titoli importanti, come ad ad esempio i più rinomati Festival di Venezia o Cannes, ma a volte ci si trova di fronte a titoli importanti e di grande richiamo: ne è un ottimo esempio questo L’inganno perfetto, il nuovo film di Bill Condon che uscirà in italia il prossimo 5 dicembre, distribuito dalla Warner Bros.
La pellicola del regista statunitense è l’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Nicholas Searle, che mescola insieme il thriller e il dramma, e porta in scena due attori importantissimi, intenti per la prima volta a duettare insieme sul grande schermo, ovvero Ian Mckellen e Helen Mirren.
La trama del film ruota attorno al genio della truffa Roy Courtnay, con il truffatore che non riesce a credere alla propria fortuna quando incontra online la benestante vedova Betty McLeish.
Mentre Betty gli apre le porte di casa e della sua vita, Roy rimane sorpreso scoprendosi affezionato alla donna: quella che sarebbe dovuta essere una truffa veloce e rapida si trasforma in un percorso da funambolo.
Bill Condon, dopo aver lavorato a blockbuster come La Bella e la Bestia e gli ultimi due capitoli della saga di Twilight, oltre ad aver diretto proprio McKellen in Mr.Holmes, con questa pellicola firma la sua quarta collaborazione (di cui terza consecutiva) proprio con l’attore inglese famoso ai più per i ruoli di Gandalf e Magneto. Il regista torna a lavorare ad un film che rientra maggiormente nelle sue corde registiche, essendo una pellicola dal sapore quasi teatrale per spunto e fattura, tra l’altro decisamente diverso da quanto ci si potesse aspettare dopo aver visto i trailer.
Se il trailer lo dipingeva infatti come un thriller molto teso, in realtà il risultato finale è tutt’altro, perché L’inganno perfetto, pur avendo molti colpi di scena soprattutto nella parte finale, ha uno schema molto drammatico, e più ci si avvicina al finale più i nodi vengono al pettine, ma questi nodi non sono affatto quelli che possono sembrare.
Tutta la durata della pellicola è incentrata sui due protagonisti e sulle loro fantastiche interpretazioni: McKellen e Mirren, infatti, riescono a portare in scene due persone anziane caratterizzate in maniera ottima, con una performance convincente, e visto il calibro dei due attori era lecito aspettarselo, dal primo all’ultimo minuto. L’ottima caratterizzazione viene fornita anche grazie alla sceneggiatura fine e ricca di dettagli, con una predominanza di dialoghi; sono infatti pochi i momenti di silenzio puro in tutta la durata del film. Sicuramente non tutto funziona al massimo, ci sono forse dei momenti troppo dilatanti e alcuni che sanno di già visto, e forse pure le motivazioni di alcune soluzioni narrative potevano essere rese meglio. E’ fantastica però la scena dei due che, al secondo appuntamento, si recano a vedere Bastardi senza Gloria di Quentin Tarantino e, uscendo dalla sala, parlano dei giovani e del fatto che potrebbero scambiare il fatto raccontato nel film per la verità.
Il comparto tecnico è di assoluto livello, mostrando la grande capacità dietro la macchina da presa di Condon, che grazie ad una fotografia ottima, ad una colonna sonora di livello e ad un montaggio pressoché impeccabile riesce a confezionare un prodotto decisamente di valore.
L’inganno perfetto si dimostra dunque una pellicola che, a partire dalla regia fino ad arrivare all’ottima performance del duo di protagonisti, si farà apprezzare sia dagli amanti del thriller che da chi cerca un film dai toni a volte drammatici. Il film poggia quasi interamente sullo strepitoso duo di protagonisti che potrebbero, nonostante l’agguerrita concorrenza di quest’anno, nutrire speranze per una nomination agli Oscar.
