Netflix – Disponibili i primi sette film dello Studio Ghibli

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Studio Ghibli

Come ormai risaputo, da oggi inizia lo “sbarco” dei film dello Studio Ghibli su Netflix: dopo l’annuncio di alcune settimane fa, la piattaforma di streaming ha infatti iniziato ad allargare il proprio catalogo inserendo alcuni dei più celebri film dello studio che produce i film di Hayao Miyazaki (e non solo).

Con un post su Facebook, Netflix ha infatti ricordato quali saranno i primi sette film, disponibili da oggi: si comincia quindi con Il castello nel cielo, Il mio vicino Totoro, Kiki – Consegne a domicilio, Pioggia di ricordi, Porco Rosso, Si sente il mare, e I racconti di Terramare.

L’arrivo dei film dello Studio Ghibli su Netflix ha ovviamente riacceso tutte le polemiche legate alla figura dell’adattatore dei suddetti film, quel Gualtiero Cannarsi che ormai da anni divide il pubblico tra chi difende il suo approccio all’adattamento e alla traduzione e chi invece non riesce assolutamente a digerirlo, come testimonia il recente “caso Evangelion”, che ha portato Netflix a rimuovere la versione italiana e a mettere in cantiere una nuova traduzione.
Questa dovrebbe essere la scaletta esatta di caricamento dei film sulla piattaforma.

A partire dal 1° Febbraio cominceranno ad arrivare i primi titoli:

  • Il castello nel cielo
  • Il mio vicino Totoro
  • Kiki – Consegne a domicilio
  • Pioggia di ricordi
  • Porco Rosso
  • Si sente il mare
  • I racconti di Terramare

Dal 1° Marzo 2029 saranno disponibili:

  • Nausicaä della valle del vento
  • La principessa Mononoke
  • I miei vicini Yamada
  • La città incantata
  • La ricompensa del gatto
  • Arrietty – Il mondo segreto sotto il pavimento
  • La Storia della Principessa Splendente

Infine dal 1° Aprile 2020 approderanno sulla piattaforma:

  • Pioggia di ricordi
  • Porco Rosso
  • Si Sente il Mare
  • Pom Poko
  • I sospiri del mio cuore
  • Il castello errante di Howl
  • I racconti di Terramare
  • Ponyo sulla scogliera
  • La collina dei papaveri
  • Si alza il vento
  • Quando C’era Marnie
Fonte: Facebook

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