Alice nella Città, sezione parallela della Festa del Cinema di Roma dedicata al cinema per ragazzi si apre con un film d’eccezione basato sul romanzo Premio Pulitzer del 2020 dell’autore già Premio Pulitzer per La Ferrovia Sotterranea di Colson Whitehead: Nickel Boys. Il film è diretto da RaMell Ross e vede tra gli interpreti principali Ethan Herisse, Brandon Wilson e Aunjanue Ellis-Taylor ed è prodotto dalla casa di produzione di Brad Pitt la Plan B, caratteristica non da sottovalutare quando si parla di campagna Oscar, visto che il film è perfettamente in linea con i gusti dell’Academy.
Ambientato nella Tallahassee degli anni 60, il romanzo racconta di Elwood Curtis, un giovane afroamericano condannato a scontare una pena detentiva nel riformatorio giovanile Nickel Academy, con l’accusa di aver guidato una macchina rubata. Alla Nickel, Elwood diventa amico del pessimista Jack Turner e tenta di scontare la propria pena senza incidenti, tuttavia le cose non andranno decisamente nel verso giusto.
Con un Premio Pulitzer nel 2017 per La Ferrovia Sotterranea – dal quale è stata tratta la bellissima serie televisiva omonima diretta da Barry Jenkins – e uno nel 2020 proprio con I Ragazzi della Nickel – romanzo pubblicato in Italia da Mondadori – Colson Whitehead si è già imposto nel panorama degli scrittori afroamericani più interessanti della sua generazione. Abile narratore delle vite degli afroamericani, Whitehead ha da sempre avuto un interesse particolare nel raccontare la condizione della sua gente in epoche passate e presenti degli Stati Uniti. Con I Ragazzi della Nickel lo scrittore drammatizza le vicende realmente accadute nella Arthur G. Dozier School for Boys di Marianna, in Florida, un istituto di correzione giovanile chiuso solo nel 2011. Chiusura avvenuta dopo la scoperta da parte di scienziati – attraverso rilevamenti sul terreno circostante la scuola – di corpi sepolti, sinonimo di violenze e soprusi perpetrati negli anni proprio nell’istituto. Nickel Boys di RaMell Ross, partendo proprio dal romanzo di Whitehead, reinterpreta la vicenda costruendo un film pregno di forza dove ciò che rende vulnerabili di fronte alla violenza umana è il punto in cui ci si posiziona per osservarla.
Pellicola interamente girata dal punto di vista dei due personaggi che si alternano durante lo scorrere del minutaggio, Nickel Boys è un costante vestire i panni di due ragazzi che si conoscono nel momento peggiore della loro vita creando un legame che diventerà obbligatoriamente indissolubile. La maestria dietro al film, che di certo punta ad emozionare, è proprio la volontà di far immergere lo spettatore nella vita non solo dei ragazzi protagonisti ma di sperimentare in prima persona le sensazioni che la Nickel Academy trasmette. Ed è per questo che si prende tutto il suo tempo per mettere in scena un dramma che pur non avendo un vero e proprio crescendo, riesce ad essere drammatico in ogni minuto. Con grazia, delicatezza e lentezza entra nel corpo e nelle vite dei ragazzi mostrando attimi di gioia, dramma, tristezza e paura di fronte all’impossibilità di fare qualcosa. Ed è così che se da un lato vengono mostrate le prime immagini della Luna riprese dall’uomo, simbolo di progresso e innovazione, dall’altra vengono mostrate – senza mai calcare la mano – le torture fisiche e psicologiche subite dai ragazzi della Nickel “solo perché neri” immergendo chi guarda nel continuo dialogo tra progresso e regresso.
Scelta stilistica peculiare quella di immedesimarsi nel punto di vista dei personaggi, che acquisirà un significato pieno in chiusura del film, quando seppur con delicatezza si raggiungerà il picco massimo di drammaticità. Il tutto perfettamente interpretato da due giovanissimi attori: Ethan Herisse e Brandon Wilson che durante la conferenza stampa del film hanno proprio espresso la difficolta di girare una pellicola con questa tecnica, ma hanno riconosciuto l’importanza di realizzare un prodotto con questo stile, che andasse dritto al punto, cercando far comprendere a 360 gradi le sensazioni e le emozioni dei protagonisti.
Nickel Boys è un film da tenere sott’occhio durante la prossima stagione dei premi. Prodotto dalla casa di produzione di Brad Pitt che da anni sceglie storie di impegno sociale da sottoporre all’Academy, è un racconto di formazione e dramma dove chi guarda ha il potere. La peculiare scelta registica del film è in realtà fondamentale per cercare di far immedesimare nella vicenda coloro che al cinema hanno il potere di sguardo: gli spettatori. Delicatamente interpretato, seppur con i suoi tempi e la sua lunghezza importante, Nickel Boys racconta una storia drammaticamente reale, seppur romanzata, senza calcare mai la mano su dettagli troppo violenti nonostante riesca appieno nel far comprendere la drammaticità di quanto non viene mostrato.
Nickel Boys arriverà prossimamente in Italia. Ecco il trailer del film: