Siamo nel 2020 e ormai manca meno di un mese all’uscita di No Time to Die, venticinquesimo film di 007 ed ultimo con protagonista Daniel Craig ed ora, con l’uscita del primo trailer e varie interviste, si potrebbe essere arrivati a scoprire l’identità del villain interpretato da Rami Malek.

Infatti, si è teorizzato a lungo, grazie al trailer e con le interviste rilasciate anche dall’attore, che Safin sia in realtà il Dr Julius No.

Ma chi è il Dr No? E’ il figlio illegittimo di un missionario tedesco e di una donna cinese di buona famiglia che, dopo aver tradito la famiglia criminale Tong ed essersi visto le mani amputate, è finito a lavorare per la Spectre. No è Ossessionato dalla ricerca di nuove tecnologie per le sue imprese criminali: il personaggio è apparso al cinema nel 1962 come primo antagonista di Bond, allora interpretato da Sean Connery. Originariamente nel film del ’62 era interpretato da Joseph Wiseman e non sopravviveva alla fine del suo piano criminale.

Ma cosa ci fa supporre che Malek interpreti proprio questo classico Bond Villain? Alcuni dettagli dal trailer e dalle interviste all’attore premio Oscar per esempio, ma vediamole insieme!


1: Il film parte in Jamaica, dove il film “Dr No” del ’62 era ambientato

Bond, dopo essere stato tradito da Madeleine Swann (Lea Seydoux), si è ritirato a vita privata in Jamaica ed è proprio dove lo vedremo all’inizio del film. La Jamaica è anche il luogo dove era ambientato il film “Dr No” de ’62, nel quale appariva il personaggio di 007 al cinema per la prima volta. Infatti, No aveva una base sull’isola di Crab Key, dove si era rintanato dopo aver tradito i Tong ed essersi unito alla Spectre. Nel trailer si vede anche una scena in un covo palesemente su un’isola, potrebbe dunque essere Crab Key?

2: Felix era parte della missione congiunta contro il Dr No nel film del ’62

Felix Leiter (Jeffrey Wright) fa ritorno nel franchise di 007 per questo film dopo Quantum of Solace, ma l’importante non è la sua presenza, quanto più che Felix, essendo un agente della CIA, chieda aiuto ad un ritirato comandante Bond in Jamaica, per rintracciare uno scienziato scomparso; magari perché, proprio visto l’ultima volta in quella zona, ciò porterebbe quindi al primo incontro con il Dr No e all’esplosione precedentemente menzionata; non sarebbe certo la prima volta che nei primi minuti di un film di 007 con Daniel Craig vi è un disastro. Inoltre, nel film del ’62, l’agente Leiter era parte della missione congiunta MI6-CIA per rintracciare il criminale Dr No.

3: M rivela che il Mondo si arma sempre più in fretta

Nel trailer M (Ralph Fiennes) rivela che il mondo si arma sempre più velocemente, senza che loro (l’MI6) o le agenzie di spionaggio riescano a stare al passo. Il Dr No è sempre stato interessato a scoprire e collaudare nuove tecnologie per le proprie imprese criminali, aiutato da un intelletto sviluppato e una fortuna rubata. Dunque potrebbe essere facilmente immaginabile che, in questa versione, lo scienziato scomparso sia proprio No, che in realtà non è scomparso ma è andato a nascondersi per dei conti in sospeso con qualche gruppo terroristico o organizzazione criminale e che ora sia tornato, pronto a riprendere la propria missione di conquista del mondo.

4: Torna Blofeld

Blofeld (Christoph Waltz) era stato uno dei segreti di pulcinella del quarto film di Daniel Craig come 007 ed in questo film fa ritorno come informatore per i servizi, ma potrebbe esserci molto di più sotto. Infatti, sappiamo che c’è un segreto ulteriore che lega Madeleine a Safin (Rami Malek) e se tanto ci da tanto, il ritorno di Safin ora e il coinvolgimento di Blofeld potrebbe voler dire che questa versione di No abbia collaborato con la Spectre, ma si sia nascosta dopo averli traditi e ora stia sfruttando lo smantellamento dell’organizzazione per recuperare uomini e tecnologie, magari sviluppate da lui stesso.

5: Nel trailer Bond esclama “La storia non è indulgente con chi gioca a fare dio”

Proprio questa frase ricorda molto la battuta di Sean Connery nel film del ’62 riferendosi a No, paragonandolo ad un pazzo conquistatore stile Napoleone che voleva giocare a fare Dio e che i manicomi sono pieni di gente come lui. Considerando quanto nel recente periodo gli sceneggiatori dei film di James Bond abbiano guardato al passato, ad esempio con Blofeld, non sarebbe strano che una citazione attribuibile al primo film del franchise sia un segno rivelatore di un altro mistero, più che una semplice citazione?

6: Il personaggio di Rami Malek possiede inoltre armi all’avanguardia

Il Dr No del film originale possedeva tecnologie ed armi all’avanguardia così come Safin: considerando il suo interesse a nuove tecnologie per la conquista del mondo e la descrizione di cui sopra, non ci si stupirebbe troppo di sapere che lui sia in realtà proprio No. Nel trailer vediamo inoltre varie tute hazmat e anche una raccolta di pericolosi giacimenti che potrebbero essere nucleari, un’altro grande interesse di No nel film del ’62.

7: Sempre il misterioso villain di Malek indossa un kimono nero

Nel film del ’62, No è ricordato per indossare un kimono di colore chiaro ed avere una stravagante casa piena di ninnoli. Seppur non vediamo molto del covo di Safin nel trailer, una cosa che vediamo è un kimono nero: potrebbe essere una coincidenza quindi che proprio il personaggio che più ricorda No in tutto il franchise moderno di 007 indossi un kimono? Probabilmente no.

8: In un’intervista Malek ha parlato del reinventare i classici personaggi di Bond per un nuovo pubblico

Malek in un’intervista parlando di come il ruolo di Freddie Mercury lo abbia aiutato nel portare su schermo il cattivo del nuovo film di Bond ha dichiarato il seguente:

“Se avessi dovuto andare là e fare una copia carbone di qualcuno, che divertimento ci sarebbe stato? Magari è una lezione che ho imparato da Mr Mercury. Se non è originale allora perché disturbarsi? Ho preso qualcosa da ogni mio personaggio preferito. Ma ho cercato di dare senso al personaggio, ma era allo stesso tempo disturbante e mi innervosiva. Volevo creare un personaggio di cui non si sapesse da che parte del mondo venisse.”

Una copia carbone? Quindi Malek, anche se non stesse interpretando il Dr No, avrebbe comunque un ruolo che viene direttamente dal passato del franchise di 007? Probabile a questo punto. In una più recente intervista Malek ha parlato con Esquire delle voci secondo cui lui sarebbe il Dr No.

“Ho sentito [le voci che lo vogliono come Dr No]. Sono io? Insomma, non trovate eccitante considerare tutto quello che nasce prima del rilascio del film? C’è un pò di Ian Fleming nel film.”

Ricordiamo che il Dr No è un classico villain letterario di Bond, che viene direttamente dai romanzi dell’autore, dunque non è nè una conferma nè una smentita, ma sarà da vedere. Comunque il personaggio di Safin non la conta giusta ai più e questo potrebbe già essere un grosso indizio. A proposito del personaggio di Safin, Daniel Craig ha commentato

“E’ un complesso uomo [Rami] ed interpreta un complesso personaggio [Safin], sarà fantastico da guardare.”

9: Il titolo Originale era Shatterhand

Certo, tutti i film hanno un titolo provvisorio, anche questo non era da meno, ma se Shatterhand fosse stato un indizio? Infatti, nel trailer vediamo che Safin porta sempre dei guanti, e quando si trova nella sua base, non gli vengono mai inquadrate le mani e proprio una caratteristica del Dr No è aver perso le mani per le sue macchinazioni. Non è detto che si scelga la strada di omaggiare il classico personaggio anche in questo modo, ma potrebbe già il titolo di lavorazione essere stato un forte indizio dell’identità di Safin. Nonostante nelle ultime immagini che abbiamo visto di Safin in “Director Cary Joji Fukunaga on No Time to Die” si possano intravedere le sue mani, ma ancora più dettagliatamente il kimono nero.

10: Il nuovo titolo “No Time to die”

Pensando alla teoria che vuole Safin essere in realtà il Dr Julius No, il titolo assume un nuovo significato e diventa un grande indizio a supporto della tesi. Quindi non vorrebbe significare che non è il momento di morire per Bond, ma essere bensì una minaccia che 007 fa al suo villain. Infatti, nei poster il “NO” inizialmente ha un’enfasi di primo impatto notevole, quasi come se solo quelle due lettere stiano ben distanziate dal resto della frase. La frase dunque effettiva potrebbe essere, “No, Time to Die!”, per indicare che è tempo per Safin/Julius No di morire.

Decisamente ci sono vari punti che suggeriscono la possibilità che Malek interpreti davvero il classico villain di Bond, ma potrebbe anche essere tutto un depistaggio: d’altronde sarebbe davvero incauto per i produttori tentare di nascondere l’identità del villain principale dell’ultimo film di Craig così come avevano fatto con Waltz in Spectre, che infatti era segnato come Franz Oberhauser e non come Ernst Stavro Blofeld, anche se poi si è rivelato essere proprio lui, il capo della Spectre. Sarebbe quanto meno interessante che il viaggio di James Bond interpretato da Daniel Craig si concludesse con il villain e le location che hanno segnato il debutto al cinema proprio di 007.

No Time To Die è atteso in Italia dal 9 Aprile.

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