“C’era una volta a Hollywood” di Quentin Tarantino ha appena superato i 100 milioni di dollari al botteghino domestico, diventando il primo film dell’estate non basato su un IP esistente a superare quel traguardo. Un successone, ma non senza polemiche.
La scena più discussa del film rimane quella con l’icona di Hollywood Bruce Lee, interpretato da Mike Moh. Egli è sul set della serie televisiva The Green Hornet, quando i suoi commenti arroganti fanno capolino dal personaggio stuntman di Brad Pitt, Cliff Booth. I due combattono; Lee picchia Cliff, poi questi lo lancia in una macchina. La lotta, a quel punto, passa essenzialmente in una situazione di stallo, in quanto viene interrotta da altri membri del cast presenti.
Alcuni telespettatori – e persino la figlia di Bruce Lee, Shannon – hanno obiettato alla scena, dicendo che è crudele con Lee, o assurdo che il personaggio di Brad Pitt potesse mai andare faccia a faccia con un artista marziale del calibro di Lee. Fino ad ora Tarantino è rimasto zitto sulla controversia dell’episodio, lasciando che il pubblico lo interpretasse nel modo che riteneva opportuno. Ma nella sua ultima tappa del tour stampa di Hollywood, ha fornito una risposta.
Per quanto riguarda la questione se Cliff Booth potesse battere Bruce Lee, Tarantino dice che:
Ha poi continuato a spiegare come ha visto quei due personaggi dal punto di vista del combattimento: Per quanto riguarda ciò che dice Bruce in quella scena, Tarantino difende la sua sceneggiatura insistendo sul fatto che non ha inventato molti dialoghi; ha “sentito [Lee] dire cose del genere, in tal senso”. Ha preso i commenti di Lee sul picchiare Muhammad Ali dal libro della moglie di Lee, Bruce Lee: The Man Only I Knew. “Lo ha assolutamente detto”, ha insistito Tarantino. Questi commenti non faranno esattamente nulla per sopprimere le critiche. Coloro che erano arrabbiati per la scena, non saranno soddisfatti delle osservazioni di Tarantino, e va bene. Il punto è: cogliere questo come un momento di finzione, perché l’intera pellicola parla di storia e finzione e del complesso rapporto tra le due. In un certo senso, la scena di lotta tra Cliff e Bruce Lee è quasi un preambolo essenziale per il finale di Once Upon a Time in Hollywood – perché stabilisce che in questo film possono ovviamente verificarsi eventi di fantasia tra momenti della storia che riconosciamo come reali. Di seguito, il video completo della conferenza in cui Tarantino fornisce le sue motivazioni in merito alla vicenda: Fonte: Screencrush