saldaPress ha portato in Italia la prima stagione di Outer Darkness, serie a fumetti di John Layman (Chew) e Afu Chan (Gli Immortali Iron Fist).

Jerome Rigg, è un ex membro del Servizio Galattico, diventato Capitano a pagamento per mercanti e alcune volte per lo stesso Servizio Galattico; quando l’Ammiraglio Siddartha incaricherà Rigg di recarsi oltre all’ultima postazione prima di raggiungere il punto oltre il conosciuto dello spazio. In questo luogo, dove tutte le paure e le magie sono ancora più potenti e sinistre, si cela anche l’unico modo di concludere la sanguinosa guerra che sta dilaniando la galassia.

La galassia di Outer Darkness non è una galassia qualsiasi, infatti, seppur siano avanzati tecnologicamente, sia il Servizio Galattico che i suoi nemici fanno ampio uso di una tecnologia mista a magia, proprio questa combinazione gli ha permesso di superare i limiti conosciuti della via Lattea e spingersi quasi a poter toccare quello che è una sorta di aldilà, ossia la destinazione segreta dove tutti i segreti della magia e della numismatica risiedono, l’oltre oscurità, destinazione proprio del gruppo di Rigg. La combinazione di tecnologia e magia non è una novità sono stati tanti i serial televisivi come Stargate SG1, Farscape e tanti altri ad usare questi elementi per imbastire una narrazione molto più stratificata e che giocasse quindi su più piani con l’immaginario collettivo di 2000 anni di storia e di storie. Non mancano tutti i topos della fantascienza come la rivalità tra due carismatici personaggi, che sono uno all’opposto dell’altro come Rigg e Alastor Satalis, ma anche l’irreprensibile controllore del servizio galattico come Sorema Siddartha e persino il mascalzone e intraprendente che è anche il protagonista, Jerome Rigg.

Layman prende da tutte le storie di fantascienza più e meno conosciute, come Alien, Prometheus, ma anche storie meno note e mischia sapientemente la claustrofobia delle navicelle spaziali con l’orrore dell’infestazione di entità sconosciute e anche l’eccessiva comicità sbroccata che già avevamo conosciuto in Chew per raccontare una storia che scorre bene nonostante non sia nulla di davvero originale. I disegni di Afu Chan rendono decisamente meglio nelle scene prettamente comiche riducendo l’effetto drammatico in alcuni momenti, ma non per questo risultano sgradevoli, bisogna solo abituarsi ad un tipo più orientale di disegno e character design, in una sorta di impero galattico molto debitore dell’Oriente e dell’India come impostazione delle strutture e stile delle navicelle spaziali.

John Layman dopo Chew decide di mischiare nuovamente dei generi, stavolta sono la fantascienza e il fantasy con tinte horror in una missione spaziale ricca di sfide ed esorcismi. I primi 12 numeri si dividono idealmente in due parti, la prima, che raccoglie i primi 6 numeri serve ad introdurre il lettore ad una galassia che è anche oltre che incredibilmente avanzata anche molto dedita all’uso di magia ed esorcismi per contrastare le principali minacce antichi Dei, Demoni o alieni incredibilmente potenti che usano quelle stesse armi e quelle magie per controllare la galassia. Nei successivi 6 numeri il lettore viene buttato in una storia di intrighi, azione e demoni assassini che mostrano tutto il potenziale della storia. Il fumetto però presenta un difetto non trascurabile, Afu Chan, infatti, seppur la storia prenda anche il lettore sopratutto se consumata di fila, ci vuole per adattarsi allo stile del disegnatore che se sugli Immortali Iron Fist aveva convinto qui non riesce a dare alla storia quella grande sensazione epica che vorrebbe, accentuando molto di più l’umorismo che le situazioni drammatiche.

RASSEGNA PANORAMICA
Outer Darkness Volume 1 e 2
7.0
Articolo precedenteLa Casa di Carta – Ecco perché il nome di Denver è da sempre Daniel Ramos
Articolo successivoLa polizia afferma che Ezra Miller non è sotto inchiesta per aver aggredito la fan
Sono Luca, fin da piccolo mi sono interessato ai fumetti e successivamente alle serie tv, quando mi è stata data la possibilità di parlare delle mie passioni mi sono ficcato in questo progetto. PS: Ryan Ottley mi ha chiamato Tyrion non ricordandosi il mio nome.
outer-darkness-volume-1-e-2-viaggio-oltre-il-conosciuto-recensioneJohn Layman dopo Chew decide di mischiare nuovamente dei generi, stavolta sono la fantascienza e il fantasy con tinte horror in una missione spaziale ricca di sfide ed esorcismi. I primi 12 numeri si dividono idealmente in due parti, la prima, che raccoglie i primi 6 numeri serve ad introdurre il lettore ad una galassia che è anche oltre che incredibilmente avanzata anche molto dedita all'uso di magia ed esorcismi per contrastare le principali minacce antichi Dei, Demoni o alieni incredibilmente potenti che usano quelle stesse armi e quelle magie per controllare la galassia. Nei successivi 6 numeri il lettore viene buttato in una storia di intrighi, azione e demoni assassini che mostrano tutto il potenziale della storia. Il fumetto però presenta un difetto non trascurabile, Afu Chan, infatti, seppur la storia prenda anche il lettore sopratutto se consumata di fila, ci vuole per adattarsi allo stile del disegnatore che se sugli Immortali Iron Fist aveva convinto qui non riesce a dare alla storia quella grande sensazione epica che vorrebbe, accentuando molto di più l'umorismo che le situazioni drammatiche.

Lascia un commento