Le mille maschere di Quebrada – Recensione

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Si parla molto in questo periodo del “crowdfunding“: in parole povere, gli autori più o meno in erba con una buona idea in testa propongono al popolo di internet il loro progetto, e se questi lo trovassero interessante, possono finanziarlo in cambio di alcuni contenuti più o meno esclusivi. E’ esattamente questo l’iter che ha portato alla nascita di “Quebrada“, fumetto nato dalla mente di Matteo Casali, autore che ha lavorato in casa Marvel e reduce dal “Batman: Europa” per la DC Comics, da poco arrivato sul mercato grazie all’editore Saldapress che ha già pubblicato il secondo numero della serie.

quebradaBisogna fare un discorso a parte proprio sulla distribuzione da parte di Quebrada: Saldapress ha da tempo deciso di creare una vera e propria etichetta per tutti i progetti finanziati su Indiegogo dagli interessati e in seguito stampati proprio dall’editore. Sotto la Radium, nata da un’idea di Alessandro “Doc Manatthan” Apreda, sono già stati pubblicati “Rim City“, scritta proprio dal blogger e a cui ha collaborato anche Carmine Di Giandomenico, “Zeroi” di Tuono Pettinato, e proprio il Quebrada di cui stiamo parlando. Non parliamo quindi solo di un titolo molto interessante, ma anche di un progetto e di una linea editoriale altrettanto interessanti e di un’opportunità che può aprire diverse porte al panorama fumettistico italiano.

In quanti, in particolare in età più giovane, sono rimasti folgorati dalle acrobazie e dagli scontri sul ring del wrestling?

quebradaAtleti che però non sono solo atleti, ma anche veri e propri attori, con una parte da interpretare anche fuori dal quadrato, e spesso e volentieri da cattivo. Una branca del wrestling è la “lucha libre” (“lotta libera” in italiano) messicana, ed è proprio in questo mondo che si svolgono gli eventi di Quebrada, la città delle maschere. In una città dove ciò che avviene sul ring determina anche tutto quello che succede per le sue strade, è inevitabile che si creino delle fazioni in conflitto, come quella di Rey Negro, signore di Quebrada, campione indiscusso, nonchè presidente della federazione di lucha libre della città, e quella neonata di Ultra Sombra, ex allievo del Re e ora intenzionato a strappargli la corona. Attorno a loro gravitano altri lottatori mascherati, come Pàsion, combattente femminile figlia non riconosciuta di Rey Negro, e La Cruz, spietato luchador con una vera e propria venerazione per la morte, e molti altri atleti.

Sembra proprio che per Casali sia difficile distaccarsi dagli eroi mascherati: non saranno Batman o Iron Man, ma i wrestlers di Quebrada non hanno assolutamente nulla da invidiare agli eroi Marvel e DC Comics, e ovviamente il fascino maggiore lo hanno quelli che potremmo definire i villain della storia. quebradaLa scelta di voler ambientare la storia nel mondo dei lottatori mascherati è davvero molto azzeccata ed affascinante: per loro, la maschera non fa solamente parte di uno spettacolo o di un lavoro, non si tratta solo di una parte da interpretare, non è solo un modo per intimidire il proprio avversario, è la loro vera e propria essenza, il loro tutto, la loro vita. Lo stesso regolamento degli incontri di lucha libre lo prevede: qualora un combattente dovesse perdere la propria maschera durante uno scontro, non perderebbe soltanto il match, ma anche la sua identità. Un mondo così violento e spietato è già difficile per gli uomini, figurarsi per le luchadora, le combattenti donna; non a caso, gli unici due personaggi femminili che sono presenti in Quebrada, la già citata Pàsion e la compagna di Rey Negro, la sua Reina, sono entrambe donne pronte a tutto e che poco hanno da invidiare agli uomini che calcano il ring ogni settimana. E infine, proprio come la Gotham di Batman, anche la città di Quebrada è un personaggio della storia: in spagnolo, “quebrada” sta a significare “burrone, strapiombo”, un burrone fatto di violenza e brutalità in cui chi ci cade deve combattere per poter sopravvivere.

quebrada

Quebrada non è progetto portato avanti però dal solo Matteo Casali: alle matite troviamo il duo di Michele Bertilorenzi e Stefano Landini, che illustrano gli episodi autoconclusivi componenti il primo volume della serie e che introducono i personaggi principali, lo status quo di Quebrada e accendono la miccia che esploderà in “Seconda Caduta“, il secondo numero uscito da poco. Un’altro punto che rende interessante il progetto di Quebrada sono le collaborazioni che alcuni tra i disegnatori italiani più famosi hanno concesso per il primo numero e non solo; le copertine sono di Giuseppe Camuncoli (Amazing Spiderman, Hellblazer), attualmente al lavoro per la Marvel, nella ristampa della Saldapress è stato inserito un’episodio inedito disegnato da Matteo Scalera (Black Science, Dead Body Road), e una variant esclusiva per la campagna su Indiegogo è stata disegnata da Marco Checchetto (Punisher, Spiderman, Star Wars); e poi il disegnatore Bonelli di “John Doe Andrea Accardi, Werther Dell’Edera,  Armando Rossi, Luca Bertelè, Antonio Fuso, Grazia Lobaccaro, Mirko Grisendi, Stefano Tirelli

Vale quindi la pena leggere Quebrada? Assolutamente si.

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