Quentin Tarantino parla della “Marvellizzazione” del cinema: “Gli attori non sono le vere star”

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Quentin Tarantino Marvel

Ospite del podcast 2 Bears 1 Cave, per promuovere il suo nuovo libro, Cinema Speculation, Quentin Tarantino è tornato a parlare dello stato attuale dell’industria del cinema di Hollywood e dell’impatto che i film Marvel stanno avendo su di essa.

Parlando con Tom Segura, il regista ha specificato che non odia i cinecomic, ma non li ama nemmeno:

“Non amo questi film” ha detto Tarantino. “No, non li amo, ma non li odio nemmeno. Come potrei farlo, collezionavo fumetti Marvel come un matto da ragazzino. Se questi film fossero usciti quando avevo vent’anni, sarei stato al settimo cielo e li avrei amati alla follia. Ma, sai, ormai ho quasi 60 anni, quindi no, non sono così entusiasta di loro” Ha poi proseguito.

Proseguendo nell’intervista il regista ha spiegato che il successo dei cinecomic ha portato ad una “Marvelizzazione” del cinema, portando al successo IP e personaggi che sono le vere star dei film, a discapito degli attori che ne vestono i panni.

“La Marvelizzazione di Hollywood è basata sul fatto che ora abbiamo tutti questi attori che sono diventati famosi interpretando questi personaggi. Ma non sono loro vere star.” Ha detto Tarantino, per poi proseguire. “Captain America è la star. Oppure Thor è la star. Non sono la prima persona a dirlo, penso sia stata detta tantissime volte. Le vere star di questi franchise sono i personaggi, non gli attori.”

Quentin Tarantino ha poi puntualizzato che il suo intento non è assolutamente quello di sminuire i film Marvel, ma quello di sottolineare a cosa porta questa “Marvellizzazione” di Hollywood. Per il regista attori come Chris Evans o Chris Hemsworth, non sono le celebrità che richiamano il pubblico in sala nel senso più classico del termine, ma è il loro interpretare un determinato personaggio a farlo.

Il regista ha poi concluso il suo ragionamento specificando che la sua critica punta principalmente a sottolineare come questo genere di film ha monopolizzato l’attenzione dei produttori di Hollywood.

“La mia critica contro i cinecomic si basa sul fatto che sembra che ormai siano gli unici film su cui l’industria Hollywoodiana voglia investire. Sono gli unici che sembrano generare interesse ed eccitazione sia tra il pubblico che tra gli studi che li producono. Si entusiasmano solo con questo. In questo modo sono diventati l’unica rappresentazione dell’era cinematografica odierna.”

Fonte: Mediaite

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