[Recensione] Demonic – I nuovi demoni di Robert Kirkman

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Sarò onesto, quando ho letto sotto il titolo “Demonic” il nome di Robert Kirkman ho subito pensato: “Kirkman? Demoni? Di nuovo?“. Mi sto chiaramente riferendo ad un’altro fumetto sempre scritto da lui, ovvero Outcast, in cui a farla da padroni sono dei demoni che apparentemente stanno prendendo il controllo degli abitanti di una piccola cittadina americana.

In realtà, la storia è si un’idea di Kirkman, ma anche di Marc Silvestri (grande nome del fumetto americano, uno dei fondatori della Image Comics, autore per la Top Cow, nonchè disegnatore delle testate Marvel degli X-Men e di Wolverine) che è stata poi sviluppata e sceneggiata da Christopher Sebela: l’autore riesce così a portare su carta il progetto del team Kirkman-Silvestri, le cui idee e influenze sono facilmente rintracciabili nel corso della storia.

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Il concept di Demonic è molto anni ’90, quindi non molto originale ed articolata, ma assolutamente godibile: per proteggere la propria famiglia, il poliziotto e investigatore Scott Graves si ritrova costretto ad offrire i propri servigi al demone Aeshma, diventando il suo braccio armato incaricato di mietere ogni notte quante più anime possibili per soddisfare la propria padrona. Nel tentativo di slegarsi da questo patto, l’incubo di Scott si intreccerà non solo con le indagini del suo distretto, ma anche con il suo passato, trascorso in una setta di fanatici religiosi, abbandonato dai genitori e costretto a subire violenze di ogni tipo. 

demonicLa trama, semplice ed essenziale, strizza molto l’occhio alle storie di altri anti-eroi dei fumetti, basti pensare a Spawn, a Ghost Rider o a Jackie Estacado, protagonista di Darkness (fumetto scritto proprio da Silvestri), e anche l’ambientazione è quella tipicamente urbana, popolata di criminali in attesa di essere giudicati dal vigilante di turno. Demonic non fa eccezione, prendendo questa piega “supereroisitica”, e al contempo mettendo in luce le debolezze umane come a Kirkman piace molto fare: in fondo, chi non sarebbe in difficoltà nel dover scegliere se mettere a rischio la propria famiglia o se stringere un patto faustiano con un demone dell’Inferno? Come per quasi tutte le altre storie in cui c’è lo zampino del padre di The Walking Dead, la sceneggiatura si presterebbe molto facilmente ad una trasposizione televisiva/cinematografica, visto lo stesso incedere delle vicende, la presenza di cliffhanger e di un bel colpo di scena finale che chissà se verrà mai sviluppato.

Demonic ha anche il pregio di avere le proprie pagine disegnate da Niko Walter, artista presso che sconosciuto e, non a caso, dallo stile molto simile a quello di Paul Azaceta, disegnatore del già citato Outcast. Il suo tratto, sgraziato e per nulla preciso, non mi ha trasmesso un senso di dinamismo (cosa che forse in un fumetto di azione sarebbe stata calzante), ma tuttavia rimane una bella sorpresa, essendo nel complesso quella di Walter una bella prova.

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Essendo un titolo dell’etichetta Skybound, Demonic non poteva essere stampato in Italia da nessun’altro se non da Saldapress, che come sempre confeziona gli 8 spillati originali in un brossurato al prezzo di 14,90 euro, permettendo anche a noi di goderne, pur non essendo nulla di che, ma rimanendo una buona lettura, una bella idea di Kirkman e Silvestri ben sviluppata e concretizzata dal duo Sebela-Walter.