[Recensione] Doom Patrol Volume 1: Un Pezzo Per Volta

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doom patrol

Dopo un lungo periodo di buio durato oltre 20 anni, torna la Doom Patrol in tutto il suo splendore sotto la nuova linea editoriale DC’s Young Animal, diretta da Gerard Way, ex-frontman dei My Chemical Romance e vincitore di un Eisner Award per Umbrella Academy. Way, insieme a Nick Derington e Tamra Bonvillain, prendono la squadra più strana di supereroi resa celebre dalla run di Grant Morrison con l’intento di narrare una storia nuova, folle ed intrigante che strizzi l’occhio al lavoro dello scozzese.

La giovane Casey Brinke non ha un vita molto entusiasmante, vive solo per essere al posto di guida di un’ambulanza e salva vite con il suo compagno di lavoro, Sam Reynolds. Durante un turno di notte però tutto cambierà inseguito all’esplosione di un cassonetto dal quale emergerà, da un altra dimensione, Cliff Steele AKA Robotman. Inizierà così il viaggio di Casey per riformare la Doom Patrol, dovendo anche impedire ad una malvagia razza extradimensionale di impadronirsi della Terra mediante la vendita di hamburger. Vi sembra tutto così strano? Beh sappiate che questo è solo l’inizio di un’opera che metterà in discussione il concetto stesso di “bizzarro” e, se siete avvezzi ai lavori precedenti di Way e alla storica run di Morrison, non rimarrete assolutamente delusi.

Riprendendo i vecchi concept realizzati con Becky Cloonan -proposto alla DC Comics diversi anni fa ma mai approvato, Way aggiunge alla sua storia elementi della seminale run morrisoniana, mantenendo però una sua identità ben precisa. Se a prima vista la narrazione di Way può sembrare una continua spirale insensata di eventi bizzarri -vedi come esempio lampante le brevissime apparizioni di Niles Caulder, aka The Chief, in realtà lo scrittore americano presenta gradualmente, brick by brick (come da titolo), i vari membri ed elementi costituenti la Doom Patrol. Attraverso Casey, Way prende per mano il lettore, introducendolo al mondo bizzarro (anche metafora del mondo dei comic books) della serie, facendogli iniziare un percorso che, gradualmente, lo porterà ad un processo di consapevolezza e accettazione.

Ad una narrazione magistrale si affiancano le stupende tavole di Nick Derington, in uno stato di forma spaventoso. Alzando il livello qualitativo numero dopo numero, lo stile pulito con elementi pop del disegnatore è assai versatile, alternando momenti più classici a sequenze deliranti con colori a pastello oppure adattando lo stile per ricordare quello dei fumetti di fantascienza della Silver Age, sposandosi perfettamente con i toni fuori dal comune della serie. Altro elemento da citare è lo storytelling del disegnatore americano che rende fluida e dinamica la narrazione anche nelle sequenze più deliranti (e vi assicuriamo che non sono poche), gestendo ottimamente ogni elemento di ogni vignetta. Altro elemento imprescindibile, sono i colori di Tamra Bonvillain che catturano in pieno lo spirito e l’energia della serie, trasportando il lettore in un mondo gioioso e pieno di colori.

La forza di Doom Patrol risiede nell’essere un fumetto accessibile a tutti: lettori neofiti, lettori alle prime armi o fan di vecchia data Vertigo, poiché, nonostante vengano ripresi stilemi della run Morrisoniana, viene tutto reintrodotto e ricaratterizzato alla perfezione, anche grazie a dei nuovi personaggi che entreranno subito nei cuori di vecchi e nuovi lettori. In Doom Patrol troverete un prodotto fresco, accattivante ma soprattutto diverso dagli altri presenti sul mercato, in cui la cultura pop e le tematiche mature la fanno da padrone -ogni riferimento all’enigmatica copertina del primo numero che cita la cover dell’album di debutto dei Velvet Underground disegnata da Andy Warhol è puramente intenzionale.

Senza alcun dubbio, Doom Patrol, insieme a Cave Carson di cui vi parleremo a tempo debito, è il prodotto migliore nato dall’etichetta Young Animal, continuando a migliorarsi numero dopo numero e riuscendo sempre a sorprendere il lettore. Non era facile rilanciare in modo così ottimo questa formazione, in molti dopo la celebre run di Morrison ci avevano provato fallendo miseramente, lasciando il gruppo di Robotman, L’Uomo Negativo, Crazy Jane, Flex Mentallo e Nilson Caufield di nuovo nel dimenticatoio. I supereroi più strani dell’universo DC sono ufficialmente tornati e sono qui per restare!


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