[Recensione] Fire and Stone Prometheus Omega – La fine del viaggio

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Concludiamo quest’oggi il nostro viaggio attraverso l’universo espanso a fumetti dedicato ad Alien con Fire and Stone Prometheus Omega, quinto ed ultimo capitolo di questa mini saga. In tutti i precedenti numeri abbiamo incontrato diversi personaggi, alcuni provenienti dalla mitologia creata da Ridley Scott con i suoi film, altri totalmente inediti, e che in questo ultimo capitolo si riuniscono per raccontarci la fine del loro (e del nostro) viaggio.

Fire and stone prometheus omegaIl vile mercenario Galgo, ora redento, si è riunito ai pochissimi sopravvissuti sul pianeta su cui si schiantò la sua nave in missione esplorativa. Ma non è tornato da solo: nei numeri precedenti era riuscito a farsi amico uno dei temibili Predator, cacciatori di taglie alieni con un ferreo codice d’onore che riconosce il valore mostrato in battaglia dai suoi avversari. Achab, così chiamato amichevolmente dagli umani, protegge quindi ora Galgo, vedendo in lui un uomo onorevole e aiutandolo nei momenti di pericolo. Contemporaneamente, avevamo anche lasciato l’androide Elden corrotto dalla misteriosa sostanza nera che prolifera sul pianeta diretto proprio verso il pianeta da cui è iniziato tutto, desideroso di ricongiungersi prima con il proprio padre e creatore Francis e ora con i suoi compagni… Ma chissà quali sono le sue vere intenzioni?

Facendo un bilancio generale, la saga di Fire and Stone mi ricordò, a partire dal suo titolo, la lotta sfrenata e disperata dell’uomo primitivo (che è anche quella dei protagonisti di questo fumetto), ma anche una volontà di andare ad indagare le origini della saga cinematografica. Ad esempio, in Fire and Stone Aliens abbiamo scoperto cosa sia accaduto ad alcuni sparuti sopravvissuti dell’Hadley’s Hope, la colonia sterminata che fa da location al secondo film di Scott, e in quasi tutti i capitoli abbiamo anche visto la presenza della misteriosa sostanza scura che uno degli Ingegneri assume all’inizio del recente prequel Prometheus.

Insomma, mi sarei aspettato di vedere concludersi questo ultimo numero con un vero e proprio scontro su più fronti, con da una parte Galgo, i sopravvissuti e Achab e dall’altra Elden, ottenebrato dal desiderio di scoprire le sue vere origini, con gli Xenomorfi a colpire entrambi gli schieramenti. Invece la scrittrice Kelly Sue Deconnick mi prende in contropiede, mostrandoci un’assetto di questi gruppi differente e con uno scopo altrettanto diverso. Su tutti quanti, spicca un’altra volta proprio Elden, sempre caratterizzato da una profonda psicologia e dal dubbio esistenziale di scoprire il senso dell’esistenza stessa; nota di merito per Achab, il Predator-badass che ruba più volte la scena agli altri protagonisti. Purtroppo, a mio parere, gli ultimi avvenimenti si sviluppano in un lasso di tempo troppo breve, addirittura frettolosi, che lasciano aperti alcuni dubbi e quesiti che altrimenti avrebbero reso non solo questo albo, ma anche l’intera saga, in qualche modo ancora più canonica ed interessante. Si tratta comunque di un finale molto aperto, che chissà se verrà mai ripreso e sviluppato, magari proprio in occasione dell’uscita dell’ultimo capitolo della trilogia prequel. 

Splendidi i disegni di Augustin Alessio, niente affatto dissimili da quelli del Juan Ferreira che aprì la saga, giusto mezzo tra lo stile digitale e quello a matita e che ci regalano un design “finale” di Elden davvero spettacolare, curando sempre molto il design degli ambienti e delle creature che abitano il pianeta.

fire and stone prometheus omega

Il volume contiene al suo interno anche la storia breve Aliens: Rapporto Operativo che approfondisce ancora una volta le vicende di Aliens, nello specifico raccontandoci nel dettaglio i rapporti personali e le storie dei soldati mercenari che accompagnano la risvegliata Ripley nell’esplorazione dell’Hadley’s Hope. Insieme a queste poche pagine, ne troviamo anche numerose dedicate ad approfondimenti, sketch, interviste ed interventi che l’intero team di sceneggiatori e disegnatori della serie hanno rilasciato durante la sua realizzazione. E ancora una volta, la qualità di Saldapress è una conferma, visto che l’editore ci consegna il solito albo brossurato al prezzo economico di 12,90 euro.

E’ stato un bel viaggio, che personalmente mi ha permesso di (ri)scoprire la saga cinematografica degli Xenomorfi, partita con tantissime belle aspettative e forse conclusasi troppo prematuramente e con ancora alcuni misteri da svelare, rimanendo nel complesso una lettura assolutamente divertente, di qualità e fruibile anche da chi non conosce a fondo la storia di Alien. Un doveroso grazie va quindi ai ragazzi di Saldapress per la cura con cui ci hanno portato in Italia questi titoli!