[Recensione] Iron Man di Jon Favreau – Dove tutto ebbe inizio

0
iron man

Recensire il primo storico Iron Man, anche a distanza di anni, non è cosa facile. Si tratta di descrivere, più che un film, la storia di un sogno che inizia a diventare realtà. È noto ai più che ci sia sempre stata un’area della Marvel attratta e interessata a realizzare un universo cinematografico e Iron Man ne è stato il primo tassello. Ricordo ancora la data di uscita: 1 Maggio 2008, quasi dieci anni fa, e da allora il cinema non è stato più lo stesso. Da quel giorno, i supereroi sul grande schermo non sono stati più gli stessi.

Basato sull’omonimo personaggio, Iron Man è stato scritto da Mark Fergus, Hawk Ostby, Art Marcum e Matt Holloway e ha visto attori del calibro di Robert Downey Jr, Terrence Howard, Jeff Bridges, Shaun Toub e Gwyneth Paltrow prendere parte alla produzione. Quello che non tutti sanno è che oltre agli sceneggiatori, anche i singoli attori e grandi nomi della Marvel come Quesada, Bendis, Millar hanno potuto lavorare sul copione. Il fatto che gli interpreti abbiano ricevuto la possibilità di adattare il proprio personaggio, dopo un attento studio, alla loro visione, ha portato il film a scorrere e ad avere un tono più reale.

Il film segue il genio e multimiliardario Tony Stark vive la propria vita tra feste e irresponsabilità, traendo le proprie ricchezze dalla vendita di armi all’esercito americano. Non riuscendo a trovare uno scopo che possa essere degno del suo genio (o anche solo a farlo alzare dal letto), passa le sue giornate tra la progettazione di armi, l’alcol e le belle donne.

A seguito della presentazione sul campo di un nuovo prodotto per l’esercito, il suo convoglio è attaccato dai terroristi e lui viene preso in ostaggio. A causa delle schegge dopo l’esplosione, il suo cuore rischia da quel momento in avanti di essere raggiunto e distrutto. Per ovviare al problema viene costruita un’apparecchiatura medica che tenga questo pericolo a bada. Questa novità nella sua vita, unita al fatto che i terroristi lo abbiano preso in ostaggio per fargli costruire le stesse armi che ha venduto all’esercito, cominciano a cambiare la prospettiva di Tony. Quella che nasce come una necessità di fuggire diventa in seguito una missione: sentendo sulle spalle il peso dell’utilizzo delle sue armi, il signor Stark progetta l’armatura di Iron Man e inizia la sua lotta nelle zone di guerra con civili a rischio.

Il regista Favreau cercava un attore che nella sua vita avesse affrontato un percorso di redenzione. Visto il passato di Robert Downey Jr e le sue esperienze con il mondo della droga, egli rappresentava il miglior candidato per il ruolo di Tony Stark. La libertà data a tutto il cast, e a lui in primis, di lavorare alla sceneggiatura ha dato occasione agli interpreti di studiare il materiale messo a disposizione dalla Marvel e ritagliare il personaggio su di sé. il risultato è sotto gli occhi di tutti: la recitazione risulta credibile, spontanea e mai forzata. Robert Downey Jr si è meritato, dopo questo film, i complimenti di Stan Lee in persona. Ma un grande film raramente si basa su un solo interprete e Iron Man non fa eccezione. Sarebbe impossibile slegare Tony Stark da Pepper Potts, la sua segretaria e babysitter. Il rapporto tra i due è destinato a crescere, sia durante il film, che in tutta la storia del MCU, e la bella rossa è parte integrante della crescita morale, psicologica ed emotiva di Tony Stark e del suo ruolo come Iron Man.

Jeff Bridges è un uomo che non necessita di presentazioni e il suo Obadiah Stane è un antagonista credibile e inaspettato. Le manovre del villain, sempre più evidenti nel corso del film, sono pregne di avidità ma anche di un sincero affetto e odio per Tony in quello che è uno strano rapporto. Nonostante sia geloso del genio incredibile dell’erede della fortuna delle Stark Industries, per molto tempo Obadiah ha vissuto nell’ombra. Le azioni di Tony, sopravvissuto all’incidente, lo hanno costretto a uscire allo scoperto per salvare un affare del valore di miliardi.

L’aspetto visivo del film è incredibile. Gli effetti speciali sono sempre credibili e adeguati al contesto in cui si trovano, senza risultare invadenti o esagerati. A tutto questo si aggiunge la magistrale colonna sonora, costruita sui brani degli AC/DC, che ha aiutato a dare al film quell’aria più leggera, necessaria per i temi trattati.

Il fatto che sia un film su un supereroe che vende armi diventa velocemente un’ottima occasione per riflettere su temi, purtroppo ancora oggi attuali, ma senza fare la predica. La narrazione ci permette di distinguere il bene dal male, l’avidità dalla gelosia, senza che tutto il modello capitalistico o i conflitti internazionali ne escano minimamente colpiti. Questo approccio, probabilmente, potrebbe essere maggiormente sfruttato per far passare messaggi complessi a tutte le età.

Concludiamo ricordando che Iron Man sia stato candidato, nel 2009, a ben due oscar: Miglior montaggio sonoro e Migliori effetti speciali, a riprova di quanto detto riguardo questi due aspetti del film.


[amazon_link asins=’B075K65DSV,B00EYJC1S2,B00EYJC1SW,B00CWE8KF4,B00803DDN0,B00WT2JRF6,B01F3SKTNQ,B073RN2VPM’ template=’ProductCarousel’ store=’falcon93hid0c-21′ marketplace=’IT’ link_id=’2a675fdc-3a07-11e8-a010-e50f5a3278c5′]