[Recensione] Jojo Steel Ball Run #1 – Che la folle gara abbia inizio!

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steel ball run

Oggi vi parliamo di Steel Ball Run, la settima serie de Le Bizzarre Avventure di JoJo e prima del corso “seinen” di questa saga ormai trentennale. Uscita per la prima volta 14 anni fa e da questo mese riproposta da Star Comics in una nuova veste identica a quella con cui l’editore aveva riproposto le prime sei serie a partire dal 2009.

L’autore Hirohiko Araki reinventa ancora una volta la sua opera magna. Le bizzarre avventure di Jojo, serie iniziata nel lontano 1987 in Giappone ha rivoluzionato il mondo dei manga portando nel panorama uno stile unico che negli anni si è consolidato e continuamente evoluto, coinvolgendo lettori di ogni parte del globo. E anche questa volta l’autore non si smentisce, rimescolando ancora le carte in tavola e stupendo i suoi fan.

Fin dai primi capitoli veniamo catapultati in un’inedita ambientazione Western, tra cowboy ed indiani. E’ il 1890 è siamo ai nastri di partenza della Steel Ball Run. Il suo creatore e promoter Stephen Steel si appresta a presentare al pubblico durante una conferenza stampa l’acclamato corsa a cavallo, la cui portata segnerà la storia dell’umanità in maniera inaspettata.
I concorrenti dovranno percorrere un tragitto che si snoda da San Diego arrivando fino a New York e il vincitore della corsa riceverà un montepremi di ben cinquanta milioni di dollari. Una gara che metterà a dura prova l’essere umano e il suo fido destriero, sottoponendoli a dure scelte e che solo i più forti e preparati potranno portare a termine.

In questo primo volume vengono subito efficacemente introdotti i protagonisti della serie: dal misterioso indiano Sandman al cowboy Mountain Tim, senza dimenticare lo spensierato Pocoloco, per passare al fantino inglese il cui nome farà rizzare i capelli ai vecchi fan della serie, Diego Brando detto Dio. Senza dimenticare ovviamente i veri protagonisti della storia: J. Lo Zeppeli, un misterioso personaggio che utilizza due sfere di ferro capaci di eseguire rotazioni incredibili come arma principale, e Johnny “JoJo” Joestar, un ex-fantino prodigio rimasto paralizzato per colpa della sua superbia.
Quest’ultimo, convinto che la tecnica di rotazione delle sfere di J. Lo possa curare la sua paralisi, farà di tutto per scoprire il segreto che si cela dietro a quest’abilità fenomenale. Sarà questo lo spunto da cui Araki partirà per narrare nuovamente di come le storie delle famiglie Joestar e Zeppeli sono destinate ad incrociarsi.

E le citazioni alle vecchie serie non finiscono certo qui, partendo da un bizzarro corridore su un cammello per finire con una vecchia veggente dall’aspetto familiare.

Sono le 10 di mattina del 25 settembre 1890 e la mitica corsa Steel Ball Run ha inizio, in pieno stile Araki!

Le spiegazioni precise, mai eccessive e soprattutto scorrevoli permetto di godersi la lettura tutta d’un fiato e senza fatica. Le tavole che spesso si dipanano su due pagine sono sempre fluide e meno confusionarie rispetto a quelle viste nella sesta serie, Stone Ocean, che spesso richiedevano al lettore un certo grado di difficoltà nel decifrarle.

Lo stile del maestro Araki è sempre in evoluzione e si iniziano già ad intravedere nuovi elementi e trovate dell’autore che esploderanno in coincidenza del passaggio alla pubblicazione mensile, che permetterà al disegnatore di esprimere al meglio la propria arte.

Hirohiko Araki con Steel Ball Run ha decisamente fatto centro, elevando il livello delle sua opera e dandoci quella che non solo è forse, al momento, la migliore serie di JoJo, ma un must del fumetto.

Come già accennato l’opera è edita in Italia da Star Comics in una nuova edizione in volumi brossurati con sopraccoperta al prezzo di 7,00€ il cui primo volume è in uscita il 28 Marzo 2018 e che proseguirà mensilmente.

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