[Recensione] Loro 1 – Il nuovo film di Paolo Sorrentino

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Loro è un film di Paolo Sorrentino, diviso in due parti, che ritrae il sottobosco di persone che orbitano attorno a “coloro che contano”. Con l’imminente uscita della seconda parte del film il 10 Maggio 2018, ci concentreremo sulla prima parte di questo strano dittico.

Loro 1 si apre con una tipica impostazione da serie tv moderna: c’è la corruzione; il sesso crudo e degradante; strisce di cocaina, preziosa e bramata più dell’acqua. Vediamo il piccolo imprenditore Sergio Morra (Riccardo Scamarcio) alle prese con un sano tentativo di corruzione, per ottenere un appalto altrimenti impossibile da vincere. Il piccolo burocrate, inizialmente integerrimo, si fa facilmente corrompere dall’elasticità di una ginnasta. Da quel momento la scalata è rapida e veloce, fatta di colpi di testa e un’ambizione sfrenata di raggiungere LUI, Silvio Berlusconi Toni Servillo), attraverso tutti coloro che contano e gli orbitano intorno. Vediamo un riproporsi della prima scena, in modi diversi, attraverso feste notturne e personaggi squallidi. Sergio si fa ovviamente aiutare, da solo non avrebbe i mezzi per procurare tutto il divertimento necessario, e grazie alla sua intelligenza e all’ambizione di coloro che lo circondano, riuscirà a radunare le future Olgettine.

A molti sarebbe piaciuto che il film si concentrasse solo su questo, attraverso una lunga sequenza di scene simili. Il regista però, ha scelto di creare questa prima pellicola basandosi su una contrapposizione.

Dalle notti ricche di coca, alcol e sesso si passa al rassicurante sole della Sardegna e dei suoi prati perfettamente curati. Vediamo intorno alla prima ora finalmente entrare in scena un malinconico ma sempre sorridente Berlusconi. Relegato all’opposizione, all’inattività e al fallimento, il leader del centrodestra si dispera mentre le situazioni gli sfuggono tra le mani. Non riesce ad ingaggiare calciatori per il suo Milan. Si sforza e scervella per riconquistare Veronica (Elena Sofia Ricci). Tiene unito il suo partito schiacciando tutti gli oppositori interni. Si muove all’interno di questi tre temi con una semplicità agghiacciante, dando la stessa importanza ed energie a tutto. È un Silvio che fa notare come lui possa offrire tutto ma che si sente rispondere “tutto non basta”. Il fantasma di Agnelli è presente tra le mura domestiche, incombendo su di lui con un continuo paragone morale e culturale. Dopo le notti e le feste, dove vengono ritratte le bassezze perpetrate per ambizione, viene mostrata con pietà la solitudine e la povertà di sogni di coloro che hanno raggiunto la vetta.

Gli attori rappresentano, senza alcun dubbio, il punto forte del film. Toni Servillo, Riccardo Scamarcio e Fabrizio Bentivoglio conducono le loro scene offrendoci interpretazioni incredibili. Sfortunatamente, i personaggi di Silvio, Sergio e Santino sono gli unici scritti bene, mentre gli altri parlano sempre e comunque per frasi fatte o ad effetto. Questa carenza nella sceneggiatura non permette ad altrettanto validi attori di potersi esprimere. Tutti i personaggi femminili si muovono in funzione dei tre personaggi principali, non ottenendo mai uno spazio proprio.

La regia è il punto focale di questo film. Ogni scena è costruita come un quadro, sfruttando immagini e metafore per far passare una sensazione, più che una storia. La trama è così lenta e inesistente da non poter essere persa e nessun elemento è davvero fondamentale per comprendere la pellicola. Le metafore sono sfacciate e sottili come un baobab, non lasciando neanche allo spettatore il compito di farsi delle domande. C’è anche un sottile utilizzo di CGI, di fattura squallida e lampante, che rende il tutto ancora più grottesco.

In conclusione, Loro 1 è un film che si rivolge ad un elitè di spettatori che non vogliono essere intrattenuti e neanche riflettere troppo su ciò che vedono. È un film che incanta i serpenti con le sue immagini ma che lascia davvero poco a chi lo guarda.