[Recensione] Macerie Prime – I demoni della crescita di Zerocalcare

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macerie prime

“Nostalgia canaglia,” sono queste le prime due parole che balenano nella mente di chi è intento a leggere un’opera di quell’artigiano dell’amarcord di Zerocalcare, ma non sta volta, non con “Macerie Prime.”

Dire che crescere è difficile è un po come dire che il mare è salato, specialmente per chi non ha avuto un percorso di crescita facile o ben delineato… Il viaggio verso il raggiungimento della vita adulta non ha mappe, anche perché, spesso, la mappa non serve affatto…

Siamo fermi, in mezzo alla strada, in balia di chi arriva e di chi se ne va… cerchiamo di capire se è giusto seguire le indicazioni di qualcuno, rischiando di sbagliare senza aver mai pensato con la nostra testa, o se è meglio “diventare bravissimi a sbagliare da soli” (cit.), così da essere fuori posto, ma, nel contempo, senza allontanarci da come ci sembra giusto essere.

“Macerie Prime” è questo: un viaggio senza meta e senza strada attraverso le scelte, le ingiustizie e i sacrifici di cui è fatta la vita. L’ultimo e più corale lavoro di Zerocalcare, si rivela essere anche il meno nostalgico e più introspettivo fumetto pubblicato dall’autore Romano, ricco di simbolismi variegati, forti ed efficaci con i quali molti saranno sicuramente in grado di immedesimarsi.

Ad un già nutrito gruppo di personaggi già abbondantemente sdoganati nei precedenti lavori dell’artista (l’amico Cinghiale, Secco,…) si uniscono alcuni nuovi elementi che risultano ben calibrati e distanziati al punto giusto dal resto dei comprimari. Ogni singolo elemento di questo gruppo di naufraghi alla deriva nel mare della vita, si ritrova ad affrontare un personale “demone della crescita,” che lo porterà, suo malgrado, a perdere una parte di se, come pegno per una maggiore presa di coscienza.

Come avete letto sopra “Macerie Prime” è un’opera “corale,” in quanto, nonostante ogni personaggio percorra una via personale molto differente da quella degli altri comprimari, la meta sarà la medesima. Da ciò consegue una narrazione che darà il giusto spazio ad ognuno dei protagonisti, non solo a Zero, creando un’intreccio di emozioni molto differenti tra loro, che ci trascina fino alla fine del volume.

Fine che, come molti di voi già sapranno, in realtà è un “finale di stagione” ricco di suspance. “Macerie Prime” è, infatti, un’opera in due atti, il cui secondo capitolo sarà pubblicato a Maggio 2018. I “demoni,” qui utilizzati per simboleggiare tre differenti fasi di presa di coscienza, sono, senza alcun dubbio, la più riuscita rappresentazione metaforica di cui Zerocalcare si è reso autore. L’intero volume, del resto, è qualitativamente eccelso e aderente sia agli standard dell’autore che a quelli di Bao Publishing.

Macerie Prime“, che si presenta come un solido cartonato di ottima fattura composto da 192 pagine in bianco e nero, è disponibile nelle fumetterie, librerie e shop online con tre copertine differenti, una “regular”, disegnata da Zerocalcare e colorata da Alberto Madrigal, una “variant” distribuita solo in libreria tirata in 5.000 copie e una “variant da fumetteria” tirata in 1.500 copie numerate. Entrambe le copertine “variant” sono, ovviamente, realizzate da Zerocalcare.

Che altro dire? Se non avete paura di sentirvi umani e di immedesimarvi in situazioni che mettono in luce i più elementari meccanismi con i quali gli esseri umani arrivano alla consapevolezza della propria maturità, “Macerie Prime” fa certamente per voi!
E la morale della favola, amici cinghiali e amiche lemuri, è: gli armadilli profetizzano, i nomi si dimenticano e, come sempre, Rebibbia regna!


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