[Recensione] Prendimi! – Un gioco per tenere viva l'amicizia

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Prendimi

Il 5 Luglio 2018 è arrivato nei cinema Italiani, Prendimi! (Tag), di Jeff Tomsic, con protagonisti Ed Helms, Jake Johnson, Annabelle Wallis, Hannibal Buress, Isla Fisher, Rashida Jones, Leslie Bibb, Jon Hamm e Jeremy Renner.
Il film per quanto assurdo è basato su una storia vera, tanto che è stato pubblicizzato massicciamente come “La Storia Vera più assurda di sempre“, un gruppo di amici gioca da più di 30 anni ad acchiapparella e grazie al gioco sono rimasti in contatto e hanno salvato la loro amicizia; questa storia per quanto assurda ha anche attirato l’attenzione del giornalista del The Wall Street Journal, Russel Adams, che tramite la cronaca di una partita ha raccontato il legame di questi amici nell’articolo, It Takes Planning, Caution to Avoid Being It e che in ultima istanza ha ispirato il film.
Un gruppo di amici sono 35 anni che gioca per tutto il mese di Maggio a “Prendimi“, ma ora le cose stanno per cambiare, Jerry (Jeremy Renner) si sta sposando ed ha deciso di abbandonare per sempre il gioco, in qualità di campione mai preso di “Prendimi”, questo suo addio al gioco lo farebbe uscire da vincitore indiscusso, così, ‘Hoagie‘ (Ed Helms) riunisce Bob Callahan (Jon Hamm),  ‘Chilli‘ (Jake Johnson) e Kevin Sable (Hannibal Buress) in un elaborato piano per “prendere” l’amico. Il gruppo sarà seguito da una giornalista, Rebecca Crosby (Annabelle Wallis) che ne racconterà l’inusuale rito sul Wall Street Journal.
La sceneggiatura è affidata a Rob McKittrick e Mark Steilen, che decidono di puntare sull’assurdità del gioco stesso sin dai primi minuti, quando ci introducono al personaggio di Hoagie, che come prima cosa vediamo intento a cercare di “prendere” Bob – da lì è un continuo degenerare degli eventi, mentre i due raccolgono gli amici, passando dal fattone e fallito del gruppo, Chilli, all’insicuro e sfigato, Kevin. Prima di effettivamente vedere Jerry, passa una buona ventina di minuti e noi ci caliamo all’interno della storia conoscendo i personaggi e capendoli, capendo il motivo che li spinge ogni anno ad intraprendere questa sfida, l’amicizia.
E’ naturale come il progredire del tempo che le amicizie si incrinino e anche i migliori amici si perdano di vista, ma è incredibile e toccante, per certi versi, vedere come questo gruppo di amici rimanga tanto vicino grazie ad un gioco tanto infantile quanto Acchiapparella.

“Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, invecchiamo perché smettiamo di giocare.”

La regia messa in gioco da Tomsic non è nulla di eccezionale, ma è dinamica e quando vuole anche intima. L’azione quando prende il via è gestita molto bene e si riescono a seguire tutti i passi anche grazie alla tecnica usata da Guy Ritchie nei film di Sherlock Holmes, qui ripresa in chiave estremamente ironica ed amplificata dai commenti personali di Jerry o di chi per lui. L’intuizione del regista di concentrare la macchina sugli attori il più possibile, permette anche una immedesimazione all’interno della storia migliore per lo spettatore che si diverte e trova divertenti comportamenti infantili come quelli del gruppo su schermo.
Inutile dire, che senza le interpretazioni di Helms, Johnson, Hamm e Renner – il film non avrebbe funzionato allo stesso modo. Proprio in virtù del fatto che la sceneggiatura e la regia stessa dedicano molta più attenzione ai personaggi che alla comicità spesso anche per alcuni “di cattivo gusto”, servivano attori convincenti e anche con una estrema voglia di prendersi in giro e farci ridere. Vedere Hamm e Renner in una commedia fa decisamente un’effetto strano, ma la chimica che tutto il cast ha costruito è uno dei punti forti di un film che altrimenti sarebbe passato in sordina sia per concept che per realizzazione, dato che non aggiunge niente al genere e non cerca soluzioni alternative.
La pellicola è una commedia dinamica, che non lascia spazio allo spettatore di ragionare su quello che ha appena visto, decisamente un punto a favore, considerando l’assurdità di certe scene e che gioca su un comparto attoriale di livello, mai tanti talentuosi attori del mondo delle commedie (come Ed Helms e Jake Johnson) o dei film più impegnati e d’azione (come Jon Hamm e Jeremy Renner) è stata coinvolta in un progetto tanto sconclusionato quanto divertente da vedere in sala; Tomsic riesce con una regia dinamica a dare anche alla scena meno divertente e più puerile uno slancio molto emotivo, concentrandosi molto di più sulle reazioni dei personaggi che sul resto. In definitiva, Prendimi!, è una pellicola irriverente, buona per il periodo estivo e che decisamente farà passare una serata divertente a chi la guarda.