[Recensione] Star Trek: Discovery 1×12 – Sfrenata ambizione

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Star Trek: Discovery 1x12

E’ inutile negarlo ormai, Star Trek: Discovery da quando si è avventurato nell’Universo a specchio ha acquisito sempre più spessore e qualità della narrazione, questa dodicesima puntata lo dimostra ulteriormente.

Michael (Sonequa Martin Green) e Lorca (Jason Isaacs) si ritrovano convocati sulla nave dell’imperatore Georgiou (Michelle Yeoh). Il piano cambia quindi, ora devono riuscire ad arrivare al database Imperiale per trovare le informazioni che gli possono permettere di tornare a casa. Nel frattempo Stamets (Anthony Rapp) si trova nella rete Miceliale e con il suo se stesso dell’Universo a specchio sta cercando di trovare un modo di uscirne, quando Hugh (Wilson Cruz) appare e lo allontana dall’altro Paul Stamets. La missione di Michael sembra procedere bene fino a quando Philippa non la fa imprigionare per tradimento: a quanto pare la Burnham di quell’Universo era la figlia adottiva dell’imperatrice che si è poi rivoltata contro sua madre insieme a Lorca. La situazione sulla Discovery è invece alquanto problematica poiché Tyler (Shazad Latiff) sta combattendo contro la mente di Voq e il corpo di un umano non può sopportare due coscienze così in conflitto; Saru (Doug Jones) sarà quindi costretto a chiedere l’aiuto di L’Rell (Mary Chieffo) per cercare di salvare sia Tyler che Voq. Sulla nave imperiale invece Lorca viene torturato da un Capitano con cui il Lorca dell’Universo a Specchio aveva un conto in sospeso e Burnham, ormai arrivata al patibolo, vede come unica possibilità quella di rivelare la sua provenienza dalla Federazione all’Imperatrice, sperando che anche in questa Philippa ci sia un po’ dell’onore che aveva il suo capitano. Così l’imperatrice uccide tutto il suo consiglio tranne Lord Eling (Jeremy Crittenden), cui promette una regione dell’Impero.

Da questo punto in poi veniamo finalmente a scoprire molto di più sull’Impero e sull’USS Defiant. La nave è arrivata nell’Universo a specchio tramite una sorta di piegatura nello spazio-tempo, ma al loro arrivo l’equipaggio era totalmente impazzito, mettendo quindi così l’equipaggio della Discovery in una situazione impossibile. Sul Finire della puntata, Georgiou rivela a Michael tutta la storia del tradimento della figlia e la avverte su Lorca, mettendo la pulce nell’orecchio alla ragazza che, appena scorge che l’imperatrice ha problemi con la luce, riconosce sintomi simili a quelli del suo capitano e capisce che Lorca viene da quell’Universo e non dalla Federazione. Come chiusura abbiamo quindi Lorca che si libera, uccidendo il capitano che lo stava torturando e Stamets, che dopo un addio straziante ad una proiezione di Hugh Culber, si risveglia, ma non nel suo corpo, bensì in quello del sé dell’Universo a Specchio mentre l’altro Stamets si risveglia sull’USS Discovery e scopre che le scorte di muschio stanno finendo.
Insomma una puntata seppur più breve di altre, dura solo 37 minuti, piena di avvenimenti e rivelazioni che rimettono in luce molte decisioni effettuate da Lorca nel corso della stagione e che al contempo danno uno sprint in più alla serie.

Discovery quindi continua a dimostrarsi ogni settimana una serie che non lascia nulla al caso nonostante non nasconda più di tanto i colpi di scena che potrebbero sembrare telefonati, ma in realtà sono ben congeniati e soprattutto sfruttano sottigliezze che non tutti gli spettatori potrebbero cogliere.

Piccolo bonus curiosità sull’episodio, ecco il messaggio che appare all’interno di esso e rappresenta un ulteriore punto di collegamento con il canone di Star Trek:
“ON SD 0141.7, ISS ENTERPRISE, ON THE ORDERS OF COMMANDER JONATHAN ARCHER, CROSSED INTO THOLIAN SPACE, IN VIOLATION OF ORDERS FROM STARFLEET COMMAND.
UPON ENTERING [XXXXX] ENTERPRISE REACHED [XXXXX] WHERE THEY DISCOVERED THE WARSHIP DEFIANT HIDDEN IN [XXXXX] THOLIAN BASE.”

Palese riferimento a Star Trek: Enterprise, Jonathan Archer è infatti il capitano della prima USS Enterprise, interpretato da Scott Bakula.

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