[Recensione] T2: Trainspotting di Danny Boyle – Non solo nostalgia e droga

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Premessa: la review contiene opinioni personali e non si sofferma neanche troppo sulla parte tecnica del film, non sono un’esperto ma un semplice appassionato.

Buona lettura! 


T2: Trainspotting è diretto da Danny Boyle e si pone sia come sequel di Trainspotting che come adattamento del romanzo di Irvine Welsh, Porno. Il film vede non solo la partecipazione di Boyle di nuovo dietro la macchina da presa ma anche il ritorno di tutto il cast da Ewan McGregor a Robert Carlyle, passando per Johnny Lee Miller ed Ewen Bremner.

Parlando a titolo personale attendevo questo film sin dalla diffusione quest’Estate del primo trailer e potevo solo sperare il meglio, non posso rientrare tra quelli che hanno visto la pellicola al cinema, ma posso dire di essere tra quelli che hanno visto il film in un secondo momento grazie ai vari passaggi a notte fonda delle reti nazionali e che continua a vedere e rivedere il Blu Ray custodito nella steelbook Universal con sopra un Renton in astinenza e che ricorda uno dei momenti più interessanti del film.

La catena di cinema The Space ci ha dato l’opportunità di assistere ad un tour de force durante la serata di Mercoledì, proiettando, prima Trainspotting alle 19 per chi non avesse ancora recuperato tale capolavoro e poi in Anteprima dalle 22 , T2: Trainspotting,  poteva andarmi meglio? Beh potevo non essere qua alle 2 di notte passate a scrivere questa recensione ma soprassediamo.

Il film di Boyle è ciò che mi aspettavo, divertente,triste e nostalgico sia nella scelta delle musiche che in quello dei colori che ricorda tantissimo il suo predecessore degli anni 90, quindi aspettatevi anche qui una gran dose di black humor. Principalmente però stavolta il film non si rivolge ad una gioventù che si sta bruciando ma si rivolge a quella stessa gioventù che ora è cresciuta e non è contenta di cosa è diventata, guarda al passato con eccitazione e anche paura(ma qui potrei benissimo non aver compreso che tipo di paura). T2 è quindi un riavvio del franchise di Trainspotting che qui ancora più fa sentire la sua stratificazione originaria dando l’idea di poter assistere a tante altre storie del gruppo o dei bizzarri personaggi che gravitano intorno a Sick Boy,Francis ,Simon e Spud in quella grande metropoli che ora è Edimburgo.

I vent’anni passati si sono fatti sentire per tutti, Mark(Ewan McGregor) ha tentato senza successo di ripartire da zero ad Amsterdam, quello psicopatico di Francis(Robert Carlyle) li ha passati in galera per omicidio ma ora è fuggito e Simon(Jonny Lee Miller) è ancora coinvolto in affari poco legali con una nuova compagna,quindi alla fine nessuno è cambiato davvero, sopratutto se ora arriviamo a Spud (Ewen Bremner)che ha tentato varie volte di uscire dalla dipendenza da eroina senza successo. I quattro disadattati che avevano conosciuto quindi nel “debutto” di Danny Boyle come regista, dopo una piccola ma fortunata e apprezzata pellicola come Piccoli Omicidi tra Amici sono tornati e stanno per rimettersi in “affari” insieme(quasi tutti almeno), stavolta niente droga, forse giusto un pochettino, ma qualcosa di poco pulito li attende. Il piano è semplice aprire un bordello usando come copertura il pub di Simon cosa potrebbe andare storto? Francis!!!

I personaggi di McGregor e Miller rimangono ancora la parte più seria e psicotica, con discorsi filosofici ma anche divertenti all’interno di T2, mentre il personaggio di Carlyle diventa in breve tempo ,il villain del film, ma sappiamo che è relativo parlare di villain in un film del genere e sopratutto con un attore come Carlyle dietro, possiamo catalogarlo come l’ex carta selvaggia della banda, con dei conti in sospeso che si impegna nella vendetta. Di nuovo quindi Renton e Begsbie si trovano anche stavolta dopo vent’anni agli opposti.

Quindi in definitiva T2 è superiore al suo predecessore? No, è un ottimo film che riporta grazie alla nostalgia, nuove tecnologie, un senso di opulenza e catapulta i personaggi di Trainspotting nel mondo attuale, se il film del 1996 era attuale e sconcertante e nuovo, questo cerca di essere altrettanto non riuscendoci completamente ma non lasciando lo spettatore annoiato o irritato , cosa che non tutti i sequel di film famosi riescono a fare, sopratutto dopo tutti questi anni dall’uscita del suo originario corrispettivo. Si poteva fare di meglio con la base che Boyle e John Hodge avevano , sicuramente, ma questo dal lato cinematografico appariva già dai trailer meno innovativo e più inquadrato, non è brutto, non è un adattamento sacrilego dell’opera di Welsh, ma ricordatevi di non andare al cinema sperando di trovare in T2 qualcosa che il mostro sacro di Trainspotting non abbia già. Magari la scelta migliore sarebbe stata di dedicarsi ad altre opere di Welsh con collegamenti logici alla pellicola del ’96(non che non possano ancora farlo nel prossimo futuro) senza dover per forza strafare adattando un romanzo come Porno che difficilmente, ora, al cinema avrebbe poca presa sul pubblico e non avrebbe la risonanza che i produttori speravano di avere e risulterebbe per certi versi fuori contesto e fuori tempo.

https://www.youtube.com/watch?v=TzEMYHTKGDU