[Recensione] The Tick Stagione 1 – Il Destino li ha messi insieme o forse no?

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The Tick

The Tick è una serie televisiva del 2016, ideata da Ben Edlund per Amazon e ispirata da una serie poco nota di fumetti.

La serie come tutti i prodotti Amazon, eccetto quelli forti, ha visto il rilascio dell’episodio pilota nel 2016, che dopo che è stato apprezzato dal pubblico è diventato una serie tv nel 2017, anno in cui sono stati rilasciati i primi sei episodi. Recentemente (il 23 Febbraio, ndr) sono stati rilasciati gli altri sei episodi della prima stagione.

La serie segue le vicende di Arthur Everest (Griffin Newman), un ragazzo, che da piccolo ha visto il padre venire ucciso dal pericoloso supercriminale The Terror (Jack Earle Haley) e che ancora dopo 15 anni, non si è ripreso dallo shock. Ormai sono passati tredici anni dalla morte di The Terror ma Arthur continua a credere che lui sia vivo e trami qualcosa in segreto. Il ragazzo non ha mai avuto nessuno a credergli o ad aiutarlo fino a quando, non appare Tick (Peter Serafinowicz) un supereroe blu superforte che decide, di aiutarlo e da lì, il nostro giovane sidecick, imparerà cosa vuol dire essere un eroe e gliene succederanno di tutti i colori, compreso incontrare il più grande supereroe della terra, Superian (Brendan Hines).

La serie è una parodia del mondo supereroistico e proprio come quello ne presenta diversi topos che sono presi in giro e ribaltati in modo comicamente involontario. Edlund, già creatore di show come Supernatural, si concentra prima sulla costruzione del nostro personaggio principale, Arthur, mentre in secondo piano costruisce il mondo di The Tick, per poi spostarsi a tutti quei personaggi secondari, tra villain e alleati del nostro protagonista, come Overkill o Miss Lint.

Arthur è un personaggio atipico, il tipico Peter Parker pre morso del ragno, però è anche diverso da lui, perché ancora non se ne rende conto, ma quindici anni prima era stato messo su un percorso che lo ha portato, in alcuni casi volontariamente, in altri involontariamente a diventare un eroe. Persino da eroe però Arthur non riuscirà ad abbandonare quelle paure e quel senso di abbandono, sarà il suo rapporto con Tick, il suo incontro con il misterioso vigilante, Overkill e il confronto con The Terror a renderlo non solo una sorta di “eroe” ma a renderlo più uomo di quando la serie è iniziata. Tick, il personaggio che dà il nome alla serie, è stranamente all’interno della serie, il vero comic relief, il personaggio che non capisce la situazione e quindi crea scherzi involontari, ma che sa rendersi utile quando serve, ci sono dei misteri da svelare sulla sua identità, sconosciuta anche a lui, ma questa prima stagione non si concentra propriamente su quello. Passando invece al discutibile vigilante della serie, Overkill, come Arthur, ha un conto in sospeso con The Terror e quindi è, possiamo dire in parte una versione di quello che Arthur poteva diventare se il super criminale lo avesse effettivamente colpito molto più duro. The Terror, interpretato da Jack Earle Haley (il Rorschach di Watchmen, ndr) è un supercattivo tipico, subdolo e con piani che sembrano uscire direttamente dalla Golden Age o anche Silver Age dei fumetti, periodo, in cui i piani dei supercattivi per definizione “Non avevano senso”.

Durante tutta la serie uno degli elementi più interessanti su cui si preme, è l’assenza delle autorità in un mondo popolato da super esseri come Superian o Tick, infatti, l’AEGIS, l’ente che dovrebbe regolare l’attività superumana, non interviene quasi mai se non nel caso dell’UMG (Uomo molto Grande); insomma non ha nemmeno più un ufficio in città da ormai quindici anni.

La serie è certamente per molti versi una comedy tipica, con una cgi non particolarmente ben fatta, d’altronde il budget non è stato usato in maniera molto oculata nemmeno nei casting, ma funziona, i dodici episodi costituiscono un divertimento per chi conosce bene il mondo dei supereroi e può assistere alla parodia, non volgare ma sensata di molti topos del genere, come quello del covo segreto, degli aiutanti improbabili e anche del misterioso master mind dietro a tutto, che però nasconde qualcosa’altro.

The Tick in definitiva è un buon prodotto che intrattiene per quello che dura (le puntate non superano i 25 minuti) e può certamente portare qualcosa d’interessante nella sua seconda stagione, già confermata e composta di dieci episodi, in uscita nel 2019.