[Recensione] Westworld 2×07 – Les Écorchés

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La puntata di questa settimana di Westworld ha riservato sorprese molto piacevoli e ci porta in una direzione che i fan aspettavano dall’inizio della stagione l’Oltre Valle.

Bernard (Jeffrey Wright) si trova ad una empasse, Strand (Gustaf Skarsgard) e Charlotte Hale (Tessa Thompson) sono sempre più diffidenti dell’uomo, a cui come unico alleato nel presente è rimasto solo Stubbs (Luke Hemsworth). Nelle storyline passate (quelle ambientate 11 giorni prima degli eventi), la distanza temporale si accorcia sempre di più con Dolores (Evan Rachel Wood) in arrivo alla Mesa e Bernard nella “Culla”, realtà virtuale dove ha incontrato la coscienza di Ford (Anthony Hopkins)sopravvissuta nella realtà virtuale da cui è partito il progetto di Westworld; intanto Maeve (Thandie Newton) insieme alla sua “ex” figlia sono in fuga e si incrociano con una vecchia conoscenza, William (Ed Harris).

Questa settima puntata come in parte la sesta, sta riaggiustando le cose, riportando Westworld a quello che doveva essere, non solo una serie fantascientifica, ma una serie che affronta veri e propri dilemmi di etica dalla vita artificiale all’eternità, aspirazione dell’umanità da secoli. I vari salti temporali non solo risultano molto meno disturbanti ora che sono stati definitivamente, non solo accettati dallo spettatore ma anche resi più interessanti anche se presi singolarmente; la storia di Bernard sia nel passato che nel presente risulta interessante e piacevole da seguire perché risponde veramente a tantissime domande sul parco che ci eravamo posti nelle puntate precedenti, dando finalmente un senso anche a quei “glitch” e a quei ricordi del povero Arnold/Bernard.

Per quanto gli sviluppi di questa puntata sia in larghissima parte prevedibili, non manca la capacità di sceneggiatori e del regista a renderli veramente cinematografici, se da una parte ci troviamo nella condizione di assistere a quello che finalmente volevamo vedere dall’altra ci viene dato molto di più, come faceva in larga parte la stagione uno. Pistole, sangue e filosofia, trovano in questa settima puntata finalmente un equilibrio, riuscendo a tenere lo spettatore incollato in ogni momento. C’è anche da dire che la presenza di Hopkins in questa puntata ha migliorato sicuramente il risultato finale, la figura del Dottor Ford continuava ad essere un’ombra ingombrante per tutta la stagione, ma qui trova compimento in una maniera alquanto affascinante e che è resa visivamente ma anche nella scrittura benissimo.

“Ci avete costruito a vostra immagine e somiglianza ed ora voi volete diventare come noi.”

E’ sempre più evidente di come gli “hosts” siano diventati sempre di più autocoscienti, non tutti ovviamente, perché non tutti sono pronti ad affrontare tale processo, ma alcuni ce la fanno e a quel punto diventano qualcosa di più grande della loro stessa natura, la creazione dell’uomo ha superato l’uomo stesso. Dolores e Maeve in questo senso e specialmente in questa puntata di dimostrano due facce della stessa medaglia, due nemici naturali, che però non lo sono ed in altre circostanza sarebbero anche stati alleati, il fato stesso che il personaggio della Newton abbia una “strada” che si è scelta la mette in una posizione di “superiorità” a quello della Wood che invece per buona parte della stagione scorsa e in questa era ancora pesantemente influenzata da Ford.

Les Écorchés” è la puntata di svolta è quella che finalmente tutti volevamo vedere, perché riesce come detto sopra a mantenere una buona dose di azione, senza dimenticare la parte filosofica sulla vita artificiale e sulla vita eterna, temi sempre attuali che sin da Blade Runner vengono affrontati tra Cinema, Televisione e Letteratura, sopratutto quello della vita eterna qui subisce una declinazione decisamente inaspettata quando si ricollega al mercato dell’informazione che avevamo già citato. E’ quanto mai evidente da questa puntata che le informazioni nel mondo futuristico di Westworld e della Delos non sono mai abbastanza, servono nuovi metodi per acquisirle e nuovi metodi per interpretarle e sfruttarle economicamente.