[Recensione]Aquaman #1-15: La Saga del NEMO di Dan Abnett

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Aquaman è un supereroe conosciuto, ma è anche un sovrano di un regno per millenni rimasto nascosto, quindi viene sicuramente difficile poter scrivere qualcosa che già non sia stato scritto o riscritto sul personaggio sopratutto se nel suo passato il personaggio di Arthur Curry ha avuto alle redini della sua testata autori come Jim Aparo(per le storie più classiche),Peter David(per quello anni 90 e che ci siamo portati dietro fino al New 52) e Geoff Johns(New 52), quindi Dan Abnett cosa decide di fare? Cerca di realizzare una epopea reale nell’oceano con al posto di cavalieri e dame, Aquaman e i suoi sudditi. La trama sembra avere poco mordente all’inizio e non ingrana subito, le potenzialità però iniziano subito a far capolino al termine della battaglia tra Aquaman a Manta, uno scontro che non lesina in violenza e colpi bassi ma che è potente sopratutto in fatto di battute tra i due arci nemici.

Abnett dunque nei primi 6 numeri si preoccupa di dare il contesto e imbastire una trama politica con quel giusto accenno di azione che deve essere presente poiché siamo pur sempre su un fumetto supereroistico.

Un elemento molto interessante e che non snatura il fumetto ma lo arricchisce è la presenza di dialoghi molto fitti che aiutano a caratterizzare i personaggi e aiutano a creare un’atmosfera da fumetto fantapolitico, con anche battute sferzanti all’establishment Statunitense e al modo di approcciarsi alle minacce esterne e a cosa non si conosce bene. 
Gli elementi classici e moderni di Aquaman ben si amalgamano in questi primi 15 numeri che presentano di tutto da Black Manta ad antiche profezie Atlantidee(che speriamo portino alla tanto attesa dai fan DC, Guerra dei sette mari).

Geoff Johns nella sua run su Aquaman aveva posto l’accento sul retaggio Umano/Atlantideo di Arthur che qui viene ancora più fuori, stavolta viene preso in considerazione però più quello Atlantideo. Abnett riesce quindi a continuare il processi di caratterizzazione e definizione del personaggio che era ormai una tabula rasa, rafforzando il suo rapporto con la tradizione classica e con il mondo moderno.

Il nostro eroe in questi 15 numeri subirà di tutto dalla visione del suo sogno distrutto, al confronto con amici e nemici di sempre che si riuniscono sotto alla minacciosa organizzazione segreta NEMO.

Lo scrittore si concentra dunque anche sul cast di comprimari e sopratutto su Mera, perché se la Rinascita della DC deve rivedere il ritorno al classico, serve anche lei nell’opera di rinnovo, che qui ha una sua trama a cui vengono dedicati persino interi capitoli,non risultando filler anzi ponendo ancora più evidente la differenza caratteriale tra lei e Arthur e aggiungendo ombra scure sul futuro della giovane coppia che sta per andare a nozze.

Come inizio non c’è male considerando quello che il nostro Re di Atlantide ha passato nell’ultimo periodo, d’altronde si potrebbe fare di meglio, sopratutto a livello artistico, in quanto Scott Eaton e Brad Walker portano a casa il pezzo di pane e quindi rendono necessario un chiudere un occhi qua e là, ma cerco di essere ottimista e pensare che con l’arrivo sul grande schermo di Aquaman in Justice League questo Inverno e Aquaman di James Wan l’anno prossimo si cercherà di dare più risonanza a questo eroe troppo bistrattato.