Riverdale 1×07 – A Lonely Place – Recensione

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Questa settimana Riverdale si fa ancora più dark, Roberto Aguirre Sacasa e gli sceneggiatori del serial televisivo ispirato ai fumetti di Archie Comics avvicinandosi sempre di più al finale di stagione aggiungono più e più dettagli alla backstory dei personaggi , costruendo puntata dopo puntata un climax ascendente di eventi che porteranno all’inevitabile verità.

Al centro di questa puntata vi è la misteriosa fuga di Polly Cooper dal manicomio e il rapporto tra Jughead(Cole Sprouse) e suo padre, FP Jones(Skeet Ulrich). Tutta la cittadina è alla ricerca di Polly, ma nessuno a parte Betty(Lili Reinhart) e i suoi genitori sanno realmente cosa ha condotto a questa follia, ossia la gravidanza della ragazza. L’intervento in scena dei Blossom costringerà però Alice(Mädchen Amick) e Betty a fare apparente forte comune contro i malvagi “regnanti” di Riverdale. Nel Frattempo Jughead e Archie(KJ Apa) devono confrontarsi con i demoni del passato dei loro genitori, un tempo tanto amici ora agli antipodi. Fred Andrews(Luke Perry)fin ora rimasto il personaggio che sembrava meno intaccato dall’oscurità che avvolge la cittadina non viene più visto sotto la stessa luce, alla scoperta che aveva estromesso in maniera subdola il padre di Jughead dalla compagnia, anni prima. Sempre nella puntata c’è tempo per un focus su Veronica(Camila Mendes) ed Hermione Lodge(Marisol Nichols) che risultano di nuovo i personaggi più combattivi e fieri dell’intera serie, portando sempre una visione molto interessante della donna all’interno di Riverdale. Gli autori in questa puntata si ricordano persino del misterioso passato di Jug e ci permettono di scoprire quali “dilemmi” lo attanagliano sin dalla prima puntata e cosa non gli ha permesso di avvicinarsi alle persone per così tanto e non è solo il suo nome. Si aggiunge verso il termine dell’episodio un ulteriore sospettato alla lista dei possibili esecutori della morte di Jason ma il mistero rimane ancora serrato in quell’11 Luglio.

In a Lonely Place vengono abbandonati i soliti stilemi usati nella serie fin ora, in favore di una puntata più lenta e compassata, meno teen e molto più drammatica , oltre che probabilmente una delle più significative a livello di trama generale, dato che proprio da questa puntata pare sempre più evidente che la storia di Jason avrà molto più da ricollegarsi a Betty e alla sua famiglia, lasciando quindi le storyline singole degli altri personaggi lì pronte da scoprire e ampliare magari nelle prossime stagioni.

“Prima dell’alba, viene l’oscurità più nera.” con questa frase pronunciata da Jughead si chiude l’episodio e lascia presagire un ulteriore annerimento delle vicende, prima di un ritorno alla normalità semmai sarà possibile.