Nel corso degli ultimi tempi si parla sempre più spesso della cancel culture. Non è un concetto semplice da spiegare, e già in passato su RedCapes.it il tema è stato affrontato: si tratta di una tendenza a cancellare, appunto, dall’opinione pubblica determinate persone che si sono rese protagoniste di comportamenti discutibili secondo alcuni. Insomma, si tratta di vero e proprio ostracismo ai danni di individui che, specie nel mondo dello spettacolo, rischiano di non lavorare più perché messi sotto una luce eccessivamente negativa.
Rowan Atkinson, attore interprete di personaggi come Mr. Bean e Johnny English, si è espresso a riguardo in una recente intervista: “Purtroppo online c’è un algoritmo che decide cosa vogliamo vedere, che di conseguenza porta ad una visione semplicistica e binaria della società. Diventa tutta una questione di «sei con noi o sei contro di noi». E se sei contro di loro, allora meriti di essere cancellato, secondo questo modo di pensare”. Atkinson ha poi aggiunto: “In genere, essere esposti a un ampio spettro di emozioni è una cosa positiva e importante. Ma ciò che abbiamo oggi è l’equivalente digitale di una mafia medievale che pattuglia le strade in cerca di qualcuno da bruciare. Quindi, è spaventoso per tutte le vittime di questa mafia e questa situazione mi fa davvero aver paura per il futuro”.
Nella stessa intervista, Rowan Atkinson si è anche soffermato sul personaggio di Mr. Bean, spiegando di come mal sopporti ormai il doversi calare nei suoi panni e che da questo momento in poi si concentrerà sul doppiaggio della serie animata e del film animato, in arrivo nel prossimo futuro. Discorso diverso per Blackadder, serie il cui processo creativo è giudicato molto stimolante dall’attore.
Il prossimo progetto di Rowan Atkinson sarà Man vs. Bee, film per Netflix in cui impersonerà un uomo in guerra con un’ape.
Fonte: Variety