Saturday Night Live, una delle icone dell’entertainment statunitense, ha appena licenziato il comico Shane Gillis, entrato a far parte del cast da pochi giorni. La vicenda è avvenuta nelle scorse ore, e le cause sarebbero battute omofobe e razziste dette dal comico in alcuni suoi podcast.
In un comunicato ufficiale, un portavoce della trasmissione ha dichiarato:
Dopo aver discusso con Shane Gillis, abbiamo concordato che non prenderà parte a Saturday Night Live. Vogliamo che SNL dia voce a più punti di vista possibili, e abbiamo assunto Shane soprattutto per il suo talento come comico e per l’incredibile audizione che aveva tenuto con noi. Non eravamo a conoscenza di questi podcast, che sono emersi solo negli scorsi giorni. Troviamo assolutamente offensivo, fastidioso ed inaccettabile il linguaggio utilizzato, e ci dispiace di non aver potuto ascoltare prima queste parole.
Tra le varie battute, emerse dal podcast Matt and Shane’s Secret Podcast condotto insieme a Matt McKusker, il comico ha definito il candidato democratico Andrew Yang “a jew chick”, traducibile come “una pollastrella ebrea”, o “una fighetta ebrea”. Il candidato si è dichiarato disposto a perdonare il comico ed incontrarlo per parlare, oltre a sostenere che non avrebbe dovuto perdere il lavoro.
Questo il video completo del podcast:
today SNL announced the hiring of its first cast member of East Asian descent, and also this guy pic.twitter.com/0FAGJZJUkK
— Seth Simons (@sasimons) 12 settembre 2019
Oltre a Yang, il comico ha fatto battute piuttosto di cattivo gusto sui cinesi, sulle ragazze cinesi e su alcuni personaggi dello show business americano.
La risposta di Shane Gillis è arrivata con una dichiarazione decisamente diplomatica, in cui ringrazia per l’opportunità concessagli, ma non si è negato una frecciatina a SNL:
— Shane Gillis (@Shanemgillis) 16 settembre 2019
La vicenda ricorda decisamente da vicino quanto successo con James Gunn, e ora non resta che capire quali saranno le evoluzioni della situazione.
Fonte: Entertainment Weekly