Dopo essersi preso una pausa a tempo indeterminato dalla recitazione, Shia LaBeouf potrebbe tornare presto sulle scene in un ruolo del tutto inaspettato.
Nel corso di un intervista esclusiva con Variety il leggendario regista Abel Ferrara ha infatti dichiarato che LaBeouf è entrato a far parte del cast principale del suo prossimo film, incentrato sugli anni giovanili di Padre Pio. Ferrara si è così espresso sul nuovo progetto:
“Stiamo facendo un film su Padre Pio, un monaco pugliese. È ambientato in Italia subito dopo la Prima Guerra Mondiale. Ora è un santo, aveva le stigmate. Si è trovato anche nel bel mezzo di un periodo politico molto pesante nella storia del mondo. Era molto giovane prima di diventare santo, quindi sarà Shia LaBeouf ad interpretare il monaco.”
Il regista newyorchese ha in programma di iniziare le riprese in Puglia verso la fine ottobre. Ha descritto il film come “più grande” di molti dei suoi lavori recenti, rivelando che è al lavoro sul progetto da un po’ di tempo e che la conferma di LaBeouf nel ruolo del protagonista implica che l’inizio ufficiale della produzione sia ormai prossimo. Ferrara ha inoltre dichiarato che nel cast del film sarà presente Willem Dafoe, al quale è legato da una lungo rapporto di amicizia e professionale.
Ferrara, che in precedenza aveva realizzato un breve documentario sul monaco, è attualmente in concorso al Locarno Film Festival, dove si sta preparando per la prima mondiale del suo nuovo film Zeros and Ones con Ethan Hawke. Tra i suoi ultimi lavori troviamo il documentario Sportin’ Life nel quale ha documentato l’esperienza surreale di passare direttamente da un festival cinematografico al lockdown, ed il dramma psicologico Siberia con lo stesso Dafoe nel ruolo di protagonista.
La figura di Padre Pio è uno dei volti più celebri dell’ultimo secolo di cattolicesimo. Nato come Francesco Forgione a Pietrelcina alla fine del XIX secolo, fu al centro di una forte devozione popolare che persiste tuttora e anche di numerose polemiche. Divenne celebre nel mondo cattolico per aver esibito delle stigmate corrispondenti a quelle attribuite a Gesù Cristo per poi divenire una figura dal grosso impatto popolare nel periodo a cavallo tra le due grandi guerre. Morì nel 1968 all’età di 81 anni e fu beatificato da Papa Giovanni Paolo II nel 1999 per poi essere canonizzato e nel 2002.
Fonte: Variety