Nato dalla cenere, dalla ferraglie e dai colpi di blaster delle guerre dei cloni, Star Wars: The Bad Batch è la nuova serie animata della Lucasfilm Animation. Decisamente meno attesa rispetto all’ultima stagione di Star Wars: Clone Wars, e sicuramente meno pronosticabile rispetto a Star Wars: Rebels o Star Wars: Resistance, quella sui membri dell’ex squadra speciale 99 è una serie che certamente non arriva su Disney+ con un grandissimo carico di hype. Sarà riuscita a colpirci?
La storia raccontata in Star Wars: The Bad Batch segue gli avvenimenti che vedono protagonisti per l’appunto, come detto prima, i membri di quella Clone Force 99 che abbiamo imparato a conoscere durante l’arco narrativo d’apertura dell’ultima stagione di Clone Wars. Con l’avvento dell’Impero e della distruzione dell’ordine Jedi, Hunter, Echo, Tech, Wrecker e Crosshair dovranno fare i conti con una politica che concepisce i cloni in un modo nettamente diverso rispetto al modello repubblicano, e che oltre a carne da macello li considera più come degli automi piuttosto che degli esseri senzienti e capaci di provare sentimenti.
Ai nostri super soldati si aggiungerà presto anche un nuovo personaggio. Brillante e misteriosa, Omega è una bambina che ci viene presentata come assistente dei clonatori kaminoiani. La sua sensibilità e la sua ammirazione nei confronti dei membri della Bad Batch la porteranno presto ad unirsi appunto alle avventure dei cloni geneticamente modificati. È chiaro come il sole, almeno secondo noi, che Omega sia il classico personaggio creato ex novo per avvicinare i nuovi fan ad un prodotto che altrimenti avrebbe troppi collegamenti col resto del canone e pochi punti d’entrata per quest’ultimi, ma siamo altresì consapevoli della maestria di chi sta dietro alla serie, e siamo perciò pronti a scommettere che Omega e le sue misteriose origini ci riserveranno parecchie sorprese nel futuro di questa serie. Ve la buttiamo lì, clone donna e sensibile alla forza nata dal DNA di Jango Fett, la quale custodisce in un chip segreto la rotta per Exegol. (Abbiamo esagerato, vero? Già)
Il primo episodio di The Bad Batch, una sorta di lungometraggio animato di settanta minuti, dalla durata dunque ben diversa rispetto a quella dei normali episodi successivi, procede in maniera piuttosto tranquilla. La narrazione è davvero semplice, a tratti quasi scolastica e i colpi di scena sono tutti piuttosto prevedibili dopo la visione dei semplici trailer; ogni momento però è carico della giusta quantità di pathos e dunque ben reso. Le emozioni ci sono e sono forti. Nell’intro dell’episodio è presente anche la scena dell’Ordine 66 vissuta dal punto di vista dei nostri protagonisti. L’evento in sé è anche ben realizzato, nonostante non si gridi al miracolo e sia lontano anche solamente dalla recente rappresentazione dell’Ordine 66 in Clone Wars o in Jedi Fallen Order, ma va a creare l’ennesima ormai incongruenza nel canone di Star Wars, ed è una delle più gravi tra l’altro. Le spade di Ahsoka in Clone Wars, il passato di Poe Dameron in L’Ascesa di Skywalker o il flashback di Cobb Vanth in The Mandalorian avevano già fatto discutere i fan nel recente passato, ma si trattava sostanzialmente di dettagli, modifiche alla forma più che alla sostanza, mentre l’operazione di retcon messa in scena durante questa premieré va a modificare (negativamente e non di poco) una piccola ma significativa opera canonica fumettistica di Star Wars. Siamo sicuri che le critiche non mancheranno e ci dispiace insinuare che tale scelta sembra essere assolutamente voluta e non frutto di errori o disattenzioni. Lo riteniamo un errore grave, perché credevamo che il nuovo canone disneyano non avrebbe avuto di questi problemi. Peccato, perché sembra quasi una presa in giro nei confronti dei fan che supportano il franchise comprando tutti i prodotti canonici.
Dal punto di vista tecnico, la serie è da collocarsi qualitativamente parlando allo stesso livello dell’ultima stagione di Clone Wars. Il colpo d’occhio non è magnifico come quello offertoci dall’arco narrativo dell’assalto di Mandalore, ma il risultato è più che godibile.
In definitiva, il primo episodio di Star Wars: The Bad Batch è, paradossalmente, un episodio piuttosto “reg”olare, nel quale gli eventi procedono per come è più intuibile che procedano, ma che di contro riesce ad emozionare anche con le scelte più semplici e scontate, e quando diciamo che ci siamo emozionati non lo diciamo a vanvera, l’episodio offre davvero emozioni forti perché tratta temi forti. La serie raccoglie la pesante l’eredità di Clone Wars e punta a raccontare storie moderne ambientate in un periodo di transizione molto delicato per la galassia. La sacrosanta attualità dei temi si amalgama con un mood narrativo che richiama il passato e appaga i fan delle vecchie storie Legends su soldati, cacciatori di taglie e guerriglieri. C’è un errore grave vero, ma nulla che non sia riparabile con un proseguimento convincente e in linea con la grandezza raggiunta delle serie animate precedenti. Non si è ancora applicata, ma ha un grande talento. Promossa.
Il primo episodio di Star Wars: The Bad Batch è ora disponibile su Disney+. I prossimi episodi saranno distribuiti a cadenza settimanale ogni venerdì a partire dal 7 maggio 2021.