Sono passati ben 18 anni dall’ultima volta che abbiamo fatto un salto a Point Place. Per la precisione erano le 23.59 del 31 dicembre 1979 ma ora grazie a Netflix è arrivato il momento di tornarci per vedere come sono cambiate le cose in questi anni. Negli scorsi giorni abbiamo visto la nuova sitcom di Bonnie e Terry Turner e questa è nostra recensione senza spoiler di That ‘90s Show.

Corre l’anno 1995 e Leia Forman è alla disperata ricerca di un po’ di avventura o almeno di un amico stretto che non sia suo padre. Quando arriva a Point Place a far visita ai nonni Red e Kitty, trova esattamente quello che cerca a due passi da casa… la vivace e ribelle Gwen. Con l’aiuto degli amici di Gwen, tra cui l’adorabile fratello Nate e la sua ragazza Nikki, intelligente e determinata, il sarcastico e saggio Ozzie e l’affascinante Jay, Leia scopre che l’avventura è a portata di mano, proprio come lo era stata per i suoi genitori molti anni prima. Entusiasta di potersi reinventare, convince i genitori a farla restare tutta l’estate. Con un seminterrato di nuovo pieno di adolescenti, Kitty è lieta che casa Forman sia diventata il rifugio di una nuova generazione, mentre Red… beh, rimane il vecchio Red.

That ‘90s ShowEra il 1998 (ma anche il 1976) quando per la prima volta arrivavamo nella ridente cittadina (fittizia) di Point Place nel Wisconsin ed entravamo nello scantinato dei Forman facendo la conoscenza di Eric e dei suoi amici. Inizialmente pensata come una serie breve That ‘70s Show in poco tempo divenne un grandissimo successo e ancora oggi, in madre patria, è considerata una delle migliori Sitcom di sempre (addirittura al pari di “Friends” e “Seinfeld”) che ha lanciato la carriera di giovanissimi attori al tempo sconosciuti come Topher Grace, Laura Prepon, Ashton Kutcher, Mila Kunis e Wilmer Valderrama.

That ‘70s Show proseguì per 8 stagioni con un totale di 200 episodi, la serie conclusasi nel 2005 (dopo una ultima stagione totalmente da dimenticare ad esclusione del series finale) raccontava la vita quotidiana di Eric Forman, dei suoi genitori Red e Kitty e sei suoi amici Donna, Hyde, Kelso, Jackie e Fez tra amori, incomprensioni, problemi adolescenziali e conflitti tra genitori e figli. La forza della serie, oltre alla scrittura brillante e alla genuinità dei personaggi, è sempre stata il forte affiatamento del cast. Infatti il motivo dell’insuccesso dell’ultima stagione è principalmente dovuto alle defezioni di Topher Grace e Ashton Kutcher, che avevano lasciato la serie per dedicarsi a progetti cinematografici più o meno riusciti (Topher Grace lasciò il ruolo di Eric Forman per interpretare Eddie Brock/Venom in Spider-man 3 di Sam Raimi e sappiamo tutti come è andata a finire).

Prima di parlare di That ’90s Show è giusto fare una premessa sul come siamo arrivati a questo nuovo progetto. Prima di tutto facciamo una premessa: That ’70s Show durante la sua messa in onda originale ha già avuto spin-off intitolato That ’80s Show che non ebbe il successo sperato. Tuttavia quella serie non aveva quello che, in questo caso, può essere considerato uno punto di forza di That ’90s Show: non era una sequel diretto della serie madre. Infatti That ’90s Show è stato pensato dai creatori della serie originale Bonnie Turner e Terry Turner (coadiuvati dalla figlia Linsey Turner) come un vero e proprio seguito delle vicende di That ‘70s Show. La richiesta da parte di Netflix è avvenuta dopo il grande successo ottenuto da That ’70s Show durante il periodo della pandemia che, dopo l’uscita della serie dal catalogo della piattaforma negli Stati Uniti, ha deciso di produrre un seguito in casa.

E infatti è proprio di un seguito di cui stiamo parlando: That 90’s Show non è un revival ma una ipotetica nona stagione dello show originale con richiami e camei di tanti personaggi dello show madre. Le vicende di questa serie, come dice il titolo, si svolgono negli anni ’90, Eric e Donna si sono sposati ed hanno avuto una figlia: Leia che nel 1995 decide di passare l’estate a casa dei nonni a Point Place dove conoscerà un nuovo gruppo di amici molto simile a quello che il padre la madre avevano negli anni 70.

L’incognita più grande della nuova serie targata Netflix sin dall’annuncio però è sempre stato il nuovo cast di protagonisti. È vero, nella serie è stato annunciata sin da subito la presenza dei veterani Debra Jo Rupp e Kurtwood Smith che sarebbe tornati come series regular nei panni di Kitty e Red Forman (due personaggi che ancora oggi vengono considerati tra i migliori genitori televisivi mai creati) e i cameo di tutti gli attori originali di That ’70s Show (ad esclusione di Danny Masterson, indisponibile per via dei suoi guai giudiziari) ma, come detto in precedenza, la forza dello show è sempre stato l’affiatamento del suo cast, i nuovi ragazzi ne sarebbero stati all’altezza? La risposta è si!

That ‘90s ShowIl nuovo cast di personaggi guidato da Callie Haverda nei panni di Leia Forman non delude le aspettative e si amalgama bene con il cast originale dando una sensazione di continuità con la serie originale che scalderà il cuore ai fan di vecchia data. Scelta azzeccata anche, da parte degli autori, quella di diversificare il gruppo dei ragazzi da quello originale. Certo, i richiami non mancano, per esempio Leia è in tutto e per tutto la figlia di suo padre ma il resto del cast ha una sua personalità ben precisa che non scimmiotta in maniera palese quella dei protagonisti originali come faceva That ’80s Show e che ne ha segnato il destino non roseo. Menzione d’onore al personaggio di Ozzie interpretato da Reyn Doi che ha alte probabilità di diventerà un fan favorite del pubblico. I camei dei personaggi storici sono tanti e faranno felici i fan ma allo stesso tempo non impediranno di godersi le vicende dei ragazzi mentre Debra Jo Rupp e Kurtwood Smith rimangono gli MVP della serie, come già lo erano nello show originale, con una Kitty Forman frizzantissima e un Red sempre pronto a mettere il suo piede nel culo di chiunque non gli vada a genio.

A livello tecnico non c’è molto da dire, la serie Netflix è una sitcom vecchio stile girata in presa diretta con il pubblico, quindi con una recitazione teatrale e sopra le righe con pause per dare il tempo agli spettatori di assorbire le battute, il che è totalmente in linea col prodotto originale anche se, chi non ha visto l’originale o non apprezza questo tipo di recitazione, potrebbe non apprezzare la scelta. Anche a livello di scrittura non siamo molto lontani da That ’70s Show anzi siamo praticamente allo stesso livello, con stessi tempi comici e gli stessi tipi di situazioni che danno una continuità con la serie precedente. A far felici i fan di vecchia data oltre ai cameo dei personaggi storici ci sarà anche il ritorno del “Circle” ovvero la sequenza in cui i protagonisti, dopo aver svolto un’attività che concerne una certa erba a cinque punte, si mettono in cerchio e iniziano a fare discorsi senza capo ne coda.

That ‘90s Show

Il punto di forza That ‘90s Show, ma che allo stesso tempo potrebbe rivelarsi il suo punto debole, è che la serie non cerca minimamente di aggiornarsi o di conquistare un nuovo pubblico. That ‘90s Show è fatta per chi seguiva e amava That ’70s Show. Infatti la serie ha lo stesso umorismo, gli stessi tempi comici e lo stesso modo di portare avanti le vicende dei protagonisti dello show madre. Sicuramente un punto di forza per tutti gli appassionati ma che allo stesso tempo potrebbe avere un effetto boomerang non riuscendo a coinvolgere chi non ha mai visto lo show originale visti i continui riferimenti a personaggi minori e a vicende avvenute negli anni ’70.

That ‘90s Show è una mosca bianca all’interno del panorama dei revival, a differenza di altri la serie non fa nulla per aggiornarsi o per prendere un nuovo pubblico ma si concentra sul dare a chi ha amato la serie madre una nuova storia, con nuovi e vecchi protagonisti e ricordarci quando erano belli gli anni spensierati che abbiamo passato a Point Place e lasciandoci la speranza che questa non sia l’ultima volta che ci torniamo.


That ’90s Show è ora disponibile su Netflix. Di seguito potete vedere il trailer ufficiale della serie:

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