Dopo una lunga attesa arriva finalmente sul grande schermo The Flash, il cinecomic DC diretto da Andy Muschietti (IT, La Madre). Il film vede il ritorno di Ezra Miller nei panni di Barry Allen/Flash, personaggio che avevamo già incontrato in Batman v Superman: Dawn of Justice e Justice League. Ma in questo film non sarà solo, infatti ad affiancarlo troveremo Michael Keaton, che torna nei panni di Batman dopo oltre 30 anni, e Sasha Calle, che debutta nei panni di Supergirl.

La pellicola trae ispirazione dalla famosa saga a fumetti Flashpoint di Geoff Johns, una delle miniserie dedicate alla Saetta Scarlatta DC più amata di sempre. Una storia dolorosa e magnetica che la versione cinematografica di Muschietti rende epica grazie a un film divertente, creativo, ricco di personalità, che ha la sola pecca di poggiarsi fortemente sugli effetti visivi, che purtroppo non sono all’altezza, mentre la scrittura è decisamente buona.

Dopo gli eventi di Justice League, Barry Allen (Ezra Miller) si accontenta del lavoro sporco, e si ritrova a dover sistemare le cose quando Batman (Ben Affleck) semina il caos per salvare Gotham. Tuttavia, inaspettatamente scoprirà nuove abilità. Barry userà i suoi superpoteri per viaggiare indietro nel tempo e cambiare gli eventi del passato. Ma quando il tentativo di salvare la sua famiglia altera inavvertitamente il futuro, Barry rimane intrappolato in una realtà in cui il Generale Zod (Michael Shannon) è tornato, minacciando distruzione, e senza alcun Supereroe a cui rivolgersi. L’unica speranza per Barry è riuscire a far uscire dalla pensione un Batman (Michael Keaton) decisamente diverso per salvare un kryptoniano imprigionato…. malgrado non sia più colui che sta cercando. In definitiva, per salvare il mondo in cui si trova e tornare al futuro che conosce, l’unica speranza per Barry è ‘correre per la sua vita’. Ma questo estremo sacrificio sarà sufficiente per resettare l’universo?

The Flash è indubbiamente uno degli eroi più difficili da trasportare al cinema, la sua velocità richiede effetti digitali di grande livello, e purtroppo in questa pellicola la CGI non è per nulla all’altezza di ciò che deve raccontare. La pellicola è particolarmente efficace nel raccontare una storia che include l’origine completa di Flash senza essere in realtà un tipico film sulla storia delle origini. L’arco narrativo da cui il film trae ispirazione non è dei più leggeri, il viaggio del protagonista attraverso il multiverso e le sue infinite possibilità richiede un certo talento per la scrittura. Il film è divertente, gioca perfettamente con l’equilibrio dei generi e riesce a presentare bene il concetto di viaggi nel tempo e multiverso. Ovviamente, in un mondo in cui il pubblico ha già visto e compreso le ramificazioni degli universi in Avengers: Endgame, Loki, Spider-Man: No Way Home, Doctor Strange nel Multiverso della Follia e Ant-Man and The Wasp: Quantumania, potrebbe sembrare ridondante sentirsi spiegare ancora cosa sono le diverse linee temporali, ma in realtà viene fatto bene e con chiarezza, utilizzando un escamotage visivo molto simpatico e alternativo. I viaggi avanti e indietro nel tempo per aggiustare le cose finiscono per ricordarci un po’ Ritorno al futuro, forse perché viene più volte citato.

The FlashUscire pochi giorni dopo Spider-Man: Across the Spider-Verse potrebbe non essere una mossa vincente, dal momento che un film live action può concedersi meno libertà quando si tratta di portare sullo schermo il tema del multiverso, ma in realtà la prima cosa che si nota in The Flash è che alla base ha qualcosa da raccontare e funziona. Il regista riesce a mantenere il controllo e tiene lo spettatore sempre dentro la storia per ben due ore e mezza. Siamo di fronte a un film che scorre. Non ci sono strani vuoti narrativi, cambi di ritmo o parti che diventano fortemente noiose. L’unico neo forse è che ci sono alcuni personaggi che vengono trascurati, l’esempio più lampante è Iris West (Kiersey Clemons), ma è una conseguenza del fatto che la storia non ne ha particolarmente bisogno e la priorità viene data al protagonista.

Ezra Miller aveva già fatto un ottimo lavoro con Barry Allen nelle sue precedenti apparizioni. L’attore mantiene il suo slancio e dispiega un’energia costante per dare vita al suo supereroe. La sua doppia interpretazione è piuttosto notevole, sia comicamente che drammaticamente, l’attore è in grado di infondere vera emozione nel personaggio. Michael Keaton sembra divertirsi molto a interpretare l’oscuro eroe in pensione, che si ritrova a indossare il costume un’ultima volta. Sasha Calle che fa la sua prima apparizione come Kara Zor-El alias Supergirl viene purtroppo relegata in secondo piano. Sebbene la sua interpretazione sia piuttosto convincente, il suo personaggio è sopraffatto dalla trama e dai continui salti nel tempo.

Come già detto in precedenza, la CGI è il grande difetto del film. Già dai primi trailer si notavano alcuni problemi ma la speranza era che con la fine della post-produzione sarebbe stato tutto risolto. Ma, sfortunatamente, non è così. Infatti, soprattutto nella parte iniziale, oltre che in alcune scene particolarmente ricche di effetti speciali, la CGI mostra fin troppo il fianco, andando a rovinare una regia generalmente molto solida. Ottimo invece è il lavoro fatto con la colonna sonora ad opera di Benjamin Wallfisch, già autore della colonna sonora dei due capitoli di IT sempre di Muschietti. Le musiche di Wallfisch vanno a legarsi molto bene con i motivi storici di Danny Elfman legati al mondo e al personaggio del Batman di Keaton.

Per concludere, The Flash è un film leggero e facilmente accessibile. Ovviamente ci si diverte di più se si conosce un po’ l’universo DC Comics, ma funziona anche per un fruitore neutro. Introduce una componente emotiva che si adatta invece di essere una mera scusa per dare un senso alle motivazioni dei suoi personaggi. L’amore per il protagonista è alla base delle numerose scene d’azione e della tortuosa trama del viaggio nel tempo, il regista non perde mai di vista il potente viaggio emotivo di Barry Allen. Ciò che rende The Flash un buon film è che non parla di salvare l’universo ma di Barry che sta cercando di salvare sua madre, e solo successivamente l’universo. Abbiamo già visto tante volte supereroi salvare il mondo che quasi non ci tocca più emotivamente, invece l’amore di Barry per sua madre, quello che lo spinge a tornare indietro nel tempo, tocca le giuste corde e rende il protagonista sincero ed emotivo, creando un legame empatico con lo spettatore. Il film oscilla tra commedia e dramma, sa dare allo spettatore ciò che vuole con tanti cameo, e, anche se c’è molto fan service, è ben gestito e non eclissa mai la storia di Barry Allen.


The Flash arriva nelle sale cinematografiche italiane dal 15 Giugno distribuito da Warner Bros. Di seguito il trailer ufficiale del film:

RASSEGNA PANORAMICA
The Flash
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the-flash-i-mondi-si-incontrano-nel-nuovo-cinecomic-dc-di-andy-muschietti-recensioneThe Flash è un film leggero e facilmente accessibile. Ovviamente ci si diverte di più se si conosce un po' l'universo DC Comics, ma funziona anche per un fruitore neutro. Introduce una componente emotiva che si adatta invece di essere una mera scusa per dare un senso alle motivazioni dei suoi personaggi. L'amore per il protagonista è alla base delle numerose scene d'azione e della tortuosa trama del viaggio nel tempo, il regista non perde mai di vista il potente viaggio emotivo di Barry Allen. Ciò che rende The Flash un buon film è che non parla di salvare l'universo ma di Barry che sta cercando di salvare sua madre, e solo successivamente l'universo. Abbiamo già visto tante volte supereroi salvare il mondo che quasi non ci tocca più emotivamente, invece l'amore di Barry per sua madre, quello che lo spinge a tornare indietro nel tempo, tocca le giuste corde e rende il protagonista sincero ed emotivo, creando un legame empatico con lo spettatore. Il film oscilla tra commedia e dramma, sa dare allo spettatore ciò che vuole con tanti cameo, e, anche se c'è molto fan service, è ben gestito e non eclissa mai la storia di Barry Allen.

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