Tra i già apparsi Cobb Vanth, Boba Fett, Bo-Katan Kryze, e la futura (nonché immediata si spera) apparizione di Ahsoka Tano, il quarto episodio della seconda stagione di The Mandalorian aveva, sulla carta quantomeno, tutti i presupposti per essere un comunissimo episodio di transizione, come i tanti che di fatto hanno riempito già la scorsa stagione della serie. Nonostante le premesse però, il Capitolo 12 di The Mandalorian, non è un capitolo di transizione. Al massimo è un episodio che sembra avere delle caratteristiche, nel suo soggetto per lo meno, da side quest, ma che alla fine contiene tanta di quella lore per la serie stessa, che probabilmente si rivelerà essere uno degli episodi più importanti in assoluto per il futuro dello show. 

As usual, l’articolo che segue è ricco di SPOILER sulla quarta puntata della seconda stagione di The Mandalorian e, soprattutto, non è uno di quegli sterili elenchi di easter egg che spuntano come i funghi online. Buona lettura.

How to be a Good Dad

Nelle fasi iniziali della puntata assistiamo ad una serie di scene di vita più o meno quotidiana per il nostro Din Djarin e per il bimbo ancora senza nome. Si nota come il bambino stia imparando molto ultimamente, sembra capire sempre di più Din e sembra anche far più attenzione a quello che gli viene chiesto di fare o non fare. Si nota anche come Din si stia abituando sempre più alla presenza del piccoletto verde all’interno della Razor Crest e della sua quotidianità. Nonostante l’impegno però, Din ha ancora qualche aspetto da migliorare circa le sue attitudini da buon genitore. Passare dei momenti con il bambino e mangiare insieme è certamente positivo, ma lasciarlo infilarsi in un cunicolo dell’astronave per cercare di riparare quest’ultima, finendo poi elettrizzato nel maldestro tentativo di riparazione, non è esattamente ciò che si troverebbe in una guida per il corretto metodo genitoriale.

All-New All-Different Nevarro

Un elemento della prima stagione di The Mandalorian aveva colpito in particolare pressoché tutti i fan del franchise. Stiamo parlando della maniera nella quale era presentato l’orlo esterno della galassia lontana lontana. I pianeti apparsi nella prima stagione della serie erano infatti brutti sporchi e cattivi esattamente come George Lucas immaginò le zone più remote della galassia nel 1977. Questa seconda stagione di The Mandalorian invece ci sta facendo vedere come l’intervento di personaggi come Din, Greef, Cara o Cobb stia lasciando un segno forte nella storia dei pianeti che visitano. Già la Mos Pelgo del primo episodio sembrava una città decisamente in contrasto con le atmosfere che hanno sempre caratterizzato un pianeta come Tatooine, e questa volta è il turno di Nevarro City, capitale del pianeta. Dopo la ribellione della cellula mandaloriana presente in loco e lo scontro tra le forze del Moff Gideon e quelle del Team Baby Yoda, Nevarro sembra star passando adesso un momento di tranquillità. Greef Carga, ex capo della gilda dei cacciatori di taglie su Nevarro e Cara Dune, hanno assunto due ruoli chiave per la leadership della città. Proprio l’ex assaltatore dell’Alleanza Ribelle Cara Dune è protagonista di una delle prime scene su Nevarro di quest’episodio, scena nella quale sbaraglia da sola un intero gruppo di ladri Aqualish insediatisi nel vecchio covo mandaloriano su Nevarro City. Nevarro City è cambiata dunque, adesso è una simpatica città di frontiera dell’orlo esterno, con una scuola, un governatore e uno sceriffo. All new all different Nevarro.

Il Bambino, il Volontario e gli Snoke

The MandalorianOk, qui la situazione comincia ad essere decisamente meno chiara. Infiltratisi all’interno della base imperiale su Nevarro, scopertasi in realtà un laboratorio, Mando e i suoi amici scoprono delle vasche (di clonazione?), le quali contengono dei corpi deformi, incompleti e certamente inquietanti. Dulcis in fundo, tentando di capire cosa stia succedendo in quel laboratorio, i nostri ascoltano anche un messaggio, probabilmente partito da quella stazione tre giorni prima e indirizzato al Moff Gideon. Nel messaggio il Dottor Pershing, lo scienziato a capo del progetto, avvisa il Moff che gli ultimi esperimenti sono falliti esattamente come i precedenti e che se non si fermano subito, anche il volontario rischia di morire. Dice anche che le scorte di sangue estratto al piccolo durante la prima stagione stanno ormai per finire e che quindi è necessario ritrovarlo per prelevarne di nuovo. Non sappiamo esattamente cosa stessero facendo di preciso in quel laboratorio, ma le misteriose figure immerse nelle vasche sembrano decisamente simili, in quanto a deformità almeno, a Snoke, l’anch’egli misterioso “uomo” dietro la creazione del Primo Ordine. Nonostante le altezze o alcuni tratti del viso non siano assolutamente identici a quelli di Snoke, per non parlare di una faccia in particolare che a noi sembra proprio quella di Palpatine, la musica di sottofondo in quello specifico momento sembra proprio la traccia “Snoke” della colonna sonora di Star Wars: Il Risveglio Della Forza. Che quelli siano i primi tentativi di creazione di Snoke, o che siano i primi tentativi di clonazione dell’Imperatore Palpatine, è certo che il bambino è la chiave per la trasfusione dei Midichlorian all’interno dei soggetti, così come è certo che il Moff non sarà contento della recente visita di mando & co. al laboratorio. Noi personalmente non crediamo troppo che il Moff Gideon sia tra i protagonisti della creazione, seppur indiretta del Primo Ordine, qualcosa non ci è ancora del tutto chiara in questo personaggio, e tutto ciò accresce ancora di più il mistero e il fascino che lo circondano.

Un nuovo Vader

The MandalorianLa frase che il redivivo imperatore Palpatine in Star Wars: L’Ascesa di Skywalker dice a Kylo Ren ci sembrava la più indicata a descrivere la scena con il Moff Gideon nella sala dei Dark Trooper. Il momento in cui si gira, con quell’imponente mantello nero che svolazza e l’armatura che luccica ci ha fatto provare un brivido lungo la schiena, finalmente abbiamo il vero villain di questa serie, finalmente il Moff Gideon è pronto a fare la sua nuova entrata in scena, e questa volta ad accompagnarlo ci sarà una schiera di Dark Trooper (elemento confermato dall’audio descrizione dell’episodio). Apparsi per la prima volta nel videogioco non più canonico Star Wars: Dark Forces, e nel videogioco canonico per dispositivi mobile Star Wars: Commander. Ad ogni modo i Dark Trooper, sia quelli prodotti nella Base Tak su Talay, che quelli in forze all’Impero durante la Battaglia di Tatooine, sono prototipi di droidi altamente letali e pronti per qualunque tipo di battaglia. Sappiamo che il Moff Gideon ha piazzato un segnalatore sulla Razor Crest per rapire il bambino, ma userà davvero tutta questa potenza di fuoco per un obbiettivo del genere? O i Dark Trooper aspettano di essere attivati per una battaglia su scala più ampia?


I primi quattro episodi della seconda stagione di The Mandalorian sono già disponibili su Disney+, i restanti 4 episodi della serie saranno rilasciati a cadenza settimanale sulla piattaforma.

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