Arriva finalmente anche in Italia uno dei manga più apprezzati e pubblicizzati degli ultimi anni, Chainsaw Man! Lo shonen scritto e disegnato da Tatsuki Fujimoto arriva in Planet Manga preceduto da giudizi entusiasti e complimenti a non finire, elementi che hanno creato un enorme quantitativo di hype nei lettori. Siamo davvero di fronte ad un prodotto così valido?

In un mondo in cui le paure degli umani prendono vita sotto forma di “diavoli”, Denji, un orfano senzatetto, fa amicizia con Pochita, il Diavolo Motosega. Insieme si guadagnano da vivere cacciando Diavoli sottobanco per la Yakuza finché un giorno, in uno scontro con il Diavolo Zombi che aveva preso il controllo dei suoi creditori, Denji viene apparentemente ucciso. Pur di sopravvivere, tuttavia, stringe un patto con Pochita, che da questo momento prende il posto del suo cuore ormai distrutto. Divenuto un ibrido umano-diavolo, Denji elimina il Diavolo Zombi ed incontra Makima, un’ufficiale del reparto cacciatori di diavoli della Pubblica Sicurezza, la quale, viste le sue capacità di combattimento, decide di arruolarlo nella Quarta Divisione della Pubblica Sicurezza, una sezione sperimentale nella quale viene messo alla prova l’impiego di diavoli intelligenti e non ostili (entro certi limiti) agli esseri umani nella lotta contro altri diavoli. Qui Denji conoscerà lo scontroso Aki Hayakawa, che nasconde un passato sanguinoso, e Power, un diavolo del sangue femmina dai comportamenti estremamente violenti e infantili, ed altri cacciatori umani e non umani con i quali inizierà la caccia al terrificante Diavolo Pistola, personificazione del terrore umano delle armi, responsabile di una delle più orribili stragi della storia e ricercato in tutto il mondo in seguito alla sua improvvisa scomparsa.

Chainsaw ManQuesta, molto brevemente, è la sinossi dell’opera di Fujimoto: siamo di fronte ad uno shonen con una componente battle ovviamente preponderante e che, con il passare del tempo e dei capitoli, non potrà che aumentare. Chainsaw Man si configura come il “classico” shonen ricco di colpi di scena, battaglie, personaggi stravaganti, e si distingue da buona parte della concorrenza per un tratto ed un mood decisamente splatter e pieno di sangue, tanto da sfociare, almeno a livello di immagini, nell’horror, e non potrebbe essere diversamente, visto che siamo di fronte ad una storia di cacciatori di demoni.

Il tratto di Fujimoto spazia così da uno stile più classico, pulito e idoneo a descrivere le scene più tranquille e canoniche ad uno molto più sporco, marcato, distorto, quando si passa all’azione ed entrano in scena demoni, sangue, sventramenti e, ovviamente, le motoseghe di Denji, con evidente ispirazione e tributo ai grandi maestri del genere, dal Devilman di Go Nagai a Berserk di Kentaro Miura, due capisaldi dell’immaginario mostruoso in ambito manga.  In questi frangenti, già all’interno del primo tankobon, sono evidenti i miglioramenti del mangaka, che mostra passi avanti da un capitolo all’altro per quanto riguarda le anatomie e gli sfondi. Guardando le immagini più recenti, ci si possono aspettare ulteriori miglioramenti sotto questo versante, come già visto anche nella precedente opera di Fujimoto, Fire Punch. Nota assolutamente positiva, il character design decisamente fuori di testa, soprattutto quello del protagonista, che trasuda tamarraggine e violenza da tutti i pori, diventando uno dei più grandi punti di forza dell’opera del giovane mangaka.

Parlando della trama, Fujimoto inizia, come da tradizione del genere, presentandoci il classico viaggio dell’eroe: Denji è un reietto, con il quale è impossibile non empatizzare, e avrà la sua rivincita nel momento più basso della sua esistenza, quando viene ucciso a tradimento e riceve il dono dal Demone Motosega. A questo seguirà la classica costruzione da battle shonen, con l’introduzione dei primi comprimari, con i quali non sempre il protagonista andrà d’accordo, per usare un eufemismo. Siamo quindi di fronte ad una storia di riscatto morale e sociale, con un “eroe” che fa tenerezza per quanto venga sfruttato e abusato dal prossimo, anche dai suoi stessi compagni. Non resta che vedere come proseguirà la storia di Denji e se, come probabile, subirà ancora tradimenti e sfruttamento, o se finalmente il nostro eroe riuscirà a realizzare i propri sogni, rendendo felice anche il caro Pochita.

Chainsaw ManQuesto primo volume di Chainsaw Man ha tutte le carte in regola per confermarsi, anche in Italia, una hit come in patria. Classico esempio della nuova ondata di shonen che stanno spopolando in Giappone (un po’ come Jujutsu Kaisen, altro lavoro decisamente interessante), la nuova opera di Fujimoto mescola bene il classico shonen con atmosfere più dark ed una sana dose di splatter e sangue che non fa mai male. Esordio più che positivo!

RASSEGNA PANORAMICA
Chainsaw Man
7.5
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Il vecchio della redazione: un cocktail a base di supereroi, battle shonen, videogiochi, basket, fantasy e metal. Agitare, ma non troppo (che poi sta male), prima dell'uso.
chainsaw-man-di-tatsuki-fujimoto-reietti-demoni-e-motoseghe-recensioneQuesto primo volume di Chainsaw Man ha tutte le carte in regola per confermarsi, anche in Italia, una hit come in patria. Classico esempio della nuova ondata di shonen che stanno spopolando in Giappone (un po' come Jujutsu Kaisen, altro lavoro decisamente interessante), la nuova opera di Fujimoto mescola bene il classico shonen con atmosfere più dark ed una sana dose di splatter e sangue che non fa mai male. Esordio più che positivo!

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