Kurt Busiek su The Marvels: “Solo il cielo è il limite”

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The Marvels

Il prossimo maggio, in America, arriverà il più grande progetto dell’universo fumettistico della Casa delle Idee, The Marvels.
Dalle prime notizie di si tratta di una storia che attraverserà molti decenni, passerà dall’ambientazione cosmica a quella della strada e riguarderà i protagonisti di ieri e gli eroi di domani.

The Marvels è il titolo del progetto e vedrà coinvolti Kurt Busiek e Yildiray Cinar. Per cominciare si è parlato di un invasione dallo spazio, un picnic a Prospect Park, un giro fra i supereroi di Manhattan, la squadra All-winners del 1947, Reed Richards durante il periodo nell’intelligence militare ed esseri cosmici oltre lo spazio e il tempo.

Verranno introdotti anche due nuovi personaggi disegnati da Yildiray che faranno da apripista per questo viaggio che ci porterà all’interno dell’universo Marvel e oltre.

Durante un’intervista a Kurt Busiek sono stati introdotti indizi interessanti che faranno scervellare i teorici del fumetto.

The Marvels

Questa è una serie con enormi possibilità, apparentemente infinite. Qual è stato il tuo approccio a questa storia?

L’idea di The Marvels è quella di poter usare l’intero universo raccontato fino ad oggi, quindi non solo i personaggi ma tutto ciò che è stato narrato. Penso di averlo descritto a Tom Breevort come qualcosa di simile a un thriller di Tom Clancy, in quanto ci sarebbero stati più fili di trama che si univano e di dividevano più volte, o forse erano destinati a non incontrarsi mai. Ci potranno essere protagonisti coinvolti in un pezzo importante di storia che non incontrerà mai gli altri, come probabilmente succederà all’inizio della saga.

Le grandi cose che sono capitate in questo mondo spesso sono relegate alle singole serie. Ma questo progetto è da intendere come un libro a ruota libera che può andare ovunque, fare qualsiasi cosa, usare chiunque. The Marvels non sarà una squadra ma un concetto che comprenderà tutto: eroi, cattivi, stranezze. Quindi laddove Marvels del 1994 parlava delle meraviglie di un ragazzo normale, questa nuova storia parla delle “meraviglie” stesse. Ci concentreremo sui super e su un’avventura grande e ampia.

Non volevo che fosse solo un thriller o una carnevalata di costumi che fanno tutti la stessa cosa. Quindi ho detto a Tom che volevo rallentare, vedere i personaggi da vicino, scoprire cose su di loro che non puoi scoprire nelle solite avventure.
Esplora l’umanità dei protagonisti in questa enorme avventura. Tutto ciò che ho imparato con i miei vecchi lavori l’ho riportato qui.

Ci saranno i personaggi popolari di oggi, ci saranno personaggi rimasti all’oscuro per molto tempo, ci saranno discussioni che si svolgono nel passato o forse nel futuro. Non ci siamo limitati solo al presente. Faranno la loro comparsa fin da subito tre nuove meraviglie, anche se solo per poche pagine. Ma torneremo da loro. Potrei dire “Sky’s the limit”, ma oltre quel cielo ci sono molte cose ed è tutto a nostra disposizione.

Da dove è nata l’idea per questa serie? Ti gira in testa da un po’ di tempo?

È da un po’ che ci penso. Penso sia iniziato quando scrivevo AVENGERS (1998), o forse anche prima. Sentivo la gente insistere sul fatto che i grandi eroi come Wolverine, Spider-Man o i Punitore avrebbero dovuto essere dei Vendicatori, perché erano importanti. Io credevo di no, ma ciò non significava che non li vedessi in un libro simile a quello che stavo scrivendo.

Ai tempi parlai con Tom di una storia con tutti i grandi eroi, in grandi storie espanse che non narrassero di una sola squadra. Avevo già pensato anche al titolo “The Marvels”, che pensai potesse confondere. Non avevo ancora chiaro l’idea vera e propria, ma avevo l’idea di un personaggio che unisse tutti per delle missioni ma continuava a suonarmi come Raven per i New Teen Titans, e non era l’effetto che desideravo. Quindi ho continuato a masticare questa storia provando mentalmente nuovi approcci che è diventata sempre più grande e selvaggia.

Quindi quando Tom mi ha chiamato per parlarmi del 25 ° anniversario di MARVELS e dell’80esimo anniversario di Marvel Comics, abbiamo parlato di cose come MARVELS: EPILOGUE e MARVELS: ANNOTATED, ma abbiamo anche parlato di altre cose che potrebbero derivare da quell’anniversario. Ed è così che sono nati MARVELS X, l’antologia di MARVEL e MARVELS SNAPSHOTS.

Con l’intero universo Marvel a tua disposizione, come hai fatto a scegliere quali personaggi includere nel primo arco narrativo?

Volevamo i Big per la prima parte e volevamo che coinvolgessero tutte le aree dell’universo. Vendicatori, Fantastici Quattro, X-Men, qualcuno degli Spider e cosi via. Volevamo dare una sensazione di tante strade che si incrociano. Abbiamo per esempio parlato di Guardiani della Galassia ma non li abbiamo inclusi. Per ora…

Abbiamo inserito Aarkus, la Visione della Golden Age, e personaggi nuovi come Aero. Volevamo dare il senso della dimensione del tutto. E poi parleremo di come M.O.D.O.K passa il sabato sera, scoprendo come si rilassa una creatura nata per uccidere, di una squadra di eroi degli anni ’70 che ha iniziato un’avventura con delle ripercussioni fino al presente. Sto continuando ad avere idee come un Team America o i Thunderriders, ma non so se Tom ci starà.

Voglio mescolare i grandi con gli strani personaggi, fare meraviglie negli angoli dimenticati della Marvel.

The MarvelsCosa rende Yildiray Cinar l’artista perfetto per questa serie?

Yildiray è uno di quei ragazzi che sanno disegnare qualsiasi cosa. Sono stato suo fan fin dagli esordi indipendenti con Fist of Justice, ed è stato emozionante vederlo migliorare mentre progrediva in cose sempre più complesse. Avevamo bisogno di un’artista che potesse disegnare qualsiasi parte della Marvel e così abbiamo scommesso su di lui. Da una scena “sporca” di Punisher alle armature high-tech e le stranezze cosmiche, passando dalla storia antica. È semplicemente l’ideale per il libro ed è sensazionale.

Ma mi sento di citare Alex Ross, che ha realizzato splendide copertine, ovviamente, ma non solo. Come su Astro City, ha disegnato dei personaggi sia nuovi che appartenenti alla Golden Age. Sono stato molto contento che Alex abbia accettato di far parte del gruppo. Avere Alex e Yildiray entrambi coinvolti mi dà molta fiducia che ovunque le storie vadano, siamo in ottime mani.

Cosa si possono aspettare i lettori nelle storie iniziali?

Beh, il primo numero inizia nel sud-est asiatico del 1947, dopo la seconda guerra mondiale. Vedremo un Reed Richards prima del fatidico volo, Flash Thompson nell’esercito, Thor e Iron Man degli anni ’70 che combattono mostri. E poi un tour su Manhattan, il Punitore, il ritorno di Peter David e molto altro.

Quindi vedremo supereroi, spionaggio, tradimento, segreti, artefatti persi, geni perduti, nuove alleanze, omicidi, disastri, la CIA, altre dimensioni, misteriosi manipolatori … Potrei continuare, ma sarà più divertente se lo vedrete da soli, sulle pagine di The Marvels.

Fonte: Marvel.com

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